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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, arrivano le mascherine

Accordo con la Cina per una maxi fornitura settimanale. Tra pochi giorni anche un consorzio italiano inizierà la produzione dei dispositivi. Il commissario per l'emergenza Arcuri rivolge un appello alle imprese affinché riconvertano gli impianti: "Dobbiamo evitare la dipendenza dalle importazioni"

"Non faccio il veggente, temo che nessuno purtroppo sappia quando questa emergenza finirà". Lo ha detto il commissario straordinario per l'emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, in conferenza stampa alla Protezione Civile. La priorità per il momento è il contenimento del virus che non deve dilagare anche al centro-sud. "Abbiamo l'esigenza che il virus non si diffonda in regioni dove finora è stata contenuto" ha affermato Arcuri, aggiungendo che "in pochi giorni le 5343 terapie intensive in Italia sono passate a 8370". Per questo motivo è necessario "garantire più posti letto e più personale: dobbiamo implementare una rivoluzione del nostro sistema sanitario".  

Dalla Cina 14 milioni di mascherine alla settimana

Sul tema dei dispositivi di protezione, Arcuri ha detto che per gestire l’emergenza servirebbero circa 90 milioni di mascherine al mese. L’Italia, non è certo un segreto, ha avuto molte difficoltà a reperire i dispotivi sul mercato. Ma ora la situazione sembra si stia sbloccando: "Dal 29 marzo - ha affermato Arcuri - arriveranno dalla Cina 8 milioni di mascherine Ffp2-3 e 6 milioni di mascherine chirurgiche alla settimana".

Coronavirus: "Un consorzio italiano inizierà a produrre mascherine"

Non solo: "Tra 96 ore - ha aggiunto - un consorzio di produttori italiani inizierà a produrre mascherine dotando il nostro sistema delle munizioni che ci servono e per evitare l'attuale dipendenza dalle importazioni". "In poco tempo - ha aggiunto - copriranno la metà del nostro fabbisogno". 

Arcuri ha ricordato che grazie al decreto 'Cura Italia' le imprese che riconvertono i loro impianti per produrre mascherine riceveranno un finanziamento dallo Stato. "Spero, sono convinto, che molte centinaia di imprese italiane cercheranno di coglierla. Il tempo è la variabile decisiva". La priorità è quella di riuscire a coprire il fabbisogno nazionale senza dover ricorrere alle importazioni. "Siamo all’interno di una guerra commerciale, molto dura, con tanti speculatori. Ma ci sono anche Paesi che sono amici dell’italia e che ci aiutano a dotarci di alcune 'munizioni'". 

Arcuri: "Imploriamo i cittadini di rispettare le regole"

Arcuri ha poi rivolto un appello agli italiani: "Tutti i cittadini stano facendo enormi sacrifici, li ringraziamo per questo ma non basta ringraziarli. È giusto essere con loro il più chiari possibili, non dobbiamo minimizzare i problemi che stiamo affrontando. È davvero importante attenersi alle disposizioni che il governo ha dato, vi imploriamo di rispettarle". 

"Dobbiamo fare in modo che questa emergenza non si diffonda anche nelle Regioni in cui la portata è ancora contenuta. Possiamo farlo solo se tutti, non solo i cittadini di quelle regioni, possono darci una mano", ha aggiunto Arcuri, sottolineando che "siamo stati attaccati da un nemico forte, invisibile e sconosciuto" e che "stiamo vivendo un'emergenza senza precedenti nella storia".

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