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Sabato, 20 Aprile 2024
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Varianti dominanti, 11 regioni con Rt sopra l'1: Veneto arancione, Campania resta rossa

Ancora troppi i nuovi casi per tenere sotto controllo l'epidemia di Covid ma l'abbassamento della curva in alcune regioni potrebbe portare ad una minore pressione sugli ospedali. L'Emilia Romagna conferma la zona rossa, Trento e Marche passano in arancione

aggiornamento 15:22 : da martedì 6 Aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area Arancione,

"La circolazione di varianti a maggior trasmissibilità è largamente dominante nel Paese". Lo certifica il monitoraggio dell'istituto superiore di sanità e ministero della Salute che chiede al governo di non ridurre le attuali misure di restrizione. Se infatti  scende finalmente sotto la soglia d'allarme di 1 il valore dell'indice Rt nazionale (da 1,08 della scorsa settimana), tuttavia sono 11 le regioni e province autonome con Rt maggiore di uno. Le maggiori criticità in Campania e Valle d'Aosta ( scenario di tipo 3) mentre l'Iss mostra preoccupazione per la capacità del sistema sanitario a far fronte all'aumento di casi in Calabria, Emilia-Romagna, Puglia e Veneto.

Complessivamente il rischio epidemico si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto. Tredici i territori con classificazione di rischio moderato, ma sette sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane e sono Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, la provincia autonoma di Trento e la Sardegna.

  • a alto rischio: Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto;
  • a rischio moderato ma in peggioramento: Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, la provincia autonoma di Trento e la Sardegna; 
  • a rischio moderato: Abruzzo, Molise, Piemonte, Sicilia, Umbria e Valle d'Aosta: rischio moderato;
  • a basso rischio: Basilicata e la provincia autonoma di Bolzano.

Secondo la bozza della cabina di monitoraggio Iss e Ministero della Salute la pandemia di coronavirus sarebbe in leggera regressione ma l'allarme è tutt'altro che cessato viste le imminenti festività e con una incidenza che si attesta ancora a 232 casi ogni 100mila abitanti contro i 240 della scorsa settimana, ben lontana quindi dalla soglia di sicurezza dei 50 casi per 100mila abitanti che permetterebbe il tracciamento dei contatti dei positivi. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento e sopra la soglia critica (41% vs 39% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento da 3.546 (23/03/2021) a 3.716 (30/03/2021). Salgono inoltre da 12 a 14 ler Regioni che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica.

Coronavirus, il monitoraggio della cabina di Regia

indice rt regioni 2 aprile 2021-2

Sono questi i valori che i tecnici dell'Iss e del ministero della Salute stanno esaminando e che dovrebbero essere confermati nel Monitoraggio settimanale che sarà presentato oggi e da cui dipenderà l'ordinanza cambia colore del ministro della salute Roberto Speranza attesa per questa sera.

Secondo quanto si apprende dal ministero della Salute il Ministro Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per il 3/4/5 Aprile.

A partire da martedì 6 Aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in area Arancione. Il resto dovrebbe rimanere invariato: Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta rimangono in zona rossa, mentre Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, PA Bolzano, Sardegna, Sicilia e Umbria in arancione

Colori regioni: Campania resta rossa

Secondo i dati preliminari in arrivo dalle regioni non vi sarebbero miglioramenti in Campania che con indice Rt a 1,25 potrebbe quindi restare in zona rossa anche dopo il weekend di Pasqua. L'allentamento delle restrizioni rischia di essere rimandato quindi anche a dopo il 13 aprile. Per la promozione in una zona con meno restrizioni occorrono infatti due monitoraggi successivi con dati di rischio e scenario in miglioramento. Pertanto per la Campania rischiano di protrarsi le restrizioni fino al 20 aprile: dopo i miglioramenti della scorsa settimana mostra oggi dati ancora non compatibili con la promozione in zona arancione.

Colori regioni: chi passa in arancione dopo Pasqua

A dispetto delle previsioni il Veneto potrebbe passa in area arancione da martedì 6 aprile. L'accordo con il ministro Speranza è stato annunciato dal presidente della Regione, Luca Zaia: "Ne ho parlato con il ministro Speranza e posso annunciare che il Veneto passerà alla zona arancione".

