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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus: il balzo in avanti dei contagi

Positivi in aumento rispetto alla scorsa settimana. Una fluttuazione fisiologica o il segnale di un'inversione di tendenza? Continuano a scendere ricoverati con sintomi e terapie intensive. Rezza: "Preoccupati dalla variante brasiliana isolata in Amazzonia". L'analisi del bollettino

Sono 15.204 i casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore su 293.770 tamponi processati, di cui 168.105 molecolari. Ieri erano stati accertati 10.593 contagi ma il numero dei test Pcr era stato molto più basso (108.123). Il tasso di posività (calcolato tenenendo conto anche dei tamponi antigenici) torna a salire e passa dal 4,1 al 5,2%. 

Se prendiamo in esame i casi registrati tra lunedì e mercoledì la curva dei contagi torna dunque a crescere. 

Casi tra lunedì e mercoledì

  • questa settimana: 34.359
  • scorsa settimana: 32.893
  • due settimane fa: 42.548
  • tre settimane fa: 46.509
  • quattro settimane fa: 36.011
  • cinque settimane fa: 38.712 

Un'inversione di rotta o una fluttuazione fisiologica? Per ora non sappiamo dirlo. Sul bollettino di oggi pesa indubbiamente il dato del Veneto che ha fatto registrare 2385 nuovi casi, di cui però 1200 sono risalenti a diagnosi anche di 10 giorni. I numeri dei prossimi giorni ci diranno se l'epidemia sta di nuovo correndo o no. 

Anche oggi il numero delle vittime è decisamente elevato (467). Analizzando i decessi registrati tra lunedì e mercoledì la variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è pari al -9 % (fonte Davideo Torlo, Twitter). 

Decessi tra lunedì e mercoledì

  • questa settimana: 1.428
  • scorsa settimana: 1.504
  • due settimane fa: 1.571
  • tre settimane fa: 1.545
  • quattro settimane fa: 1.679
  • cinque settimane fa: 1.596

La buona notizia della giornata è che scende per il terzo giorno di seguito il numero di persone ricoverate in terapia intensiva (-20 il saldo tra ingressi e uscite) e risultano in calo anche i ricoverati con sintomi (-194). 

Un'altra buona notizia è rappresentata dal dato sugli ingressi in terapia intensiva, oggi piuttosto basso (115). Proprio ieri spiegavamo che dall'inizio di dicembre (quando il ministero della Salute ha iniziato a comunicare anche questo parametro), non c'era stato mai un calo significativo degli ingressi giornalieri nei reparti di area critica. Siamo di fronte a una svolta? 

Secondo Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali) il 28% dei posti in terapia intensiva è attualmente occupato da pazienti Covid. La percentuale sale al 34% per i posti letto in area non critica. Gli ospedali si stanno svuotando, ma molto lentamente. 

Gianni Rezza: "Preoccupati dalla variante brasiliana isolata in Amazzonia"

Intanto a tenere banco è soprattutto la preoccupazione degli studiosi per le varianti del virus. Proprio oggi per far fronte al problema è stato presentato il "Consorzio italiano per la genotipizzazione e fenotipizzazione di SARS-CoV-2 e per il monitoraggio della risposta immunitaria alla vaccinazione". Gianni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute, ha spiegato che "ci troviamo in una situazione particolarmente delicata di questa storia pandemica, alle prese con i problemi di produzione dei vaccini stessi e con le varianti che destano una certa preoccupazione: quella cosiddetta inglese, anche se sembra che i vaccini contro di essa funzionino. Sulla variante sudafricana - ha detto Rezza - ci sono studi contrastanti che riportano elevata contagiosità ma quello che ci preoccupa di più è la variante brasiliana, isolata a Manaus, in Amazzonia".

"La costituzione di un consorzio per aumentare la capacità di sequenziamento è il nostro obiettivo più importante in questo momento - ha aggiunto Rezza - e ci stiamo muovendo in tal senso: con esso saremo più pronti e capaci di intercettare le varie varianti".

Paola Stefanelli dell'Istituto superiore di sanità (Iss) ha aggiunto che "tutte le sequenze che faremo del virus verranno depositate su una piattaforma internazionale. Il Consorzio dovrebbe comprendere diversi obiettivi con reti dedicate e gruppi di lavoro per le varie attività. Tra quelle individuate c'è il monitoraggio genomico dei virus circolanti e il monitoraggio della durata degli anticorpi dopo la vaccinazione. Entrambe queste attività sono già presenti all'Iss ma si metteranno più a sistema le risorse e le capacità". 

"L'idea alla base di ogni attività di sorveglianza - ha detto ancora l'esperta - è quella di rapportarsi con ogni regione per mettere a sistema e avere le informazioni in tempo reale". L'obiettivo è avere una "allerta precoce della segnalazione delle varianti e le reti di monitoraggio saranno fondamentali per arrivare in maniera capillare a livello di territorio".

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