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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coronavirus, caos bagagli: macché distanze, "assembrati" i passeggeri di due voli

Se è di queste ore l'allarme per le possibili "bombe virali" negli aeroporti fa scalpore apprendere come una mancata sorveglianza abbia fatto saltare non solo il distanziamento sociale ma anche la tracciabilità dei contatti

Si fa presto a dire distanziamento sociale ma quanto successo ieri 7 luglio 2020 all'aeroporto di Napoli Capodichino è esemplificativo di quanto basti poco per mandare all'aria i rigorosi protocolli di sicurezza che dovrebbero permettere di tornare ad una "quasi normalità" durante la fase 3 dell'emergenza coronavirus, quella in cui dobbiamo giocoforza convivere con la minaccia virale. 

Se è di queste ora l'allarme per le possibili "bombe virali" in arrivo da paesi esteri ad alta circolazione di Sars-Cov-2, fa scalpore apprendere come una mancata sorveglianza delle misure di sicurezza abbia fatto saltare non solo il distanziamento sociale previsto dai protocolli Enac ma anche la tracciabilità dei contatti ravvicinati previsto per chi si imbarca su aeromobili, treni e navi. 

La denuncia viene da una lettrice di Today.it imbarcata insieme a decine di passeggeri sul volo easyjet EJU2777 con partenza da Torino ed arrivo a Napoli (ore 21:58). "Eravamo in attesa della consegna dei bagagli ma per un non meglio precisato inconveniente l'attesa è durata più di 50 minuti" spiega Veronica, docente all'Università di Torino. Peccato che nessuno abbia vigilato né messo i passeggeri in condizioni di mantenere il previsto distanziamento sociale a ragione della necessaria tutela sanitaria come peraltro dimostrano le foto che pubblichiamo. 

Se i bagagli sono stati consegnati alle ore 22:50 l'incredibile avviene quando i passeggeri in arrivo da un volo successivo sono stati invitati a recarsi alla medesima postazione di attesa per il ritiro bagagli. 

"È successo il caos - racconta Veronica a Today.it - un assembramento indescrivibile tant'é che mi sono sentita in dovere di chiamare la polizia aeroportuale giacché gli addetti al terminal non erano intervenuti nonostante le richieste".

"Ritengo che la tutela sanitaria e della persona umana deve essere garantita con maggiore accortezza e qualora non avvenga è opportuno che le persone di competenza vengano ammonite per una loro cattiva gestione" .

L'Ente Nazionale dell'aviazione civile, interrogata da Today.it sul merito della vicenda, ha ricordato che il rispetto dei protocolli anti-Covid sono responsabilità delle Autorità sanitarie aeroportuali e della polizia.

"La verifica del rispetto delle disposizioni in vigore per il contenimento del Covid 19 e del rispetto delle procedure previste - spiega in una nota - sono sotto la responsabilità delle Autorità sanitarie aeroportuali e della polizia. L'ENAC, per quanto di competenza, ove dovesse rilevare nel corso della propria attività ispettiva, irregolarità o violazioni di quanto previsto dalle disposizioni in vigore, segnala le irregolarità alle predette amministrazioni per l'adozione delle misure conseguenti".  

Distanziamento in aeroporto, i protocolli dell'Enac

Secondo le linee guida pubblicate dall'Ente Nazionale per l'aviazione Civile negli aeroporti italiani dovrebbe essere prevista una segnaletica chiaramente intellegibile per indicare il corretto distanziamento nelle aree di potenziale maggior assembramento, quali ad esempio: esercizi commerciali, nastri ritiro bagagli, lost&found, servizi igienici, controllo passaporti.

Come si evince dalle foto la segnaletica è presente ma non fatta rispettare. Salta inoltre la condizione di tracciabilità dei contatti visto il "miscelamento" dei passeggeri di due voli diversi. Un eventuale contact tracing dovrebbe prendere in considerazione quello che ci auguriamo possa essersi trattato come un isolato disguido. 

capodichino 7 luglio 2020-2

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