"Spero non ci siano sorprese - ha aggiunto Zaia - ma ora si tratta solo di capire se potremo essere arancioni da martedì o da mercoledì". Riapriranno quindi le scuole, non solo fino alla prima media: con il passaggio alla zona arancione, da mercoledì in Veneto riapriranno tutte le scuole da quella dell'infanzia fino alle medie, e le superiori al 50%. "Questo - ha aggiunto Zaia - fino al 30 aprile quando scade il decreto legge, dopodiché speriamo di tornare al 100%".

Dati compatibili da zona arancione anche per la provincia autonoma di Trento e anche per le Marche. "Siamo una regione a rischio moderato tendenziale alto - ha dichiarato Marco Pompili, che coordina l'Osservatorio epidemiologico della Regione Marche - una chiara fase di flessione e preoccupa solo la provincia di Ancona. "Abbiamo raggiunto il plateau - spiega Pompili -: il grafico della curva epidemica ci da' una campana lunga, senza picchi, che significa che l'uscita dalla crisi sara' molto molto lenta, anche per via della variante inglese che ormai interessa il 90% dei marchigiani contagiati". 

Colori regioni: chi resta in zona rossa

Migliora la situazione in Emilia Romagna come confermato dall'assessore alla Sanità Raffaele Donini: se è ancora alta l'incidenza, l'incide Rt scende sotto l'1 e si spera che nei prossimi giorni la curva possa non solo alleggerirsi ma scendere e liberare la pressione sui reparti ospedalieri. 

Nessun miglioramento dei dati di Rt per Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta che resteranno in zona rossa. Promozioni rimandate quindi per Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d'Aosta le cui ordinanze in scadenza potrebbero essere prolungate questa sera dal ministro della Salute Roberto Speranza.

++ articolo aggiornato alle 15:21, clicca per aggiornare ++

I colori delle regioni dopo il lockdown di Pasqua

Pertanto, ribadendo che si tratta per ora di dati preliminari che dovranno essere validati dalla cabina di regia e inoltre sarà solo il ministro della Salute Roberto Speranza questa sera a dover firmare le ordinanze di proroga delle restrizioni, o decidere per far scadere i termini delle esistenti, ecco come potrebbe essere l'Italia dopo il lockdown di Pasqua: 

  • Restano in zona rossa dal 6 Aprile: 
    • Piemonte (Rt 0.96)
    • Liguria (Rt 1.02)
    • Lombardia (Rt 0.89)
    • Trentino (Rt 0.83)
    • Friuli Venezia Giulia (Rt 0.98)
    • Emilia Romagna (Rt 0.83)
    • Toscana (Rt 1.08)
    • Campania (Rt 1.33)
    • Puglia (Rt 1.09)
    • Calabria (Rt 1.33)
  • In zona arancione dal 6 Aprile
    • Valle d'Aosta (Rt 1.52)
    • Alto Adige (Rt 0.8)
    • Veneto (Rt 1.12)
    • Marche (Rt 1.04)
    • Umbria (Rt 0.83)
    • Abruzzo (Rt 0.81)
    • Lazio (Rt 0.98)
    • Molise (Rt 1)
    • Basilicata (Rt 1.15)
    • Sicilia (Rt 1.08)
    • Sardegna (Rt 1.18)

Se la situazione epidemiologica continuerà a confermare i dati di stabile miglioramento dal 13 aprile la cabina di regia potrebbe dare il nulla osta al passaggio in arancione di alcune regioni o province autonome.:

  • Potrebbero passare dalla zona rossa alla zona arancione dal 13 Aprile
    • Emilia Romagna 

Va ricordato che per la promozione in una zona con meno restrizioni occorrono due monitoraggi successivi con dati in miglioramento tenendo conto del rischio e dello scenario. Come da Dpcm invece il parametro dell'incidenza superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti fa scattare l'automatismo della zona rossa.

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