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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L’allarme di Unicef e Oil: “Il Covid-19 può spingere altri milioni di bambini verso il lavoro minorile”

Dal 2000 il lavoro minorile è diminuito di 94 milioni ma per la prima volta da vent’anni quel risultato potrebbe essere a rischio a causa della crisi legata all’epidemia, come rivela un rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dell’Unicef

Sono milioni i bambini nel mondo che rischiano di essere spinti verso il lavoro minorile a causa della crisi legata al Covid-19. L’allarme arriva da un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e dell'Unicef secondo i quali la crisi potrebbe portare al primo aumento del lavoro minorile dopo 20 anni di progressi.

Secondo il rapporto “COVID-19 and child labour: A time of crisis, a time to act”, dal 2000 il lavoro minorile è diminuito di 94 milioni dal 2000, ma questo risultato ora è a rischio.

Lo studio rivela che i bambini già impiegati nel lavoro minorile potrebbero lavorare più a lungo o in condizioni peggiori. Un numero maggiore di loro potrebbe essere costretto a svolgere le peggiori forme di lavoro, che causano danni significativi alla loro salute e sicurezza.

L'aumento della povertà legato al Covid potrebbe portare anche a un aumento del lavoro minorile

Secondo il rapporto, il Covud-19 potrebbe portare a un aumento della povertà e quindi a un aumento del lavoro minorile, dato che le famiglie utilizzano tutti i mezzi disponibili per sopravvivere. Alcuni studi mostrano che un aumento di un punto percentuale della povertà porta ad almeno lo 0,7% di aumento del lavoro minorile in alcuni Paesi.

"Mentre la pandemia crea grande scompiglio nei redditi familiari, molti, senza sostegno, potrebbero ricorrere al lavoro minorile", ha dichiarato il direttore generale dell'OIL, Guy Ryder. "La protezione sociale è vitale in tempi di crisi, poiché fornisce assistenza a coloro che sono più vulnerabili. Integrare le problematiche del lavoro minorile in politiche più ampie per l'istruzione, la protezione sociale, la giustizia, i mercati del lavoro e i diritti umani e del lavoro internazionali fa una differenza fondamentale".

"In tempi di crisi, il lavoro minorile diventa un meccanismo di difesa per molte famiglie", ha dichiarato il direttore generale dell'Unicef Henrietta Fore. "Con l'aumento della povertà, la chiusura delle scuole e la diminuzione della disponibilità di servizi sociali, un numero maggiore di bambini viene spinto verso la forza lavoro. Nel re-immaginare il mondo post-COVID, dobbiamo assicurarci che i bambini e le loro famiglie abbiano gli strumenti necessari per affrontare tempeste simili in futuro. Un'istruzione di qualità, servizi di protezione sociale e migliori opportunità economiche possono cambiare le carte in tavola".

A rischio i gruppi più vulnerabili

A soffrire di più la crisi economica saranno i gruppi più vulnerabili della popolazione,  come quelli che lavorano nell'economia informale e i lavoratori migranti, pressati dell'aumento dell’economia sommersa e della disoccupazione, del calo generale del tenore di vita, degli shock sanitari e dei sistemi di protezione sociale insufficienti.

Secondo le due organizzazioni stanno gradualmente aumentando le evidenze del fatto che il lavoro minorile sta crescendo con la chiusura delle scuole durante la pandemia. Si stima che la chiusura temporanea delle scuole stia colpendo attualmente più di un milione di studenti in oltre 130 paesi ma anche quando le lezioni riprenderanno, alcuni genitori potrebbero non essere più in grado di permettersi di mandare i propri figli a scuola. Di conseguenza, un numero maggiore di bambini potrebbe essere costretto a svolgere lavori pericolosi e di sfruttamento. 

Secondo lo studio, le disuguaglianze di genere potrebbero acuirsi, con le ragazze particolarmente vulnerabili allo sfruttamento in agricoltura e nei lavori domestici.

Il rapporto propone una serie di misure per contrastare la minaccia di un aumento del lavoro minorile, tra cui una protezione sociale più completa, un più facile accesso al credito per le famiglie povere, la promozione di un lavoro dignitoso per gli adulti, misure per far tornare i bambini a scuola, compresa l'eliminazione delle tasse scolastiche, e maggiori risorse per le ispezioni del lavoro e l'applicazione della legge.

OIL e Unicef  stanno sviluppando un modello di simulazione per esaminare l'impatto del COVID-19 sul lavoro minorile a livello globale. Nuove stime globali sul lavoro minorile saranno pubblicate nel 2021.

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