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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Coronavirus, perché i prossimi sette giorni saranno molto importanti

L'Istituto superiore di sanità: "L'incubazione della malattia dura 14 giorni, fino ad ora l'abbiamo diagnosticata in persone che l'hanno presa precedentemente. Nei prossimi sette giorni però, se quello che abbiamo fatto è sufficiente, dovremmo iniziare a vederne l'efficacia". Diamond Princess, tutti a terra: anche il comandante italiano della nave

"Sono i giorni decisivi, vedremo se le misure adottate funzionano. Ma gli italiani ci devono aiutare, ciascuno di loro con i suoi comportamenti quotidiani può fare la sua parte". E' quanto dice Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità in un colloquio con Repubblica. "Siamo in una fase complessa e speriamo di fare il meglio possibile" sottolineando spiegando la decisione di mantenere le chiusure in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna: "E' stato necessario perché dove c'è una circolazione locale sostenuta del coronavirus bisogna creare misure di distanziamento sociale. Quindi vanno bloccati i momenti di aggregazione durante i quali le persone sono a stretto contatto. È un modo per rallentare la diffusione dell' infezione. E' importante intervenire su attività che fanno muovere anche i genitori. Poi è vero, anche noi vediamo che le fasce di età più giovani sono colpite in modo minimale dal Covid-19. Non sembrano nemmeno esserne il serbatoio, come avviene per altre malattie".

Le prime decisioni di chiusura sono del weekend scorso, quello del 21-22 febbraio "e visto che l'incubazione della malattia dura 14 giorni, fino ad ora l'abbiamo diagnosticata in persone che l' hanno presa precedentemente. Nei prossimi sette giorni però, se quello che abbiamo fatto è sufficiente, dovremmo iniziare a vederne l'efficacia".

Coronavirus, in Lombardia anticipare lauree per arruolare 100 infermieri

"La macchina sanitaria lombarda sta rispondendo benissimo, anche grazie all' impegno di tutti. Piuttosto mi sembra che questa situazione faccia emergere un altro tipo di fragilità: noi chiediamo da anni di poter assumere medici e infermieri, perché la nostra sanità ne avrebbe bisogno e le nostre finanze lo consentirebbero. Però finora ci è stato impedito per leggi statali. Se avessimo la nostra autonomia potremmo agire diversamente". Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista al Corriere della Sera.

"Ad aprile era prevista la laurea di più di cento infermieri. Abbiamo chiesto di anticipare questo momento in modo da immetterli subito nel sistema sanitario" ricorda Fontana che si trova ancora in isolamento.

"Continuo a lavorare cercando semplicemente di limitare contatti e spostamenti. Mi muovo, utilizzando il montacarichi e non gli ascensori, tra il sesto piano di Palazzo Lombardia, dove opera l' unità di crisi creata per questa emergenza, e il mio ufficio al trentacinquesimo piano, dove ho anche dormito per queste prime notti. Ma ora conto di tornare una notte a casa. Mi dispiace soltanto non poter testimoniare di persona la mia vicinanza ai cittadini della zona rossa, ma per evidenti motivi non posso partecipare alla visita dei miei assessori. Mi consolo con le pietanze e i dolci che continuano ad arrivarmi in omaggio da persone del tutto sconosciute".

Coronavirus, sì allo smart working in tutte le regioni

Ok allo smart working in tutte le regioni, nel periodo di emergenza coronavirus. C'è anche questo nel decreto firmato ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (qui tutte le misure) che recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e ne introduce ulteriori per i prossimi giorni. Per la durata dell’emergenza i datori di lavoro in tutto il territorio nazionale possono applicare lo smart working anche in assenza di accordi individuali. Gli obblighi di infomativa saranno svolti telematicamente, anche ricorrendo alla documentazione sul sito Inps.

Inoltre sospensione dal lavoro per i lavoratori residenti o domiciliati negli 11 comuni per i quali è obbligatoria la quarantena anche se negativi al coronavirus. Il divieto di allontanamento e di accesso nei comuni “rossi” e la sospensione dalle attività lavorative non si applicano per il personale sanitario, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e le forze armate nell’esercizio delle funzioni.

Coronavirus, unica regia: stop alle ordinanze dei sindaci

"Non siamo in un talk show in cui ci si schiera su posizioni e si può discutere. Questa è una situazione di emergenza e ognuno di noi deve svolgere il suo dovere. Il nostro è di seguire le indicazioni che ci arrivano dagli esperti: non era pensabile procedere in modo sparso, seguendo isterie o magari consenso". Il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, commenta in un colloquio con Repubblica la decisione del governo di togliere ai sindaci la possibilità di emanare ordinanze in tema di coronavirus. 

"Noi sindaci - spiega Decaro - siamo uomini delle istituzioni che hanno grande rispetto della responsabilità del ruolo che ricopriamo. E questo è il momento della responsabilità: gli italiani vogliono da noi chiarezza, trasparenza e competenza. Era giusto che in questo caso a decidere fossero gli esperti. Un sindaco deve interpretare la sensibilità della sua comunità. Non irridere chi ha paura perché la paura è una cosa normale, umana. Ma mettergli una mano sulla spalla e dirgli: io sono qui accanto a te. Non c' è - continua Decaro - un' intenzione di privare i sindaci di un potere. C' è però l' esigenza di avere una guida unica e protocolli condivisi in maniera omogenea sul territorio nazionale. Questo per non creare una situazioni di difficoltà per i cittadini, in un contesto generale dove la psicosi ha generato grande confusione e allarmismo".

I casi di coronavirus confermati in Italia sono 1.577

In base al bilancio delle 18 di ieri, sono al momento 1577 sono le  persone che risultano positive al virus. Le persone guarite sono 83.  Il numero di contagiati nelle singole Regioni è il seguente: 984 in Lombardia, 285 in Emilia-Romagna, 263 in Veneto, 49 in Piemonte, 25 Marche, 25 in Liguria, 17 in Campania, 13 in Toscana, 9 in Sicilia, 6 nel Lazio, 6 in Friuli Venezia Giulia, 5 in Abruzzo, 3 in Puglia, 2 in Umbria, 1 in Calabria e 1 nella Provincia autonoma di Bolzano. I pazienti ricoverati con sintomi sono 639, 140 sono in terapia intensiva, mentre 798 si trovano in isolamento domiciliare. I deceduti sono 34, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Il nuovo bilancio aggiornato stasera alle 18.

Nel mondo oltre 3mila morti e quasi 89mila persone contagiate.

Diamond Princess, tutti a terra: anche il comandante italiano della nave

E' stato completato lo sbarco di tutti i passeggeri e membri dell'equipaggio ancora a bordo della Diamond Princess a Yokohama in Giappone. Un gruppo di 69 passeggeri indonesiani hanno fatto ritorno in patria con un aereo charter e saranno tenuti in osservazione nei pressi di Jakarta. Altri saranno trasferiti su disposizione del ministero della Salute giapponese in strutture ospedaliere per una quarantena precauzionale. Tra le persone sbarcate anche il comandante italiano della nave, Gennaro Arma.

Coronavirus, il nuovo decreto del governo: le misure in tutte le regioni

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