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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, uno su cinque ha tra i 19 e 50 anni: "Anche i giovani rispettino le norme"

Senso civico per frenare il contagio. Il 22% dei pazienti positivi al tampone ha tra 19 e 50 anni secondo l'ISS. In tutte le fasce di età si devono rispettare le norme di distanziamento sociale. In terapia intensiva ci finiscono anche giovani. Pochi casi, ma ci sono

Coronavirus, restrizioni estese a tutta Italia: l'annuncio del premier Conte è di lunedì sera. E' importante stare a casa il più possibile fino al 3 aprile 2020 per limitare la diffusione del contagio. Ciò riguarda anche i giovani. Il 22% dei pazienti positivi al tampone per Sars-CoV-2 ha tra 19 e 50 anni. Lo afferma un'analisi dell'Istituto Superiore di sanità, che mette in chiaro come in tutte le fasce di età, compresi i giovani, si debbano rispettare le norme di distanziamento sociale.

Coronavirus, tutte le fasce di età contribuiscono alla propagazione dell'infezione

"In questi giorni le cronache riportano molti esempi di violazioni delle raccomandazioni, soprattutto da parte dei giovani - sottolinea Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss -.Questi dati confermano come tutte le fasce di età contribuiscono alla propagazione dell'infezione, e purtroppo gli effetti peggiori colpiscono gli anziani fragili. Rinunciare a una festa o a un aperitivo con gli amici, non allontanarsi dall'area dove si vive e rinunciare a rientrare a casa è un dovere per tutelare la propria salute e quella degli altri, soprattutto i più fragili".

Dall'analisi, su 8342 casi positivi al 9 marzo alle ore 10, emerge che l'1,4% ha meno di 19 anni, il 22,0% è nella fascia 19-50, il 37,4% tra 51 e 70 e il 39,2% ha più di 70 anni, per un'età mediana di 65 anni. Il 62,1% è rappresentato da uomini. Sono 583 gli operatori sanitari positivi.

Il tempo mediano trascorso tra la data di insorgenza dei sintomi e la diagnosi è di 3-4 giorni. Il 10% dei casi è asintomatico, il 5% con pochi sintomi, il 30% con sintomi lievi, il 31% è sintomatico, il 6% ha sintomi severi e il 19% critici. Il 24% dei casi esaminati risulta ospedalizzato. L'analisi conferma che il 56,6% delle persone decedute ha più di 80 anni, e due terzi di queste ha 3 o più patologie croniche preesistenti.

"Gli adolescenti si considerano immortali. Ma ci sono anche giovani in rianimazione - avverte Galli - con problemi decisamente seri. Trentenni. Pochi casi, ma ci sono" ha detto ieri a SkyTg24 Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Luigi Sacco di Milano.

In Lombardia il 22 per cento di chi è in terapia intensiva in Lombardia ha più di 75 anni, ma c'è anche un 8 per cento tra i 25 e i 49 anni. In Veneto invece nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni i ricoveri sono 9, di cui due in terapia intensiva. Pochi casi, ma i casi ci sono. Serve senso civico in queste settimane, senso di responsabilità. Bisogna stare a casa. Non uscire è atto d'amore verso genitori e nonni.

Coronavirus, Gualtieri: "Oggi un sacrificio che salverà molte vite"

"La nostra priorità è salvaguardare la salute delle persone. Per questo motivo abbiamo esteso le misure previste per le aree più critiche a tutto il territorio nazionale. Un sacrificio che salverà molte vite. Lottiamo insieme contro il Coronavirus". Lo ha scritto su Twitter il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, è intervenuto ieri su Radio Cusano Campus."Dire agli italiani di non uscire altrimenti succede qualcosa di brutto a livello di sanzioni non è possibile in una democrazia. Quindi l`unica cosa è spiegare che avere senso civico e atteggiamento responsabile aiuterà a contenere il virus".

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