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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Le informazioni segrete nel contratto tra Ue e Astrazeneca: così è possibile leggere le cifre censurate

Per avere accesso ad alcuni dettagli in omissis è sufficiente avere un po' di dimestichezza con il pc. Il contratto è al centro di una contesa con la commissione europea dopo il taglio delle dosi deciso dalla multinazionale del farmaco

Gli omissis del contratto tra Astrazeneca e Ue sono meno omissis di quanto sembrava all’inizio. Come fa notare il giornalista Luka Ivan Jukic su Twitter, scorrendo tra i segnalibri del documento in Pdf scaricabile dal sito della commissione europea, è possibile leggere alcune delle informazioni censurate nel testo. Ai punti 7.4 "b” e "c" si legge ad esempio che il costo stimato delle merci è pari a 870 milioni di euro, mentre la cifra non compare nella versione "censurata".  Il prezzo dei vaccini coincide in questo caso con i costi di produzione. Come ha infatti di recente dichiarato a "Repubblica" l'amministratore delegato Pascal Soriot, "questo è un vaccino no profit per noi. Non ne ricaviamo un soldo". 

Le informazioni top secret nel contratto tra Ue e AstraZeneca

Il documento contiene parti oscurate relative a informazioni riservate come i dettagli delle fatture. Le informazioni sul costo dei vaccini e le dosi previste in "best effort" ad esempio sono infatti tutte in omissis, ma scorrendo sulla barra dei segnalibri a sinistra è possibile leggere alcuni dei dettagli censurati. Al punto 7.2 "b" si legge che "la commissione verserà ad AstraZeneca un terzo del finanziamento iniziale (seconda rata) entro venti giorni dal ricevimento da parte di Astrazeneca della relativa prova dell'utilizzo della prima rata".  

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Il contratto tra Ue e AstraZeneca:scarica il Pdf

Cosa prevede il contratto tra Ue e AstraZeneca sui vaccini

Il contratto tra l’Ue e il colosso farmacecutico Astrazeneca è stato pubblicato oggi dopo una richiesta avanzata dalla commissione europea e accettata dall’azienda. Il "casus belli" è nato dall'annuncio dell'azienda di tagliare del 75% le forniture di vaccini in Ue nel primo trimestre. Nel contratto si legge che AstraZeneca si impegna a fare del suo meglio ("its Best Reasonable Efforts") per sviluppare la capacità di produrre 300 milioni di dosi "senza alcun profitto e nessuna perdita per AstraZeneca, al costo totale attualmente stimato" per "la distribuzione all'interno dell'UE". C'è inoltre un'opzione di acquisto per ordinare altri 100 milioni di dosi "facoltative". Il contratto impegna l'Ue a coprire le perdite in caso di mancata autorizzazione del vaccino. 

Nel contratto viene spiegato che nel caso di AstraZeneca "best reasonabile efforts" significa mettere in campo un impegno adeguato ad "un'azienda di dimensioni simili con un'infrastruttura di dimensioni simili e risorse simili come AstraZeneca" nello sviluppo e commercializzazione del farmaco "tenuto conto dell'urgente necessità di un vaccino per porre fine a una pandemia globale che sta provocando gravi problemi di salute pubblica, restrizioni alle libertà personali e danni economici". 

Nella sezione sui "siti di produzione" del contratto firmato con la Commissione europea viene poi specificato che "AstraZeneca farà i suoi migliori e ragionevoli sforzi per produrre il vaccino presso siti di produzione situati all'interno dell'Ue e potrà fabbricare il vaccino in strutture extra-Ue" limitatamente a quelle situate "solo in Regno Unito" al fine di "accelerare la fornitura vaccino in Europa". Ma l'interpretazione del contratto resta controversa. Se l'Ue chiede all'azienda farmaceutica di onorare gli impegni presi dirottando verso gli Stati membri anche i vaccini prodotti nel Regno Unito, AstraZeneca da parte sua è convinta di non avere nessun obbligo contrattuale dal momento che nel testo compare la formula del "massimo impegno possibile". 

Come spiega l'agenzia l'agenzia AdnKronos, nel contratto di acquisto anticipato l'azienda "dichiara, garantisce e conviene" con o all'esecutivo comunitario e con o agli Stati membri dell'Ue di "non essere soggetta ad alcun obbligo, contrattuale o di altra natura, nei confronti di alcuna persona o terza parte per quanto concerne le dosi iniziali per l'Europa o che confligga o sia incoerente in modo rilevante con le condizioni di questo contratto oppure che possano impedire il completo adempimento degli obblighi previsti da questo contratto". Ad ogni modo per l'Ue l'obiettivo è assicurare quante più dosi possibili agli Stati membri: non c'è dunque la volontà di andare allo scontro con l'azienda. Ma finora la "trattativa" non ha avuto sbocchi.

Il contratto tra Ue e AstraZeneca sui vaccini

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