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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coronavirus, 61 contagiati sulla nave da crociera: come stanno gli italiani

La situazione sulla Diamond Princess, ferma in quarantena nella baia di Yokohama in Giappone, appare particolarmente grave: il continuo contatto tra le persone durante la crociera sembra aver favorito la trasmissione del virus. In gravi condizioni uno dei contagiati

Sono saliti a sessantuno i casi di positività al coronavirus registrati sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan nella baia di Yokohama, in quarantena al largo del Giappone. Sulla nave, che ospita circa 3700 persone a bordo, ci sono anche 35 italiani di cui 25 membri dell'equipaggio, compreso il comandante. Ieri la Farnesina ha precisato che non c'erano italiani tra i primi venti casi trovati positivi al coronavirus.

Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità giapponese, citato dall'agenzia di stampa Kyodo, una delle persone contagiate è in gravi condizioni. Si tratta di una persona fra le 20 che erano risultate positive ai test dei giorni scorsi e che soffre di problemi pre-esistenti. 

Il continuo contatto tra le persone durante la crociera sembra aver favorito la trasmissione del virus. Complessivamente finora le autorità sanitarie hanno sottoposto a test 273 persone a bordo della nave. "I risultati dei restanti 171 test - ha spiegato il ministro della Salute giapponese, Katsunobu Kato - hanno dato altre 41 positività. Oggi saranno trasportati negli ospedali in diverse prefetture, e ora ci stiamo preparando per questo. In totale, su 273 analisi, 61 sono risultati positivi". Il ministero della Sanità di Tokyo ha reso nota una lista delle nazionalità dei nuovi contagiati: dall'elenco si evince che ci sono ventuno giapponesi, otto americani, cinque australiani, cinque canadesi, un argentino ed un britannico.

Coronavirus, 61 contagiati sulla nave da crociera in Giappone: come stanno gli italiani

Gli italiani, secondo quanto spiega all'Ansa una fonte di Tokyo, "stanno tutti bene". "La situazione è tranquilla e i connazionali sono in buone condizioni", spiega la fonte, osservando che la situazione "è complicata viste le migliaia di persone coinvolte. Il pallino, con la nave ferma a Yokohama, è di sicuro nelle mani delle autorità giapponesi".

L'Unità di Crisi della Farnesina e l'ambasciata d'Italia a Tokyo, in stretto raccordo con le autorità locali, seguono il caso con la massima attenzione e sono in contatto con i nostri connazionali per prestare ogni possibile assistenza. Il Giappone aveva messo tre giorni fa la nave in quarantena perché alcune persone avevano sviluppato i sintomi del virus dopo lo sbarco di un contagiato a Hong Kong il 25 gennaio scorso.

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Con altri 73 decessi e 3.143 nuovi casi, è salito a 636 morti e 31.161 contagi confermati il bilancio della diffusione del coronavirus in Cina, secondo quanto reso noto dalla Commissione sanitaria nazionale cinese nel suo bollettino quotidiano. La maggior parte delle persone che hanno perso la vita ieri erano di Hubei, l'epicentro dell'epidemia.

C'è un primo cittadino italiano positivo al coronavirus. L'uomo, uno dei 56 connazionali rimpatriati da Wuhan, è stato trasferito allo Spallanzani proveniente dalla cittadella militare della Cecchignola dove si trovava in quarantena. "Il paziente in buone condizioni generali presentava un modesto rialzo termico. Gli accertamenti sono ancora in corso", ha comunicato la direzione sanitaria dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. 

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