Bar e ristoranti aperti in Calabria, la Santelli tira dritto: "Non ritiro l'ordinanza"

Continua il braccio di ferro tra la Regione Calabria e il Governo sull'apertura di bar e ristoranti con tavolini all'aperto, in anticipo rispetto a quanto previsto dall'ultimo decreto sulla fase 2 dell'emergenza coronavirus. La governatrice Jole Santelli ha confermato di non voler tornare sui suoi passi: "Confermo l'ordinanza su bar e ristoranti e sottolineo che i ristoranti li ha aperti il governo, aprendoli all'asporto. Ho solo aggiunto qualche tavolino fuori". 

"Io ho fatto solo un appendice in cui credo fortemente – ha aggiunto la Santelli a RaiNews24 - noi viviamo di servizi e della speranza di salvare la stagione turistica e siamo una regione fragile".

Bar e ristoranti aperti in Calabria, Boccia: ''Un atto illegittimo''

Nel primo pomeriggio di ieri era tornato sulla questione anche il ministro delle Regioni Francesco Boccia a Mezz'ora in più: "Con la presidente Santelli ci siamo parlati giovedì, più volte le ho chiesto di tornare indietro. Le ho mandato una lettera di diffida e  ho trasmesso gli atti all'Avvocatura generale dello Stato. E' una procedura che era già partita, ora è ufficiale che impugniamo l'ordinanza della regione Calabria".

Il ministro degli Affari regionali, intervistato da SkyTg24, ha lanciato un appello alla Santelli: "Mi auguro che la presidente Santelli segua le regole, quelle che disciplinano la vita nelle istituzioni. Lei le conosce bene e sa che quell'atto è illegittimo''.

Boccia ha chiarito che "giovedì è partita la lettera di diffida. Se non dovesse ritirare l'ordinanza la presidente Santelli sa quali sono le conseguenze. Ha ancora tempo per ritirare quell'ordinanza. Io cerco sempre di trovare una soluzione".