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Giovedì, 21 Settembre 2023
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Coronavirus, il bollettino del 16 aprile: trend in risalita, preoccupa il Piemonte

Ci sono 3.786 casi più di ieri, i guariti sono 2072. Positivo il dato delle terapie intensive. Brusaffero (Iss): "Oltre il 90% degli italiani è ancora suscettibile all'infezione"

Gli ultimi aggiornamenti sull'epidemia di coronavirus in Italia: il bollettino di oggi, giovedì 16 aprile 2020. Trend in risalita per quanto riguarda i tamponi positivi che sono 3.786 contro i 2.667 di ieri.  Il dato dei decessi è in lieve discesa (+525 rispetto a ieri). Molto bene le terapia intensive, uno degli indicatori più affidabili, che sono scese di 143 unità contro le 107 di ieri. Il numero dei tamponi effettuati è in netto aumento: siamo oltre i 60.000 test, contro i 43mila del precedente bollettino. La percentuale tra contagi e tamponi effettuati è del 6,2%, praticamente la stessa di ieri.

Coronavirus, andamento nazionale

  • Attualmente positivi: 106.607
  • Deceduti: 22.170 (+525, +2,4%)
  • Dimessi/Guariti: 40.164 (+2072, +5,4%)
  • Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.936 (-143, -4,6%) 
  • Totale casi 168.941 (+3.786, +2,3%)
  • Tamponi: 60.999 (ieri erano stati 43.715)

bollettino coronavirus 16 aprile-3

A preoccupare sono soprattutto i dati del Piemonte che ha fatto registrare 879 casi di covid-19 contro i 539 di ieri. Casi in aumento anche in Lombardia: 941 tamponi positivi, un centinaio in più rispetto al precedente bollettino. Male anche l'Emilia Romagna con 457 casi. 

In Piemonte la curva non scende, balzo in avanti dei contagi: grafico


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Lombardia a due facce

E' una Lombardia a due facce: ancora contagi in forte crescita a Milano e provincia, così come nell'area bresciana, mentre i casi sembrano quasi scomparsi a Lecco e Sondrio, frenano anche a Mantova, Bergamo e Lodi. Dagli ultimi dati forniti da Regione Lombardia, in provincia di Milano si registrano 277 nuovi casi che portano il totale a 14.952, a Milano città i contagi sono 6.160 (+102), rialzo a tre cifre anche in provincia di Brescia 11.355 (+168), mentre in provincia di Lecco si contano +4 casi (1.986 i contagi totali) e in provincia di Sondrio si segnala +5 (864).

I casi regione per regione

  • Lombardia 63.094 (+941, +1.5%)
  • Emilia-Romagna 21.486 (+457, +2.2%)
  • Veneto 14.990 (+366, +2.5%)
  • Piemonte 19.108 (+879, +4.8%)
  • Marche 5.582 (+79, +1.4%)
  • Liguria 6.039 (+103, +1.7%)
  • Campania 3887 (+80, +2.1%)
  • Toscana 7.943 (+277, +3.6%)
  • Sicilia 2.579 (+44, +1.7%)
  • Lazio 5380 (+148, +2.8%)
  • Friuli-Venezia Giulia 2616 (+72, +2.8%)
  • Abruzzo 2.346 (+72, +3.2%)
  • Puglia 3258 (+74, +2.3%)
  • Umbria 1329 (+7, +0.5%)
  • Bolzano 2267 (+43, +1.9%)
  • Calabria 1009 (+38, +1.9%)
  • Sardegna 1164 (+3, +0.3%)
  • Valle d’Aosta 971 (+13, +1.4%)
  • Trento 3294 (+74, +2.3%)
  • Molise 263 (nessun nuovo caso)
  • Basilicata 336 (+16, +5%)

Coronavirus, il dato dei casi totali in tutte le province italiane

Coronavirus, casi in aumento in Lazio e Toscana

Ma in generale l'aumento riguarda un po' tutte le regioni, probabilmente a casa dei ritardi nella notifica dei casi. In Toscana sono stati accertati altri 277casi di covid-19, contro i 139  di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 29 decessi e 52 guariti.

Nel Lazio i tamponi positivi sono stati 148 contro i 121 di ieri. La buona notizia riguarda i guariti che sono 46 più di ieri per un totale di 920, mentre i decessi sono stati cinque.

Il Lazio sta pagando lo scotto di tre focolai scoppiati in altrettante case di riposo. La Regione ha reso noto di aver costituito "un’apposita Commissione regionale per svolgere gli audit di verifica del rispetto delle disposizioni impartite. Sono ad oggi 335 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio" si legge nella nota della Regione. "Per quanto riguarda Rocca di Papa è stato ieri diffidato il legale rappresentante della casa di cura San Raffaele perché il direttore sanitario che sta gestendo dal 1° marzo tutta questa fase risulta sprovvisto di titolo di specializzazione. Dai primi rilievi dell’audit clinico che sta svolgendo la Asl Roma 6, in accordo con il SERESMI (servizio regionale sorveglianza malattie infettive – Spallanzani) emerge che le misure di prevenzione finora adottate non risultano efficaci e che non sono state rispettate le disposizioni impartite dalla Regione sin dal febbraio scorso". 

Coronavirus, la situazione in Puglia e Abruzzo

Dati negativi anche in Abruzzo dove rispetto a ieri si registra un aumento di 72 casi, su un totale di 1042 tamponi analizzati (6.9 per cento di positivi sul totale). Nella giornata di ieri i positivi erano stati 29, su un totale di 848 tamponi (3.4 per cento). Lo comunica il servizio prevenzione e tutela  della Salute dell'Assessorato regionale alla Sanità.

Oggi in Puglia si registra un lieve aumento di nuovi casi di positività al covid-19 (Coronavirus): 74 contro i 66 di ieri ma per un numero di test effettuati decisamente più alto: oggi 1640, ieri 1447. Stabili i decessi notificati: oggi sono stati 11, ieri 10. Il numero complessivo è di 299 da inizio emergenza.

Brusaffero (Iss): "Oltre il 90% degli italiani è ancora suscettibile all'infezione"

Il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro tuttavia è ottimista: "Come stiamo vedendo ormai da alcuni giorni, c'è un trend discendente con le curve tra i contagiati, i ricoverati e i deceduti che hanno uno sfalsamento temporale, e troviamo questa evidenza nei dati che quotidianamente vengono diffusi". 

Brusaffero ha aggiunto che a livello centrale si sta facendo "uno studio di sieroprevalenza per indagare quante persone sono entrate in contatto con il virus". E benché le stime siano variabili da regione a regione, "il numero è limitato: stimiamo che oltre il 90% degli italiani non sia venuto in contatto col virus: vuol dire che è suscettibile all'infezione".

"Questo - ha spiegato - vuol dire anche che la circolazione del virus, se non stiamo attenti a rispettare le indicazioni, può riprendere. Noi abbiamo indicazioni che la circolazione si sta riducendo anche dove era elevata", ma questo dato "va mantenuto nel tempo". L'esperto ha aggiunto che ci sono delle differenze: "In Lombardia" i soggetti suscettibili all'infezione "saranno un po' meno: l'85-87%". Ma "raggiungere immunità di gregge vuol dire avere il 70% della popolazione che è entrata in contatto con il virus". E "siamo molto lontani" da questo.

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