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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coronavirus, l’appello dell’Oms ai giovani: “Prendete decisioni che salvano vite”

L’organizzazione mondiale della sanità chiede ai giovani responsabilità e li invita a evitare situazioni a rischio, come pure a combattere la disinformazione. L’appello in occasione della Giornata mondiale della gioventù

È una chiamata alla responsabilità che l’Oms rivolge ai giovani. Un appello che arriva in occasione della Giornata internazionale della gioventù e che ricorda ancora una volta il ruolo che anche i più giovani continuano a giocare nella pandemia, sia in termini di riduzione della trasmissione sia per quanto riguarda l’impegno nella risposta, dice l’Organizzazione mondiale della sanità.

“I giovani possono trasmettere Covid-19 a persone vulnerabili (over 60 e con malattie pre-esistenti). È responsabilità di ognuno comprendere i rischi associati a determinate situazioni e attività e prendere decisioni che proteggano la salute e prevengano la diffusione del virus”, dice l’Oms, che riconosce e celebra anche "il contributo positivo dei giovani" nella lotta al coronavirus Sars-Cov-2, che "oltre al costo umano, sta influenzando le economie, l'occupazione, i sistemi educativi e sanitari”.

Coronavirus, attenzione alle attiività che possono aumentare il rischio di trasmissione

“I giovani di tutto il mondo sono di fronte a nuove sfide e incertezze. Il carico della malattia nella sua forma grave è stato molto più elevato per gli anziani. Tuttavia i giovani possono essere esposti a determinate situazioni e attività note per aumentare il rischio di trasmissione”, ricorda l'Oms, che riassume queste attività sotto quelle che definisce le “3C”, ossia: “crowded places (i luoghi affollati), “close-contact settings” (situazioni di stretto contatto) e “enclosed spaces” (spazi ristretti e chiusi”.

Da qui la richiesta per un “impegno massimo” da parte delle nuove generazioni per “evitare” il più possibile queste situazioni. Come esempi l'Oms elenca "palestre, ristoranti scarsamente ventilati, discoteche, grandi raduni dove il distanziamento fisico non può essere mantenuto. Contesti in cui si incontrano tutte e tre le C insieme rappresentano il rischio più elevato".

Coronavirus, l'Oms si rivolge ai giovani

In molte realtà, ricorda l'agenzia Onu, "i giovani sono stati leader nelle loro comunità e reti di pari nel promuovere l'accesso alle informazioni e combattere la disinformazione. Questo non solo consente loro di prendere decisioni che salvano vite umane e tutelano la salute, ma anche di aiutare a contrastare una crescente cultura di accusa, stigma e discriminazione". 

I giovani si stanno impegnando a livello globale in molti modi, riconosce l’Oms in occasione della Giornata mondiale della gioventù, ricordando tante "storie di resilienza, innovazione e solidarietà che stanno emergendo quotidianamente". Storie che raccontano di "giovani che hanno colto l'opportunità di contribuire alla risposta a Covid-19”, mettendosi “in prima linea nell'erogazione dell'assistenza sanitaria e di altre attività essenziali", ma anche sul fronte della "solidarietà e inclusività". L'essere 'nativi digitali' sta permettendo a diversi altri di sfruttare le "opportunità di accesso senza precedenti" consentite da queste tecnologie "per condividere informazioni". Sono alcuni degli esempi che verranno celebrati anche oggi durante un incontro virtuale al quale partecipa anche il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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