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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Fase 2, c'è il rischio di contrarre il coronavirus da imballaggi o prodotti alimentari?

La Commissione Europea - Direzione generale salute e sicurezza alimentare fa chiarezza su alcune delle domande più frequenti

L'emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha fatto porre numerose domande, e tra le più frequenti quelle per capire se c'è rischio di contrarre l'infezione dai prodotti alimentari. Di seguito riportiamo alcune 'Faq' a cura della Commissione Europea, Direzione generale salute e sicurezza alimentare pubblicate sul sito della Regione Emilia Romagna, nella sezione dedicata al Covid, per cercare di fare un po' di chiarezza utile agli italiani alle prese con la Fase 2.

Qual è il rischio di contrarre l'infezione da Covid-19 dai prodotti alimentari?

Nonostante la vasta diffusione della pandemia, finora non è stata segnalato alcun caso di trasmissione della Covid-19 attraverso il consumo di alimenti. Come indicato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare nulla, in relazione alla Covid-19, dimostra che gli alimenti rappresentino un rischio per la salute pubblica. Si ritiene che la via primaria di trasmissione della Covid-19 sia quella da persona a persona, principalmente attraverso le goccioline del respiro che le persone infette diffondono con gli starnuti, la tosse o in fase di espirazione.

Qual è il rischio di contrarre la Covid-19 dagli imballaggi alimentari?

Anche se, secondo uno studio recente l'agente eziologico della Covid-19 (SARS-CoV-2) sopravvivrebbe fino a 24 ore sul cartone e anche diversi giorni su superfici dure come l'acciaio e la plastica in condizioni sperimentali (ad esempio in ambiente con umidità relativa e temperatura controllate), non esistono prove che dimostrino la trasmissione dell'infezione da confezioni contaminate esposte a diverse condizioni e temperature ambientali. Di fronte alle preoccupazioni che il virus presente sulla cute possa riuscire a entrare nel sistema respiratorio (ad esempio attraverso il contatto delle mani con il volto), le persone, compresi i consumatori, che maneggiano gli imballaggi, dovrebbero rispettare gli orientamenti delle autorità sanitarie pubbliche in materia di buone pratiche igieniche, che comprendono il lavaggio frequente ed efficace delle mani.

Posso contrarre l'infezione se gli alimenti vengono manipolati da persone che potrebbero essere infette?

Secondo le agenzie per la sicurezza alimentare degli Stati membri dell'UE, è molto improbabile contrarre la Covid-19 manipolando gli alimenti. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha aggiunto che attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione probabile del virus. Non vi è al momento alcuna informazione relativa al fatto che il virus responsabile della Covid-19 possa essere presente e sopravvivere sugli alimenti e infettare le persone. Allo stesso tempo non vi sono finora prove che gli alimenti siano stati fonte o veicolo di infezione, mentre non vi è alcun dubbio che le persone attualmente malate siano state contagiate a seguito del contatto con altre persone infette.

In teoria, così come avviene per qualsiasi superficie di contatto (ad esempio la maniglia di una porta o un'altra superficie) contaminata da una persona infetta, anche gli alimenti, se toccati, potrebbero determinare una contaminazione indiretta. Per questo motivo è opportuno che tutti si attengano alle raccomandazioni delle autorità sanitarie pubbliche relative al lavaggio delle mani. I commercianti al dettaglio sono consapevoli delle prescrizioni igieniche da seguire nella manipolazione degli alimenti. I lavoratori che devono manipolare alimenti (ad esempio tagliare la carne, affettare la carne o i prodotti lattiero-caseari, pulire il pesce, confezionare frutta e verdura) indossano guanti e li sostituiscono di frequente o altrimenti provvedono a lavarsi frequentemente le mani.

Anche i consumatori dovrebbero fare la loro parte. In generale, è buona pratica igienica che nei negozi i clienti manipolino soltanto gli alimenti che intendono acquistare, in modo da evitare di contaminare gli altri alimenti con agenti patogeni eventualmente presenti sulle mani.

Posso contrarre l'infezione consumando determinati alimenti?

Secondo le agenzie per la sicurezza alimentare degli Stati membri dell'UE, è molto improbabile contrarre la Covid-19 manipolando gli alimenti. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare ha aggiunto che attualmente non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione probabile del virus responsabile della Covid-19[1].

Non vi è al momento alcuna informazione relativa al fatto che il virus responsabile della Covid-19 possa essere presente e sopravvivere sugli alimenti e infettare le persone. Nonostante la vasta diffusione della pandemia di Covid-19, finora non è stata tuttavia segnalata alcun caso di trasmissione della Covid-19 attraverso il consumo di alimenti. Quindi nulla, in relazione alla Covid-19, dimostra che gli alimenti rappresentino un rischio per la salute pubblica. Si ritiene che la via primaria di trasmissione della Covid-19 sia quella da persona a persona, principalmente attraverso le goccioline del respiro che le persone infette diffondono con gli starnuti, la tosse o in fase di espirazione.

Posso fare qualcosa a casa per ridurre al minimo il potenziale rischio di trasmissione del virus della Covid-19 attraverso gli alimenti?

Sì. In primo luogo è particolarmente importante lavarsi accuratamente le mani  con acqua calda e sapone prima e dopo aver fatto la spesa, in quanto questo gesto protegge sé stessi e gli altri. In cucina è altrettanto importante applicare rigorosamente quelle norme igieniche che in genere proteggono dalle intossicazioni alimentari.

Occorre conservare correttamente gli alimenti (va evitato il contatto tra gli alimenti consumati crudi e quelli cotti), rimuovere l'imballaggio esterno prima di riporre i prodotti (ad esempio l'imballaggio esterno di cartone quando c'è una confezione interna in plastica) senza perdere di vista informazioni fondamentali, come la durata massima di conservazione.

Frutta e verdura devono essere lavate sistematicamente con acqua pulita, soprattutto se non verranno cotte (il virus responsabile della Covid-19 non sopravvive alla cottura). Occorre evitare la contaminazione dovuta agli utensili da cucina (coltelli, piatti, ecc.), che devono essere lavati accuratamente con un detergente tra l'uso con determinati ingredienti alimentari e il successivo uso con altri. Bisogna rispettare le istruzioni di cottura (tempo, temperatura) per gli alimenti destinati a essere consumati cotti. Occorre lavarsi le mani con acqua calda e sapone prima di iniziare a preparare o a cucinare gli alimenti e anche dopo la loro preparazione. Le superfici del frigorifero e della cucina devono essere pulite normalmente, anche se con una frequenza maggiore.

Le precauzioni per la Covid-19 non dovrebbero far dimenticare, quando si cucina a casa, le regole classiche che restano applicabili per evitare le intossicazioni alimentari e che proteggono dalle malattie di origine alimentare, che sovraccaricherebbero ulteriormente le strutture sanitarie.

E il cibo degli animali da compagnia? Qual è il rischio che un animale domestico contragga l'infezione da Covid-19 dagli alimenti per animali da compagnia?

Come per gli alimenti per uso umano, non è stato segnalato alcun caso di trasmissione della Covid-19 agli animali attraverso il consumo di alimenti per animali da compagnia. La stessa valutazione è valida anche per i mangimi per gli animali da allevamento. Come per gli alimenti destinati al consumo umano, è altamente improbabile contrarre la Covid-19 attraverso la manipolazione di alimenti per animali da compagnia. Le raccomandazioni relative alla manipolazione delle confezioni di alimenti per animali da compagnia sono le stesse che si applicano alla manipolazione di qualsiasi altra confezione.

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