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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, dal Veneto alla Sicilia: tutti i nuovi focolai

La risalita dei nuovi contagi in Italia è causata anche dalla presenza di diversi cluster, individuati in alcune zone del Paese: preoccupa il caso della caserma Serena di Treviso, con oltre 130 persone positive 

L'impennata di contagi registrata ieri, quando i nuovi casi sono stati ben 386, torna alta la preoccupazione per l'evoluzione dell'epidemia di coronavirus in Italia. Dal Veneto alla Sicilia, sono molte le regioni in cui, nelle ultime settimane, sono esplosi focolai con numerosi casi positivi. Per lo più si tratta di cluster già individuati e circoscritti, ma le autorità hanno invitato la popolazione alla prudenza, anche in conseguenza della risalita della curva epidemiologica nel nostro Paese. L'aumento dei nuovi contagi registrato nell'ultimo bollettino è dovuto in gran parte anche a questi focolai, vediamo quali sono.

Coronavirus, da Treviso a Catania: i nuovi focolai

Quello più preoccupante, soprattutto in termini numerici, è quello di Treviso, dove sono circa 130 i tamponi risultati positivi dallo screening effettuato mercoledì 29 luglio dall'Usl della Marca nell'ex caserma Serena. Sempre in Veneto, un altro focolaio è stato individuato a Vicenza, dove il contagio si è sviluppato dopo il ritorno in Italia di un uomo serbo, poi deceduto. A Padova sono più di 10 le persone contagiate da una badante rientrata dalla Moldavia nella prima settimana di luglio, mentre nei giorni scorsi a Jesolo, in provincia di Venezia, un ristorante è stato chiuso dopo che alcuni dipendenti, tutti originari del Bangladesh, sono risultati positivi al tampone. Le autorità sanitaria sospettano che il contagio possa essere avvenuto in un centro di preghiera “fantasma”.

Un importante focolaio è stato localizzato anche in Lombardia, in provincia di Mantova, dove oltre 50 persone sono state contagiate tra un macello e un salumificio situati a poca distanza tra loro. Altri piccoli cluster si trovano nel Bresciano: si tratta di contagi in famiglia, provocati da persone tornate in Italia dai loro Paesi d'origine come Bangladesh, Pakistan, Egitto e Brasile.

Un altro focolaio con decine di casi positivi è quello di Rovereto, in Trentino, mentre a Saluzzo, in provincia di Cuneo, ci sono almeno 20 persone positive. In questo caso si tratta di pazienti asintomatici, circoscritti ad una comunità di accoglienza.

Uno degli ultimi focolai scoperti è quello sviluppatosi a Savona, in Liguria: oltre 70 persone positive, tra cui una sessantina di clienti di un ristorante, i dipendenti e i loro contatti. In Toscana desta preoccupazione il focolaio individuato nella zona di Mugello: i positivi al coronavirus sono circa una decina, con oltre 170 persone che sono state sottoposte all'obbligo di quarantena.

In Emilia Romagna un focolaio da Covid-19 è stato individuato all'interno di una casa residenza per anziani a Bologna: oltre 20 i positivi. Nel Lazio è ormai sotto controllo il focolaio individuato nel mese di giugno al San Raffaele di Roma, mentre in Campania ci sono due nuovi focolai: uno in un campo di extracomunitari sul Litorale Domizio, l'altro in Cilento, nella provincia di Salerno. Si tratta di situazioni con pochi contagi e già circoscritti, nulla a che vedere con quanto successo a Mondragone, dove le persone risultate positive furono più di 90.

Scendendo verso Sud, in Calabria c'è un focolaio con circa 20 persone positive a Cosenza, mentre ormai è sotto controllo il cluster di Palmi. In Sicilia, invece, preoccupa un possibile focolaio a Oliveri, in provincia di Messina, con cinque casi sospetti, mentre a Nicosia, in provincia di Enna, ci sono circa 90 persone in quarantena dopo aver partecipato ad un matrimonio in cui uno degli invitati è risultato positivo al tampone.

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