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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Coronavirus, Sala è furioso: "Scene sui Navigli vergognose, o le cose cambiano o chiudo"

Il sindaco di Milano visibilmente contrariato dopo gli assembramenti di giovedì sera sui Navigli: "Quando c'è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento virtuoso io sono sempre il primo a farlo. Ma questo è uno dei momenti in cui c'è da infuriarsi"

"C'è da incazzarsi": così il sindaco di Milano commenta le immagini dei Navigli con gruppetti di persone fermi a parlare nel pomeriggio e nella serata di ieri. "Non è un penultimatum, è un ultimatum: o le cose cambiano oggi o chiudo". Beppe Sala alza la voce, non solo metaforicamente, per tirare le orecchie "all'1% dei milanesi", colpevoli secondo il primo cittadino di aver preso troppo alla leggera la fase 2 dell'emergenza coronavirus. "Quando c'è da ringraziare i milanesi per il comportamento virtuoso sono il primo a farlo e mi piace anche, però ci sono i momenti in cui c'è da incazzarsi e questo è uno di quei momenti", ha esordito il sindaco di Milano venerdì mattina nel consueto video su Facebook "Buongiorno da Palazzo Marino".

"Le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose", ha attaccato, facendo riferimento ai tanti gruppi di giovani che si sono intrattenuti lungo il canale a bere birre e cocktail. "E' anche un po' deprimente dover rispiegare qual è la situazione, ma ve lo ridico: noi siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, ma siamo in una profondissima crisi socio economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare - ha detto Sala alzando la voce -. Questo è il punto, non è un vezzo, una voglia, è una necessità. Non permetterò - ha proseguito - che 4 scalmanati senza mascherina uno vicino all'altro mettano in discussione tutto ciò. Potevamo essere inconsapevoli due o tre mesi fa, e anche io lo sono stato, ma adesso no", ha ammonito Sala.

Quindi, l'avviso-ultimatum ai suoi cittadini: "Questo è un ultimatum. O cambiamo oggi o io domani prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli piuttosto che chiudo l'asporto - ha annunciato - e poi lo spiegate voi ai baristi perché il sindaco non gli permette di vendere. Poi io mi prendo le mie responsabilità, ci metto più vigili stasera sui Navigli, ma non è un guardia e ladri, non è un gioco, non possiamo permettercelo". "Usiamo la testa tutti - ha concluso il sindaco -. Senza testa c'è l'1% dei milanesi e non permetterò che l'1% metta in difficoltà il 99".

Fase 2, la Darsena presa d'assalto dai milanesi: assembramenti e regole violate

Persone che passeggiano mano nella mano, qualche podista che corre (giustamente) senza mascherina e poi assembramenti: ragazzi seduti uno accanto all'altro. Una situazione di "normalità", come se non fossimo in piena Fase 2 dell'emergenza coronavirus. E' quanto accaduto anche nella serata di mercoledì 6 maggio in Darsena a Milano, come riportato in questo video inviato da una lettrice a MilanoToday.

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