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Giovedì, 28 Marzo 2024

Novak Djokovic positivo al coronavirus: "In discoteca senza mascherina"

Ad annunciarlo lo stesso tennista che aveva promosso l'Adria Tour, un evento in due tappe (Belgrado e Zara) già ribattezzato torneo della discordia. "Abbiamo dimenticato l'Italia e messo a rischio migliaia di persone" attaccano in media croati

Il tennista serbo Novak Djokovic, numero 1 al mondo, è positivo al coronavirus. Ad annunciarlo lo stesso tennista che aveva promosso l'Adria Tour, un evento in due tappe (Belgrado il 14 giugno e Zara il 21 giugno) già ribattezzato torneo della discordia.

Fermato a causa del focolaio della pandemia, il torneo esibizione di Zara ha suscitato numerose polemiche per la condotta dello stesso Djokovic il quale, invece di sottoporsi immediatamente al test, ha preferito far ritorno in Serbia dove ha effettuato gli accertamenti del caso. Erano infatti già emersi sei casi di coronavirus tra tennisti che hanno preso parte alla tappa di Zara: Grigor Dimitrov, Borna Coric, Marco Panichi (uno degli allenatori di Djokovic), Christian Groh (allenatore di Dimitrov) e infine Viktor Troicki e sua moglie Aleksandra.

"Ho fatto il test e sono positivo al virus, così come mia moglie Jelena mentre i nostri figli sono negativi" ha detto Novak Djokovic che ha difeso l'organizzazione dell'Adria Tour. "Abbiamo organizzato il torneo perché il virus si stava indebolendo - ha scritto il tennista serbo in un comunicato - Mi dispiace per le persone contagiate, spero nessuno abbia complicazioni".

"Stiamo imparando a conviverci. Speriamo che il tempo possa risolvere tutto e potremo vivere come prima. Rimarrò in quarantena due settimane. Ripeterò il test tra 5 giorni".

"Abbiamo dimenticato l'Italia e messo a rischio migliaia di persone perché qualcuno voleva colpire la palla" attaccano i media croati che parlano apertamente di offuscamento dell'immagine del campione Atp: "Quanto accaduto potrebbe scuotere la credibilità di Djokovic".

Djokovic "no-vax" in discoteca senza mascherina

L'Adria Tour nasceva come torneo di tennis per beneficenza. Un'idea filantropica, peccato che non è stato tanto il torneo il focolaio del contagio, ma quanto gli è stato organizzato attorno. A far discutere erano state anche le immagini che immortalavano il numero uno al mondo del tennis festeggiare con altri tennisti in una discoteca serba. Nel filmato, diventato virale, si vedono lo stesso Djokovic, assieme a Dominic Thiem, Alexander Zverev e Grigor Dimitrov (ora positivo al Covid) scatenarsi nel locale "Lafayette Cuisine Cabaret Club" di Belgrado, tra balli e cori.

Il tutto, ovviamente, senza rispettare alcun distanziamento sociale né indossando mascherine. E poi ancora abbracci tra i giocatori, danze e festeggiamenti vari. C'è da dire che in Serbia non ci sono in vigore particolari norme anti contagio da coronavirus tanto da far affermare a Djokovic: "Potete criticarci e dire che è pericoloso, ma stiamo seguendo le indicazioni del governo serbo. Credo che sia un messaggio positivo, avevamo una chance di ritrovarci tutti insieme e l`abbiamo sfruttata. E speriamo di tornare presto a girare tutti liberamente nel Tour".

Noto per le sue posizioni "no-vax", Djokovic nei giorni aveva dichiarato di essere contrario a prendere un vaccino per il virus anche se fosse diventato obbligatorio per viaggiare. In particolare aveva messo in discussione la sua presenza agli Us Open proprio per le misure stringenti adottati dagli organizzatori, tra le quali l'obbligo di viaggiare da soli e la permanenza di tutti i tennisti in un solo albergo.

Fonte: Ansa →
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