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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, cosa significa essere guariti da Covid-19 (e quando si può dire con certezza)

E' molto importante nelle settimane a venire rendere omogenea sul territorio nazionale la definizione sia di soggetto guarito dall'infezione da SARS-CoV-2, ma anche di soggetto asintomatico che ha eliminato il virus: le raccomandazioni del Comitato Tecnico-Scientifico

Che cosa significa essere guariti dall'infezione causata dal nuovo coronavirus? E' molto importante nelle settimane e nei mesi a venire rendere omogenea sul territorio nazionale la definizione sia di soggetto guarito (sia clinicamente, sia dall'infezione da SARS-CoV-2), ma anche di soggetto asintomatico che ha eliminato il virus. Avere dati certi è essenziale per il sistema sanitario per elaborare e mettere in atto la migliore risposta possibile.

E' immediato comprendere chi siano i contagiati: sono coloro che risultano positivi al test del tampone; ma come si definisce invece un paziente guarito dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2?

Coronavirus, chi è clinicamente guarito da Covid-19

Per questo motivo il Comitato Tecnico-Scientifico ritiene opportuno ribadire che le definizioni cui attenersi sono le seguenti: si definisce clinicamente guarito da Covid-19, un paziente che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche (febbre, rinite, tosse, mal di gola, eventualmente dispnea e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria) associate all'infezione virologicamente documentata da SARS-CoV-2, diventa asintomatico per risoluzione della sintomatologia clinica presentata. Il soggetto clinicamente guarito può risultare ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.

Il paziente guarito è colui il quale risolve i sintomi dell'infezione da Covid-19 e che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall'altro, per la ricerca di SARS-CoV-2.

Coronavirus, la definizione di eliminazione ("clearance")

La definizione di eliminazione ("clearance") del virus indica la scomparsa di RNA del SARS-CoV-2 rilevabile nei fluidi corporei, sia in persone che hanno avuto segni e sintomi di malattia, sia in persone in fase asintomatica senza segni di malattia. Per il soggetto asintomatico, si ritiene opportuno suggerire di ripetere il test per documentare la negativizzazione non prima di 14 giorni (durata raccomandata del periodo d'isolamento/quarantena) dal riscontro della positività. La definizione di scomparsa dell'RNA virale è attualmente data dall'esecuzione di due test molecolari, effettuati normalmente a distanza di 24 ore, aventi entrambi esito negativo.

Il Comitato Tecnico-Scientifico raccomanda che queste definizioni siano diffusamente e omogeneamente adottate da tutte le Regioni italiane.

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