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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus, in Italia ''zero decessi'' dal 19 maggio: le stime regione per regione

Secondo le proiezioni dell'Institute for health metrics and evaluation (Ihme), la curva di contagi e vittime continuerà a scendere, ma l'evoluzione non sarà la stessa per tutte le regioni: in alcune il picco deve ancora arrivare

La fase di picco dell'epidemia di coronavirus in Italia sarebbe stata superata, con la curva che potrebbe proseguire nella discesa fino alla data in cui si potranno conteggiare 'zero decessi' da Covid 19. Con il picco individuato lo scorso 28 marzo, il giorno in cui termineranno le vittime da coronavirus potrebbe essere il prossimo 19 maggio, salvo un allentamento delle misure di distanziamento sociale o un rimbalzo dei contagi.

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Sono le stime contenute in un report realizzato dall'Institute for health metrics and evaluation (Ihme), organizzazione indipendente della School of Medicine dell'Università di Washington, che fornisce i dati alla Casa Bianca, e che ha pubblicato le proprie previsioni sull'evoluzione della pandemia in Europa. Secondo i dati dello studio statunitense, che si proietta fino al 4 agosto 2020, i decessi registrati nel nostro Paese saranno 20.300

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Lo studio pubblicato sul sito dell'Ihme permette di osservare i dati di ogni Paese, con l'Italia che, superato il picco, individuato nella data del 28 marzo, dovrebbe proseguire nella discesa, con un calo non solo dei decessi, ma anche dei contagi e dei pazienti in terapia intensiva. Ovviamente si tratta di stime che presuppongono il proseguo delle attuali misure restrittive, contemplando allo stesso tempo un margine di errore nelle proiezioni.

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Coronavirus, la stima per il giorno di “zero decessi”: le date regione per regione

La piattaforma interattiva permette anche di analizzare le proiezioni delle singole Regioni italiane: dai numerosi grafici contenuti nel rapporto, si evince inoltre che il superamento della fase di picco non riguarda tutte le regioni: la Calabria infatti lo raggiungerà oggi e la Puglia il 16 aprile. Proprio per questo “ritardo”, la Puglia dovrebbe essere anche l'ultima regione ad giungere al giorno con ''zero decessi'', ecco le date stimate dall'Institute for health metrics and evaluation, regione pe regione:

  • Lombardia: 29 aprile 
  • Emilia-Romagna: 25 aprile 
  • Piemonte: 28 aprile 
  • Veneto: 10 maggio
  • Toscana:  12 aprile
  • Marche:  24 aprile
  • Liguria: 19 aprile
  • Lazio: 24 aprile
  • Campania: 21 aprile
  • Puglia: 18 maggio
  • P.A. Trento: 15 aprile
  • Friuli Venezia Giulia: 25 aprile
  • Sicilia: 24 aprile
  • P.A. Bolzano: 30 aprile
  • Abruzzo: 16 aprile
  • Umbria: 8 aprile
  • Sardegna: 21 aprile
  • Calabria: 20 aprile
  • Valle d'Aosta: 17 aprile
  • Basilicata:  18 aprile
  • Molise: 16 aprile

"E' evidente senza ombra di dubbio che le misure di distanziamento sociale attuate e mantenute correttamente possono controllare l'epidemia e contribuire a ridurre il numero dei decessi", sostiene Murray direttore dell'Ihme, avvertendo però che "la tendenza cambierà, e drammaticamente in peggio, se si sceglierà di allentare le misure". 

Murray ricorda infatti che allentare tali precauzioni troppo presto durante la prima ondata della pandemia potrebbe causare nuove ondate di infezione, ricoveri e decessi. "Per diminuire il rischio di una seconda ondata, dove la prima è controllata da misure importanti di distanziamento sociale - sostiene - i governi dovranno prendere in considerazione test di massa, tracciatura dei contatti e quarantena per gli infetti fino a che un vaccino non sia disponibile, con produzione e distribuzione di massa".

Coronavirus, quando ci sarà il picco in Europa

Il picco della pandemia, già superato in Italia e Spagna, si verificherà in Europa durante la terza settimana di aprile, e alla fine di quella che i ricercatori chiamano la 'prima ondata' della pandemia - e che si spera resti l'unica - saranno 151.680 decessi. 

 "Settimane preoccupanti attendono molti Stati europei", afferma Christopher Murray. Questo, nonostante la diminuzione dei decessi attualmente registrata in Italia e Spagna. Il numero di morti in molti paesi - osserva l'Istituto - è aggravato dalla domanda di accoglienza ospedaliera, che va ben oltre la disponibilità. Per esempio, si prevede che il picco di domanda nel Regno Unito raggiunga un totale di 102.794 posti letto a fronte dei 17.765 disponibili, 24.544 posti in terapia intensiva a fronte di 799 disponibili, e 20.862 respiratori (il dato riguardante la disponibilità dei respiratori non è disponibile).

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