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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, no alle app: modello per l'autocertificazione solo cartaceo

Il formato digitale, oltre ad avere un profilo di rischio per la privacy dell'utente, non consente di essere acquisito in originale dall'operatore di polizia. I chiarimenti del ministero dell'Interno

Coronavirus: è online il nuovo modello che i cittadini devono utilizzare per le autodichiarazioni in caso di spostamenti necessari. Come spiegavamo in questo articolo, è presente una nuova voce con la quale l'interessato deve autodichiarare di non trovarsi "nelle condizioni previste dall'articolo 1, comma 1, lettera c, del decreto dell'8 marzo 2020 che prescrive il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus".

Il nuovo modello prevede anche che l'operatore di polizia controfirmi l'autodichiarazione, attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. Così il cittadino viene esonerato dall'onere di allegare all'autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.

Nei giorni scorsi alcuni giornali online hanno riportato la notizia riguardante app per smartphone che sostituirebbero l'autocertificazione cartacea per coloro che escono da casa. Attenzione: non è vero.

L'autocertificazione cartacea per coloro che escono da casa non può essere sostituita da un'applicazione per smartphone: anche se apparentemente motivata da esigenze di semplificazione e velocizzazione delle procedure, l'utilizzo di app è in contrasto con le prescrizioni vigenti. L’autocertificazione, spiega il ministero dell'Interno, deve essere firmata sia dal cittadino sottoposto al controllo che dall’operatore di polizia, previa identificazione del dichiarante. La stessa autocertificazione va inoltre acquisita in originale dall’operatore che effettua il controllo, per le successive verifiche. L'utilizzo di servizi non ufficiali e autorizzati da Autorità pubbliche per la compilazione del modello di autodichiarazione, inoltre, espone potenzialmente l'utente sotto il profilo del rispetto della propria privacy.

Coronavirus, scarica qui il modulo per l'autodichiarazione

I dati contenuti nel modello consentono di rivelare, infatti, non soltanto la frequenza e la tipologia dello spostamento dell’individuo ma anche le ragioni - personali e riservate - che giustificano lo spostamento e che possono ricollegarsi ad informazioni sensibili quali lo stato di salute, le esigenze personali le circostanze lavorative.

L’acquisizione e la gestione di tali dati sensibili da parte di soggetti terzi, secondo quanto dispone il regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati (GDPR) e le prescrizioni nazionali in tema di diritto della privacy, sono sottoposte a precisi obblighi in tema, fra l’altro, di correttezza e trasparenza, consenso informato, limitazione del trattamento a specifiche finalità, aggiornamento e soprattutto integrità e riservatezza. Tali obblighi sono posti a garanzia di tutti i cittadini contro potenziali e pericolosi abusi.

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