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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Viaggiare col covid: le regole da seguire per chi dall'Italia va all'estero e viceversa

Le misure da osservare per uscire dal Paese e trascorrere le vacanze in un altro Stato e le norme per chi entra in Italia da altre nazioni, in attesa del green pass

Non sarà facilissimo viaggiare nella seconda estate di convivenza con la pandemia. Ma si potrà, finalmente, e questa è un'ottima notizia. Le regole per viaggiare verso l'Italia sono regolate dalle ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza, mentre per uscire dal Paese ed entrare in altre nazioni bisogna fare riferimento alle misure applicate dai singoli Stati. In attesa che diventi operativo il sistema del green pass, anche i Paesi dell'Unione europea hanno procedure diverse. In generale, le norme sono disponibili sul sito www.viaggiaresicuri.it dell'unità di crisi della Farnesina.

Viaggiare col covid: le regole da seguire per chi dall'Italia va all'estero

Vediamo cosa prevedono alcune delle mete turistiche più gettonate per poter entrare sul loro territorio, a cominciare dalla Spagna. Qui è consentito l'ingresso da tutti i Paesi europei appartenenti all'area Schengen, senza alcun obbligo di quarantena, ma è obbligatorio presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore che precedono l'ingresso nel Paese. Sono vietati i test rapidi, anche per le isole. In Portogallo, chi arriva da Paesi Ue o dell'area Schengen, anche solo per uno scalo, ha l'obbligo di presentare un test molecolare con risultato negativo effettuato 72 ore prima del viaggio. L'unica esenzione prevista è per i bambini di età inferiore ai 24 mesi.

La Francia, invece, è molto cauta: il governo teme una ripresa del contagio e sconsiglia gli ingressi dai Paesi Ue. Chi volesse comunque entrare in Francia dovrà esibire il risultato negativo di un tampone molecolare effettuato nelle 72 ore precedenti il viaggio (ad eccezione dei minori di 11 anni) e compilare un'autocertificazione. Chi ha in programma di passare le ferie estive nel Regno Unito deve sottoporsi a un tampone anti coronavirus entro 72 ore dalla partenza: il test deve avere, ovviamente, esito negativo. Non solo: nelle 48 ore prima del viaggio bisogna aver compilato il "travel locator form", un formulario online in cui vanno forniti numero di telefono e indirizzo. All'arrivo scatta un periodo di quarantena di dieci giorni, che si riduce a cinque se si arriva da un Paese non inserito nella black list stilata dal governo britannico e si è effettuato un tampone a pagamento. L'Italia al momento non è inserita nella lista dei Paesi ad alto rischio. Durante la quarantena, sono richiesti altri due test anti covid, il secondo e l'ottavo giorno di isolamento, da prenotare e pagare prima dell'ingresso nel Paese al costo di 210 sterline.

Meta da sempre gettonata per le vacanze estive degli italiani, la Grecia impone a chi arriva da Paesi Ue, area Schengen, Regno Unito, Stati Uniti, Israele, Serbia ed Emirati Arabi un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore prima dell'ingresso nei confini nazionali. In alternativa, chi è già vaccinato contro il Covid-19 potrà mostrare un attestato che lo certifichi. Chi arriva in Grecia può anche essere sottoposto a un test a campione: se l'esito è positivo dovrà effettuare una quarantena di quattordici giorni in un covid hotel. Negli Stati Uniti l'ingresso è vietato ai viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell'area Schengen (inclusa l'Italia), nel Regno Unito, Irlanda, Brasile, Sud Africa Cina o Iran.

Le regole per i viaggi verso l'Italia (in attesa del green pass)

E chi arriva in Italia da un Paese straniero? In attesa del green pass europeo (previsto per la metà di giugno), le norme per viaggiare in Italia sono regolate da una serie di ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Per chi arriva nel nostro Paese e proviene dai Paesi dell'Unione europea e dell'area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele, dal 16 maggio non è più prevista la mini-quarantena di cinque giorni. Per entrare in Italia da questi Paesi, però, bisognerà avere un test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio. Chi non presenta l'esito del tampone dovrà effettuare una quarantena di dieci giorni e un tampone al termine dell'isolamento.

Per chi proviene da Australia, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Giappone, Canada e Stati Uniti è necessario mostrare l'esito di un test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti, comunicare il proprio ingresso in Italia ed effettuare una quarantena di dieci giorni, al termine della quale ci si dovrà sottoporre ad un nuovo tampone. Per chi arriva da Stati Uniti, Canada, Giappone ed Emirati Arabi Uniti c'è però la possibilità di evitare la quarantena se si atterra a Fiumicino, Malpensa, Napoli e Venezia con voli "covid tested", già adottati da diverse compagnie aeree, che prevedono un tampone 48 ore prima della partenza e uno all'arrivo.

Rimane invece vietato l'ingresso per chi proviene dal Brasile: le misure restrittive sono state prorogate fino al prossimo 30 luglio. Gli ingressi sono vietati ad eccezione di chi ha la residenza in Italia da data anteriore al 13 febbraio 2021 e di chi deve raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori e del coniuge. Nel caso si rientri in queste eccezioni, chi proviene dal Brasile dovrà avere un tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti, sottoporsi a un nuovo tampone una volta in Italia entro 48 ore e alla quarantena obbligatoria di dieci giorni e fare un terzo tampone al termine dell'isolamento.

Fino al 30 maggio è vietato l'ingresso in Italia per chi arriva da India, Bangladesh e Sri Lanka, ad eccezione dei cittadini italiani con residenza anagrafica nel nostro Paese e che non presentano sintomi covid e dei cittadini italiani iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire). Chi rientra in queste eccezioni deve mostrare l'esito negativo del tampone effettuato almeno 72 ore prima, sottoporsi a un nuovo tampone in aeroporto, effettuare la quarantena di dieci giorni in un covid hotel e alla fine fare un nuovo test.

Infine, da tutti gli altri Paesi extra Ue è possibile entrare in Italia solo per motivi di lavoro, salute, studio, urgenza o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza, sempre mostrando l'esito di un tampone negativo effettuato 72 ore prima della partenza e sottoponendosi alla quarantena per dieci giorni. Bisognerà sottoporsi a un ulteriore tampone molecolare o antigenico al termine dell'isolamento.
 

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