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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Contagi e terapie intensive: le regioni che rischiano (con) la terza ondata

La soglia di occupazione dei posti di area critica è superiore al 30% in sette regioni e province autonome. Il ministro della Salute Speranza: "L'epidemia è ancora molto forte e presente sui nostri territori, la curva risale"

Sono 7 le regioni e province autonome che superano la soglia del 30% di occupazione dei posti letto per pazienti Covid, definita 'critica' dal ministero della Salute. Il dato più preoccupante arriva dall'Umbria con il 55%, seguita da Molise con il 44%, provincia di Trento (43%), Abruzzo (40%), Friuli Venezia Giulia (35%), Pa Bolzano (33%) e Marche (31%). È quanto emerge dagli ultimi dati, aggiornati a ieri sera, dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), che registrano un dato nazionale medio al 25%, piuttosto stabile da inizio mese con piccole oscillazioni sempre comprese tra il 23% e il 25%. Ci sono poi altre regioni in cui l'occupazione di posti letto in Ti è pari o vicina alla fatidica soglia del 30%. Si tratta di Lombardia, Puglia  ed Emilia Romagna (al 30) e di Toscana e Piemonte, rispettivamente al 29 e 27%,

  • Abruzzo 40%
  • Basilicata 11%
  • Calabria 13%
  • Campania 21% 
  • Friuli Venezia Giulia 35%
  • Emilia Romagna 30%
  • Lazio 23%
  • Liguria 24%
  • Lombardia 30%
  • Marche 31%
  • Molise 44%
  • Pa Bolzano 33% 
  • Pa Trento 43%
  • Piemonte 27%
  • Puglia 30%
  • Sardegna 9%
  • Sicilia 16%
  • Toscana 29%
  • Umbria 55%
  • Valle d'Aosta 10%
  • ​Veneto 11%

Al di là del dato in sé è importante notare anche l'andamento della curva. In Umbria, ad esempio, dall'8 febbraio ad oggi c'è stato un calo di 4 punti. La situazione non è sotto controllo, ma il trend è al ribasso.

Umbria-3-3

Viceversa in Abruzzo la percentuale di posti letto di area critica occupati dai pazienti Covid è salita dal 26% dell'8 febbraio al 40 di ieri.

terapie abruzzo-2

E in Molise non va meglio, anzi: in una ventina di giorni l'occupazione dei posti nelle terapie intensive è passata dal 15 al 44% facendo un balzo di nove punti.

molise 2-2-2

Tra le regioni oltre la soglia critica, va evidenziato anche il caso delle Marche dove il dato sembra in netto calo, viceversa in provincia di Trento l'occupazione delle Ti è aumentata del 15% negli ultimi dieci giorni. E attenzione anche ad Emilia Romagna e Toscana che presentano un trend in aumento. 

emilia romagna-5

Le regioni con l'indice Rt superiore ad 1

Secondo l'ultimo report dell'Istituto Superiore di Sanità, sono 10 le regioni con l'indice di contagio Rt superiore a 1: 

  • Abruzzo
  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Emilia-Romagna
  • Molise
  • Piemonte
  • provincia autonoma di Trento
  • Toscana
  • Umbria.

Invece, per quanto riguarda la media nazionale, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici rimane pari a 0.99 (range 0.93-1.03), come la scorsa settimana, con un limite superiore oltre 1. Nelle regioni con l'indice superiore ad 1 l'epidemia continua dunque ad avanzare. E l'aumento dei casi si somma in alcune regioni come Abruzzo, Umbria e Molise, ma anche Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, ad una situazione già delicata negli ospedali. 

Speranza: "Le prossime settimane non saranno facili"

Non è ancora il momento di rilassarsi. "Penso che le prossime settimane non siano facili per la gestione dell'emergenza Covid" ha detto oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza intervenuto la presentazione dei dati del Programma nazionale Esiti 2020, sviluppato da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). "La politica e le istituzioni - ha sottolineato Speranza - hanno l'obbligo di dire sempre la verità, anche quando può non portare consenso. E io so che sarebbe bello dire che è tutto finito, che si può aprire tutto, che ormai siamo in una fase diversa. Però dire queste cose significa assumersi una responsabilità. E io credo che la più grande responsabilità per chi rappresenta le istituzioni e deve servirle con disciplina e onore sia dire sempre come stanno le cose, e purtroppo la verità è che le prossime settimane non sono facili".

"L'epidemia è ancora molto forte e presente sui nostri territori - ha spiegato - Da tutte le Regioni arrivano segnalazioni di una situazione in cui la curva risale. Basta vedere i numeri dei contagi dell'ultima settimana, che sono cresciuti in maniera significativa rispetto alle settimane precedenti. Significa dover fare i conti con un'epidemia che è ancora il nostro principale avversario". "Quindi - ha proseguito - bisogna avere il coraggio di assumere decisioni coerenti rispetto alla sfida che abbiamo davanti a noi sul piano istituzionale e richiedere ancora ai cittadini del nostro Paese di avere il massimo senso del rigore, del rispetto, dell'attenzione rispetto alle norme che sono in campo".

emilia romagna-5

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