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Martedì, 23 Aprile 2024
Nodi irrisolti

Il super green pass avrà bisogno di super controlli, ma chi li farà?

Dopo che il governo ha scelto di introdurre il potenziamento del certificato verde con il nuovo decreto, come e quando verranno effettuati i controlli? E da chi? Restano alcuni nodi da sciogliere

Le regole messe a punto dal governo Draghi per frenare la quarta ondata Covid e salvare le festività natalizie prevedono un potenziamento del green pass che varrà per vaccinati e guariti. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità al decreto che rafforza le misure anti contagio e limita la vita sociale per le persone che hanno scelto di non vaccinarsi. Il provvedimento ha introdotto il cosiddetto super green pass, ottenibile solo da vaccinati e guariti. Sarà in vigore dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022, con possibilità di proroghe.

I controlli per il "nuovo" green pass

Nelle regioni in zona bianca e gialla, la maggior parte delle attività potrà essere svolta solo dai possessori del super green pass. Anche in zona arancione le ulteriori limitazioni saranno valide solo per chi non è vaccinato. In zona rossa, invece, limitazioni e chiusure scatteranno per tutti. Dopo che l'esecutivo ha scelto di introdurre il potenziamento del certificato verde con il nuovo decreto, come e quando verranno effettuati i controlli? E da chi?

Con le nuove regole, il super green pass solo per vaccinati e guariti è allargato a molti ambiti. E passa ora per verifiche costanti (almeno in teoria) in ristoranti, bar, cinema, stadi, palestre e locali. Il green pass base invece - ottenibile anche con un tampone negativo - sarà obbligatorio per gli alberghi e il trasporto pubblico locale, compresi autobus e metropolitane. Proprio sul tema trasporti, per scongiurare il caos già paventato dai sindacati del settore, sarà necessaria una riorganizzazione e un disegno mirato sui controlli, che per il momento si annunciano "a campione".

Super green pass: cosa cambia con il nuovo decreto

Il problema della privacy e il rischio furbetti

Ma i controlli andranno organizzati e definiti anche su altri fronti. L'introduzione di una distinzione tra vaccinati e non, con il doppio binario del lasciapassare, potrebbe pesare sulla difficoltà degli accertamenti anche per questioni connesse alla privacy. Chiunque effettuerà i controlli potrà sapere se il cittadino è vaccinato, guarito o ha fatto un tampone. E su questo aspetto il Garante della privacy aveva espresso parere negativo già nei mesi scorsi. Non solo, perché d'ora in avanti, con la stretta alle persone non immunizzate e l'introduzione del super green pass destinato solo a vaccinati e guariti, il rischio è che aumentino anche quei "furbetti" pronti ad aggirare le regole, compresi i tentativi di falsificazione della certificazione verde Covid-19.

Forze dell'ordine e piani dei prefetti

Illustrando il nuovo decreto, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha spiegato che la componente dei controlli "è una parte fondamentale della strategia" messa a punto dal governo. "Di questo è stata investita la ministra dell'Interno. Le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale - ha aggiunto Draghi -. C'è tutta un'aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, anche i vigili urbani, saranno impiegate con un impianto diverso dal passato".

Sì, ma come? Oltre alla mobilitazione delle forze dell'ordine "in maniera totale", la prima mossa del governo è quella di affidare ai prefetti la costruzione di "piani d'azione", da strutturare in base ai territori e in breve tempo. I Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza pubblica dovranno essere riuniti entro tre giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo decreto. E dovranno adottare le misure stabilite in quella sede entro cinque giorni. Agli stessi Comitati sarà richiesto di offrire una relazione settimanale al ministero dell'Interno, affinché i numeri sulle violazioni e sugli stessi risultati prodotti dagli accertamenti siano costantemente monitorati.

Il nodo dei controlli per il green pass nei trasporti

Resta ancora da chiarire, soprattutto, come e quali forze saranno messe in campo per i controlli sui mezzi del trasporto pubblico locale. I controllori infatti sono preposti alla verifica del titolo di viaggio e, inoltre, sono molto pochi. I sindacati dei trasporti già sollevano dubbi, parlando di un possibile rallentamento dei tempi del servizio e del rischio di eventuali aggressioni.

Sette regioni italiane in zona rossa, due in rosso scuro e tutte le altre in arancione

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