Coronavirus, i consigli dei pediatri: “Ecco come comportarsi con i bambini durante l’emergenza”
La Società Italiana di Pediatria ha fornito i suggerimenti utili per approcciare con i più piccoli durante l’emergenza sanitaria in corso
“In questi giorni vi giungono moltissime notizie dalla tv, ma anche dal web e via whatsapp. Non tutte sono notizie vere e attendibili, per cui vi chiediamo di attenervi alle notizie e alle raccomandazioni ufficiali che trovate sul sito del Ministero della Salute o dell'Istituto Superiore di Sanità, o ancora su Epicentro. È molto importante che anche i bambini seguano le misure di prevenzione e igiene consigliate dalle autorità sanitarie per gli adulti": si rivolge così a tutti i genitori la task force dei pediatri provenienti da tutta Italia che, attraverso il sito della Società Italiana di Pediatria, hanno fornito qualche consiglio su come approcciare con i più piccoli durante l’emergenza sanitaria in corso.
Coronavirus, i consigli dei pediatri
Di seguito, le misure igienico-sanitarie da rispettare con precisione che invitano ad insegnare al bambino a lavarsi le mani ("Insegnate al bambino a lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 1 minuto cantando due volte 'tanti auguri a te' e ricordarsi di chiudere il rubinetto dell'acqua con un fazzolettino di carta); non toccare occhi, naso e bocca con le mani non lavate; evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di tosse, raffreddore o mal di gola; evitare abbracci e strette di mano; (non far baciare il bambino da nessuno) e stare a distanza di almeno un metro da chiunque; starnutire e/o tossire in un fazzoletto di carta (che va poi buttato nell'indifferenziata) evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie (se non riesce e si sporca le manine, provvedere a lavargliele subito con acqua e sapone); non scambiarsi bottiglie, bicchieri e posate ('ognuno adoperi la sua')".
Per chi ha cura del bambino è essenziale pulire le superfici dove il bambino gioca o studia con disinfettanti a base di alcol (etanolo) al 75%, o a base di cloro all'1% (candeggina); usare la mascherina (quella chirurgica) solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
I bambini, come gli adulti devono in questo momento restare a casa, possono naturalmente stare su balconi, terrazze o cortili condominiali, purché non ci siano persone estranee: “Comprendiamo che non è facile – proseguono i pediatri – tenere i bambini in casa, ma adesso è necessario, anche perché i più piccoli possono trasmettere l'infezione ai nonni, e per i nonni è pericolosa".
Come spiegare ai bambini l’emergenza
È importante spiegare ai bambini ciò che sta avvenendo intorno a loro, perché non ricevere spiegazioni dagli adulti in un contesto di tensione ben percepibile rischia di generare un'ansia ancora maggiore rispetto a quella che può causare una consapevolezza ben gestita. E’ importante evitare di lasciare continuamente e in sottofondo la televisione accesa, perché i telegiornali sono calibrati per telespettatori adulti. Le notizie vanno filtrate e tradotte in un linguaggio adatto ai bambini, in base all’età e non bisogna dare per scontato che i bambini abbiano gli stessi nostri timori: quando parliamo con i bambini è importante sintonizzarsi sulle loro paure e non sulle nostre e quando ci chiedono se abbiamo paura, rispondiamo evitando di negare o di minimizzare. Inoltre, stare a casa non vuol dire trascurarsi, per cui bisogna fare in modo che i bambini si lavino e si vestano ogni giorno come se andassero a scuola.
I pediatri, poi, raccomandano attenzione agli smartphone: pulire accuratamente i dispositivi, compresi telecomandi e joystick, almeno una volta al giorno ed evitare di farli utilizzare da altre persone, anche della stessa famiglia, contemporaneamente; evitare di passare di mano il telefonino alla sorella o alla mamma durante una chiamata; non lasciare troppo tempo i bambini da soli davanti a smartphone e pc.