Positivi al coronavirus, ma i contatti stretti "non sono collaborativi": la Asl chiama le forze dell'ordine
Due nuovi casi in provincia di Rieti. Nel Lazio l'indice di contagio scende a 1,04, "ma rimangono forti timori per i casi di importazione e la movida"
Due nuovi casi di coronavirus sono stati registrati nelle ultime 24 ore a Rieti. Come spiega l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, si tratta di due uomini di nazionalità turca per i quali è stata avviata un'indagine epidemiologica. Il problema, stando a quanto riferisce la Regione Lazio su facebook, è che i "contatti stretti non sono collaborativi", motivo per cui la Asl di Rieti ha chiesto l'ausilio delle Forze dell'Ordine.
Sebbene la Regione non lo dica in maniera esplicita, sembra scontato che i contatti dei due uomini si siano rifiutati di eseguire il tampone.
Coronavirus, la situazione nel Lazio
Nel Lazio oggi sono stati registrati 18 nuovi casi e un decesso. Ben tredici casi sono di importazione: nove casi di nazionalità del Bangladesh sono coda dell’ultimo volo proveniente da Dacca, due da India e due casi da Turchia. Una coppia domiciliata in Lombardia e di rientro a Formia (LT) per una visita familiare è stata individuata al test sierologico e successivo tampone.
L'indice di contagio (Rt) è di 1,04. La classificazione del rischio "passa da moderata a bassa", spiega la Regione, "ma rimangono forti timori per i casi di importazione e la movida. Bisogna mantenere alta l’attenzione".