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Martedì, 16 Aprile 2024
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Coronavirus, l'Albania invia medici e infermieri: "Non dimentichiamo l'Italia che ci ha aiutato"

Trenta sanitari arrivati da Tirana. Il premier Edi Rama: "Paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria"

L'Albania ha inviato una squadra di trenta medici e infermieri per aiutare l'Italia nella guerra al coronavirus. Arrivati ieri a Roma, oggi i trenta sanitari sono atterrati a Verona, destinati agli Spedali Civili di Brescia, in trincea contro il coronavirus ormai da giorni in una delle province lombarde più colpite. Ad accoglierli il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il vicepresidente Fabrizio Sala, l'assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi e il sottosegretario Alan Christian Rizzi. Presente anche la consigliera regionale, Simona Tironi.

"Grazie - ha detto Fontana - per l'aiuto concreto in un momento molto complicato per la Lombardia. Siete la testimonianza dell'amicizia che lega l'Italia all'Albania. Sono certo che potranno contribuire ad alleggerire il lavoro dei nostri eccezionali rappresentanti della sanità che in queste settimane hanno dato una dimostrazione di dedizione, capacità, eccellenza superiore all'immaginabile. Speriamo che la situazione migliori così che presto si possa cominciare a pensare alla ripartenza. Ai nostri cittadini ripeto che non possiamo mollare, perché diversamente rischieremmo di rientrare nel buio. E noi non possiamo permettercelo".

L'Albania invia medici e infermieri in Italia: le parole del premier Edi Rama

"Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all'Italia che l'Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l'Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l'Europa e il mondo intero". E' quanto ha detto il premier albanese Edi Rama, salutando ieri all'aeroporto di Tirana il team di 30 medici e infermieri albanesi partiti per l'Italia in aiuto ai colleghi impegnati nella lotta al coronavirus in Lombardia.

"Trenta nostri medici e infermieri partono oggi per l'Italia, non sono molti e non risolveranno la battaglia tra il nemico invisibile e i camici bianchi che stanno lottando dall'altra parte del mare. Ma l'Italia è casa nostra da quando i nostri fratelli e sorelle ci hanno salvato nel passato, ospitandoci e adottandoci mentre qui si soffriva", ha aggiunto Rama nel breve saluto cui era presente anche l'ambasciatore d'Italia in Albania, Fabrizio Bucci.

"E' vero che tutti sono rinchiusi nelle loro frontiere, e paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Ma forse è perché noi non siamo ricchi e neanche privi di memoria, non possiamo permetterci di non dimostrare all'Italia che l'Albania e gli albanesi non l'abbandonano", ha concluso Rama.

"Voglio ringraziare il premier Edi Rama, il governo e il popolo albanese per la solidarietà che ci stanno dimostrando", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio accogliendo la delegazione ieri a Fiumicino. "La solidarietà che l'Albania dimostra è un valore comune che ha fatto nascere l'Unione europea e che sta ricordando a tanti Paesi dell'Ue in questo momento", ha aggiunto il ministro.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ringraziato l'Albania via social, allegando il video del discorso tenuto ieri dal premier albanese Edi Rama prima della partenza degli operatori sanitari.


 

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