Quanti sono i casi di coronavirus in Italia (bollettino del 5 marzo)
Le persone contagiate sono 3296, i decessi salgono a 148. Ma aumenta anche il numero dei guariti che passa da 276 a 414
Sono 3296 le persone risultate positive al coronavirus in Italia, con un incremento di 590 rispetto a ieri. In Lombardia ci sono 1777 contagiati (280 persone in più rispetto a ieri), il 54% del totale dei casi registrati in Italia. Questi i numeri forniti dal capo della protezione civile Angelo Borrelli, commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus.
Tra i 3.296 positivi:
- 1165 si trovano in isolamento domiciliare
- 1790 ricoverati con sintomi
- 351 in terapia intensiva
"Oggi abbiamo 138 persone dimesse e guarite in più - ha spiegato Borrelli -, il totale passa da 276 a 414. Abbiamo anche 41 persone decedute, 25 delle quali in Lombardia, 8 in Emilia Romagna, 4 in Veneto, 2 in Liguria e 2 in Piemonte". In totale, i decessi per l'epidemia sono 148. "Il totale dei guariti è del 10,73%, i deceduti rappresentano il 3,84%".
Coronavirus, il 10% dei pazienti ricoverato in terapia intensiva
Del totale dei casi positivi, 1790 sono ricoverati con sintomi, 351 in terapia intensiva, il 10% delle persone affette dal coronavirus, e 1155 in isolamento domiciliare.
"La fascia di età" delle persone decedute oggi "è dai 66 anni ai 94 anni, si tratta di persone fragili, per la maggior parte con diverse patologie. Questo solo per comunicazione trasparente".
I casi di coronavirus regione per regione
Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 1.777 in Lombardia, 658 in Emilia-Romagna, 380 in Veneto, 120 nelle Marche, 106 in Piemonte, 60 in Toscana, 41 nel Lazio, 45 in Campania, 21 in Liguria, 21 in Friuli Venezia Giulia, 16 in Sicilia, 12 in Puglia, 9 in Umbria, 8 in Abruzzo, 7 nella Provincia autonoma di Trento, 7 in Molise, 2 in Valle D’Aosta, 2 in Calabria, 2 in Sardegna, 1 in Basilicata e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano.
Borrelli ha sottolineato che "non ci sono stati problemi o criticità negli ospedali, neanche in quelli della Lombardia, particolarmente oberati di lavoro. E' in atto il potenziamento dei reparti di terapia intensiva e sub-intensiva".
