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Martedì, 23 Aprile 2024
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Coronavirus, il bollettino di oggi: 793 morti in un giorno, 546 nella sola Lombardia

In un solo giorno quasi 4900 nuovi contagi e 793 morti. In totale le vittime da inizio dell'emergenza sono 4.825. Il bollettino di oggi, sabato 21 marzo. Dati in forte crescita

Ecco il bollettino nazionale della Protezione Civile delle ore 18. Purtroppo si tratta di dati in forte crescita, in tutte le regioni ma soprattutto in Lombardia oggi sabato 21 marzo.

In tutta Italia 4821 nuovi contagi in un solo giorno. 793 morti nelle ultime 24 ore. In totale le vittime dall'inizio dell'emergenza sono 4.825.

Solo in Lombardia 546 nuovi decessi in 24 ore.

I guariti in totale sono 6072, con un incremento di 943 unità. I casi attualmente positivi sono 42681, con un aumento di 4821. Di questi, 22116 in isolamento domiciliare, 17708 ricoverati e 2857 in terapia intensiva.

Coronavirus, il bollettino di oggi della Lombardia

In Lombardia i pazienti positivi "sono 25.515 in aumento di 3.251 (2.380 ieri), i pazienti ricoverati sono in crescita a 8.258 +523 (348 ieri), di cui 1.093 (+43) in terapia intensiva (44 ieri). I pazienti dimessi in attesa della negativizzazione del tampone sono 2.139. Il numero dei decessi è di 3.095 (+546)". Lo ha dichiarato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

In provincia di Milano i pazienti positivi al Coronavirus sono pari a 4.672 in aumento di 868 casi (526 ieri), mentre in città i casi sono 1.829 con un aumento di 279 casi. Lo ha dichiarato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.

"Su Milano si tratta di un dato inferiore rispetto ai giorni precedenti e anche i dati dei pronto soccorso indicano una stabilità nella zona milanese, confido che i numeri fra domani e lunedì inizino a ridursi".

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Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 17.370 in Lombardia, 5.661 in Emilia-Romagna, 4.214 in Veneto, 3.506 in Piemonte, 1.997 nelle Marche, 1.905 in Toscana, 1.159 in Liguria, 1.086 nel Lazio, 793 in Campania, 666 in Friuli Venezia Giulia, 720 nella Provincia autonoma di Trento, 600 nella Provincia autonoma di Bolzano, 642 in Puglia, 458 in Sicilia, 494 in Abruzzo, 447 in Umbria, 304 in Valle d’Aosta, 321 in Sardegna, 225 in Calabria, 47 in Molise e 66 in Basilicata.

Coronavirus, il bollettino delle altre Regioni

Sono 219 i nuovi casi positivi al Coronavirus registrati in Toscana a ventiquattro ore dal precedente bollettino. Salgono così a 2012 i contagiati dall`inizio dell'emergenza, 18 le guarigioni virali (i cosiddetti "negativizzati"), 17 le guarigioni cliniche e 72 i decessi.

L'Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato che "in nottata sono pervenuti i dati del centro di riferimento dell'Ospedale Sant'Anna di Caserta: Su 53 tamponi esaminati 7 sono risultati positivi". Il dato complessivo dei positivi in Campania sale a 844.

Oggi nel Lazio un dato in lieve diminuzione rispetto alle ultime 24 ore, con 182 casi di positività e un'incidenza ancora significativa del cluster delle suore di Grottaferrata, mentre i decessi sono stati 7 e tra questi una donna di Fondi.

In Calabria ad oggi sono stati effettuati 2480 tamponi. Le persone risultate positive al Coronavirus sono 235 (+28 rispetto a ieri), quelle negative sono 2245: lo si legge nel bollettino della Regione Calabria.

Sono saliti questa sera a 4.809 i positivi da Coronavirus in Veneto, con un aumento di 192 casi rispetto a stamane. I ricoverati in area non critica sono 1.084 (+124), quelli in terapia intensiva 257 (+8). Alto il numero odierno dei deceduti, 18, che porta il totale delle morti a 164.

Coronavirus, età media delle vittime in Italia è 80 anni

"Le caratteristiche delle popolazione colpita confermano lo scenario già tratteggiato a inizio epidemia: una età mediana piuttosto elevata, in media 63 anni" dei contagiati, "mentre per le morti si sale a 80 anni. La popolazione maschile è più colpita rispetto a quella femminile e il tempo mediano tra sintomi iniziali e diagnosi è di 5 giorni. Questa è la sfida che dobbiamo vincere, perché prima diagnostichiamo e isoliamo le persone con sintomi e meglio è". Brusaferro ha parlato di "un numero di deceduti piuttosto elevato, ma quando andiamo a vedere la caratteristiche sono purtroppo quelle già tratteggiate: età media 80 anni e presenza di più patologie, complicanze di insufficienza renale e respiratoria, e i sintomi più rilevanti che sono febbre, tosse e dispnea. Ovviamente soffriamo quello che prima era uno dei vanti del nostro Paese e del sistema sanitario: avere una popolazione anziana con elevata e ottima sopravvivenza anche con molte patologie. Ora questi sono i pazienti particolarmente fragili e suscettibili".

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