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Martedì, 23 Aprile 2024
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"Mi sento morire": Clotilde elimina il suo video appello dopo gli insulti dei negazionisti

La storia della 37enne piemontese contagiata dal coronavirus e ricoverata in ospedale ad Alessandria

"Il Covid esiste, mettetevelo in testa. Non è la malattia dei vecchi, sono giovane eppure eccomi qui. Fino al giorno prima mi truccavo gli occhi e mio marito mi diceva che ero bellissima. Non lo vedo da giorni, sta male anche lui, barricato dentro casa con i nostri due figli, anche loro positivi". Clotilde Armellini, 37enne piemontese contagiata dal coronavirus e ricoverata in terapia intensiva in ospedale ad Alessandria, lavora come agente penitenziario. Dal letto di ospedale sul quale sta combattendo la sua battaglia contro Covid-19 ha lanciato un appello supportato da immagini forti, cercando di sensibilizzare chi nega l’esistenza della pandemia e chi ne sminuisce la forza.

Clotilde Armellini e gli insulti dai negazionisti del coronavirus

Poi è stata costretta a cancellare il suo appello a causa degli insulti a mezzo social che le sono piovuti addosso, in particolare dai negazionisti del coronavirus che l'hanno accusata di mentire (in alcuni casi prendendosela anche con i suoi familiari). Tutto ciò ha spinto la donna a cancellare il suo video-appello pubblicato online. "Sono stata travolta dalle critiche e dagli insulti di chi sostiene che sia tutto un complotto e la Covid non esista e non ho voluto sottoporre me stessa e la mia famiglia a tutto questo", ha raccontato la donna al quotidiano la Repubblica.

"Io volevo solo mettere in guardia le persone sul fatto che il Covid c’è, che fa male, che colpisce tutti, anche i giovani e che bisogna proteggersi. Non ho voluto fare questo video per protagonismo ma perché sentivo il dovere di fare qualcosa: ho voluto mettere in guardia tutti perché le persone si rendano conto che bisogna usare le mascherine giuste e che bisogna fare attenzione perché contagiarsi è facile".

La donna, intanto, è ancora ricoverata in ospedale dove sta combattendo la sua battaglia contro Covid-19. "Mi chiamo Clotilde e fino al giorno prima mi truccavo gli occhi e mio marito mi diceva che ero bellissima - aveva scritto nel suo appello -. Non lo vedo da giorni, sta male anche lui, barricato dentro casa con i nostri due figli, anche loro positivi. Vi auguro di non sapere mai cos’è la fame d’aria: è quando apri la bocca e inspiri ma non entra niente. Ti senti i polmoni chiusi come due sacchi rotti e boccheggi come un pesce rosso saltato sul pavimento".

"Voi ancora credete che Covid-19 sia uno scherzo"

Un gesto che, aveva spiegato, serve a sensibilizzare chi nega l’esistenza della pandemia e chi ne sminuisce la forza. "Voi ancora credete che il Covid sia uno scherzo, un complotto che loro hanno inventato per controllarci. Ma loro chi? Io non li conosco, sono una donna come tante altre! Non è “la malattia dei vecchi”, sono giovane eppure eccomi qui. Sono un’agente di Polizia Penitenziaria, ho usato tutte le precauzioni possibili, ho rispettato le regole eppure mi sono ammalata perché col Covid non si scherza. Spero che non vi accada mai, peró non scherzateci. Il Covid esiste e fa molto, molto male. Mi ripeto che ce la farò, che sono forte, che non devo mollare, per i miei figli. Ti prego non scherzare con il Covid, metti la mascherina, proteggi chi ami, perché dentro questa boccia per pesci, davvero, io mi sento morire". Clotilde aveva sottolineato anche il grande lavoro dei medici e di tutti i sanitari in generale "che non si risparmiano per salvare le vite di tutti noi".

Video: Il Piccolo

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