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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coprifuoco in Campania, l'annuncio di De Luca: "Da venerdì si chiude tutto alle 23"

Il provvedimento sarà molto simile a quello adottato da Fontana in Lombardia. Il governatore: "Servono 800 medici e 600 infermieri, faremo miracoli per reperire gli anestetisti necessari"

In Campania scatta il coprifuoco a partire da venerdì 23 ottobre. Ad annunciarlo è stato il governatore della regione Vincenzo De Luca. "Ci prepariamo a chiedere in giornata il coprifuoco, il blocco delle attività della mobilità da questo fine settimana". Un provvedimento dunque molto simile a quello che entrerà in vigore da giovedì in Lombardia.

Coprifuoco in Campania, De Luca: "Da venerdì si chiude tutto"

 "Volevamo partire dall'ultimo week end di ottobre, ma partiamo ora, si interrompono le attività e la mobilita' alle 23 per contenere l'onda di contagio. Alle 23 da venerdì si chiude tutto anche in Campania, come si è chiesto anche in Lombardia".

L'aumento dei contagi e dei ricoveri ha convinto il governatore a rompere gli indugi. Ieri solo a Napoli sono stati registrati altri 366 casi di coronavirus, 1593 i nuovi positivi in tutta la regione. 

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De Luca: "Servono 800 medici e 600 infermieri"

 "Abbiamo chiesto 600 medici e 800 infermieri. La competenza sulle richieste fatte allo Stato è della Protezione civile. Siamo stati rassicurati dell'arrivo di 50 medici e di cento infermieri, ma per il momento non sono ancora arrivati". Lo ha spiegato il governatore campano Vincenzo De Luca che, a margine di una visita al nuovo Covid residence dell'Ospedale del Mare di Napoli, è tornato a denunciare una mancanza di medici in Campania.

"Siamo clamorosamente al di sotto delle esigenze minime poste dalla Regione - ha sottolineato il governatore -. Dovremmo avere 55mila dipendenti secondo lo standard ministeriale e invece ricordo che abbiamo 12mila medici in meno. Per questo abbiamo chiesto altro personale e si deve rispondere, ma non con questi numeri risibili e clamorosamente insufficienti. Vedremo nei prossimi giorni, intanto faremo miracoli per reperire da altri reparti gli anestesisti necessari".

Scuole, da lunedì ripartono le attività alle elementari

Intanto il governatore ha autorizzato da lunedì la riapertura delle scuole elementari  "Autorizziamo da subito progetti speciali per bambini disabili e autistici e da lunedì anche le attività delle elementari". La decisione è stata assunta a seguito di una riunione tra l'assessora all'Istruzione Lucia Fortini e le organizzazioni sindacali del comparto scuola "che hanno concordato sulle misure relative alla scuola e su cui il Tar ci ha dato ragione", ha aggiunto De Luca. "I dirigenti scolastici - ha spiegato il governatore - devono rivolgersi alle Asl per garantire che ci siano condizioni di sicurezza. Nella riunione si è deciso che il presupposto per riaprire deve essere la garanzia delle condizioni sanitarie. Questa è la garanzia che non puo' essere scaricata sui presidi, ma sulle Asl".

Le altre otto regioni a rischio coprifuoco

L'impennata dei ricoveri e l'impossibilità di tracciare tutti i contatti dei positivi potrebbero però spingere altri governatori ad adottare nuove  e pesanti misure di contenimento. Secondo l'Iss (Istituto Superiore di Sanità), oltre che in Lombardia e Campania l’allerta per la tenuta delle terapie intensive è definito alto anche in Abruzzo, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta.

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