Coronavirus, gli anestesisti: ''Nuovi casi non sono meno gravi di quelli di marzo e aprile''
Il presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani tuona sui social: ''E' ora di contrattaccare le stupidaggini di ogni genere e specie"
Mentre prosegue il dibattito sulla possibile evoluzione del nuovo coronavirus in una versione meno aggressiva, arrivano tuonanti le parole di Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, che su Facebook ha voluto mettere in chiaro le cose: "Ho taciuto pubblicamente sui media per un po', adesso è ora di contrattaccare le stupidaggini di ogni genere e specie".
"La curva epidemica si sta alzando e così anche il numero di persone ricoverate in terapia intensiva. E i malati di Covid-19 che vengono ricoverati in questi reparti non sono meno gravi di quelli arrivati a marzo o aprile", lancia l'allarme. "Non ci convince quanto detto da alcuni che il virus sia diventato meno aggressivo", aggiunge.
Secondo Vergallo, "la curva epidemica sta risalendo, così come i casi in terapia intensiva, che hanno un'età media più bassa. Per fortuna siamo lontani dal livello di allarme rosso dei mesi di marzo e aprile, grazie al contenimento sociale".