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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Iva Zanicchi sul coprifuoco in Lombardia: "Non serve a niente, la movida si fa anche alle 22"

La cantante commenta la decisione di bloccare tutte le attività e gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino nell'intera regione per fermare il dilagare del contagio di coronavirus

Il coprifuoco in Lombardia? “Non credo che serva a molto perché la movida i giovani possono farla anche alle 22. Poi fino alle 5? Mah.. Alle 3 di notte non va in giro nessuno ma capisco che si cerchi di fare qualsiasi cosa per scongiurare quello che sappiamo, anche gli amministratori insomma ormai si arrampicano un po' sui vetri”: così Iva Zanicchi commenta all'Adnkronos lo stop di tutte le attività e degli spostamenti nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino decisa per contenere l'aumento dei casi di coronavirus. “Egoisticamente da nonna sono contenta”, confida la cantante scoppiando in una risata, “così i miei nipoti andranno a letto a un'ora decente, si alzano presto e studiano, ma non credo che serva a moltissimo. Bisogna far capire ai ragazzi i pericoli che corrono, anche se sono molto stanchi e svogliati”.

Sulla situazione attuale dell’emergenza sanitaria che chiama tutti a prestare la massima accortezza utile a scongiurare il contagio del coronavirus, Iva Zanicchi prosegue: “C'è molto menefreghismo da parte un po' di tutti. Molti preferiscono, dopo mesi di chiusure, uscire e proseguire la loro vita con guanti e mascherine. Capisco quanto sia difficile anche per gli amministratori prendere delle decisioni: se le prendi chiedono perché le prendi e se non le prendi chiedono perché non le prendi! Io sono dalla parte della legge e se chi mi deve governare mi dice di comportarmi in un certo modo lo faccio. Se non funzionasse (il coprifuoco, ndr) sposteremo l'orario”, ha concluso ironica.

 

Il coprifuoco in Lombardia

Il coprifuoco in Lombardia partirà giovedì 22 ottobre, quando ai cittadini sarà vietato uscire di casa dalle 23 alle 5 se non per motivi eccezionali come durante il lockdown. La proposta è stata sottoposta al governo perché la Regione da sola non può prendere questa decisione ma il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte hanno già dato il loro assenso. I controlli per far rispettare il coprifuoco a Milano e in Lombardia non interesseranno solo le zone della movida ma saranno "a tappeto", riferisce l'Agi spiegando che le forze dell'ordine effettueranno controlli ovunque e non ci saranno più delle zone 'calde' dove concentrarsi, come in passato.

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