Mascherine, distanza e igiene: ma c'è anche una "quarta regola" anti-coronavirus per l'autunno

I dati sul contagio in Italia sono confortanti. Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri (M5s), intervistato dal 'Corriere della Sera', è ottimista: "In Italia ci stiamo difendendo bene, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Con una media di 200 contagi al giorno e le terapie intensive che si svuotano, è più probabile che a fine giornata ci siano più traumi da incidenti stradali che malati di Coronavirus".

I dati a livello mondiale dell'Oms segnalano però che l'epidemia continua ad accelerare. "L'Oms si riferisce alle aree come Brasile e Stati Uniti dove l'emergenza è ancora in corso, e poi c'è l'Africa di cui si sa troppo poco, ma in Italia l'epidemia è sotto controllo. Mi faccia dire però che l'Oms, che da studente di medicina era il mio faro, dall'inizio dell'epidemia ha dato delle indicazioni molto fuorvianti tra tamponi e mascherine, creando grande confusione. In Italia la politica si è dimostrata più pronta e determinata". Sono stati mesi molto complicati: "Io - ribadisce Sileri - credo che l'azione politica in Italia abbia fatto bene, considerando che ci trovavamo davanti a qualcosa di sconosciuto e le scelte fatte, come quella coraggiosa di chiudere tutto, hanno salvato migliaia di vite. Tanto che poi anche gli altri Paesi ci hanno imitato. La scienza invece è stata confusa, molte diatribe tra scienziati si potevano evitare, o almeno dovevano restare all'interno della comunità scientifica e la stessa Oms avrebbe dovuto aiutare anziché creare più confusione. Oggi per fortuna il virus sappiamo affrontarlo, perciò dubito si possa tornare a mille morti al giorno".

In questi giorni tiene banco il tema dei contagi "di ritorno" dall'estero. Quanto è reale nel nostro paese il rischio di una nuova ondata epidemica tra le fine dell'estate e l'autunno? La Spagna ha registrato 855 nuovi casi nella sola giornata di domenica, con 361 focolai totali. "Il blocco dei voli deciso dal ministro Roberto Speranza per alcuni Paesi extra Schengen serve proprio ad arginare questo rischio e per altri Paesi come gli Usa c'è l'obbligo di quarantena. Ma per il futuro io ho proposto tamponi obbligatori per tutti negli aereoporti ripetuti dopo 5 giorni, magari riducendo la quarantena per chi arriva".

Arriviamo al punto forse più interessante dell'intervista di Sileri al quotidiano milanese. Il tampone è la soluzione? "Io dico che serve un uso spregiudicato dei tamponi", risponde Sileri. Dopo 5 mesi, quali sono le regole ancora da seguire? "Poche e semplici: indossare la mascherina; mantenere la distanza di sicurezza; lavarsi spesso le mani. E ne aggiungo una quarta fondamentale in autunno: imparare a riconoscere i sintomi sul proprio corpo e avvertire il medico". "Ci saranno molti sintomi influenzali e parainfluenzali che potrebbero essere confusi con il virus: mi spaventa il caos del dubbio diagnostico. È bene quindi valutare i propri sintomi, restare a casa e chiedere aiuto al proprio medico, senza avere paura del tampone, che stavolta - assicura Sileri - verrà fatto in tempi brevissimi".

"Indossare la mascherina resta una delle regole essenziali per contrastare la diffusione del coronavirus. Siamo fuori dalla tempesta ma non siamo ancora approdati in un porto sicuro. Non dividiamoci su questo". Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Webinar 'Pandemia: le forme del politico" nel corso dei "Dialoghi Digitali di Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine" moderato da Monica Maggioni. Negli ultimi giorni importanti esponenti politici si fanno vedere in pubblico, anche in luoghi chiusi, orgogliosamente senza mascherina. Brutto segnale.

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