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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus, primi casi in Italia: "Situazione sotto controllo, pronta la Protezione civile"

La conferma dei primi contagi in Italia è stata data dal premier Conte. Sono due turisti cinesi arrivati a Roma da qualche giorno, facevano parte di una comitiva: "Tracceremo il percorso delle due persone infettate". Oms: "Coronavirus è emergenza sanitaria globale"

Primi casi confermati di coronavirus in Italia: si tratta di due turisti cinesi arrivati a Roma da qualche giorno, facevano parte di una comitiva che alloggiava in questi giorni in un albergo di via Cavour: ora sono ricoverati in osservazione all’ospedale Spallanzani di Roma. La conferma dei primi contagi in Italia è stata data dal premier Giuseppe Conte. La comitiva con la quale viaggiavano i due turisti ora in isolamento allo Spallanzani era atterrata all'aeroporto di Milano Malpensa. Il gruppo potrebbe aver fatto tappa in altre città prima di arrivare a Roma.

Bloccati tutti i voli da e per la Cina.

Coronavirus, Conte conferma primi due casi in Italia

"Ci sono due casi confermati in Italia. Si tratta di due turisti cinesi che sono venuti nel nostro Paese a gennaio". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte a palazzo Chigi. Ma "non c'è motivo di panico e allarme sociale". Sono già state adottate, per quanto riguarda il coronavirus, "misure rigorose di precauzione e continueremo a farlo con il massimo dispendio di energie per assicurare la protezione a tutti i cittadini".

Coronavirus in Italia, dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria: cosa significa

"Tracceremo il percorso delle due persone infettate", hanno detto Conte e il ministro della salute Speranza. "Stiamo facendo attente verifiche - ha detto il premier - per ricostruire il percorso dei due cittadini cinesi per isolare i loro passaggi e evitare assolutamente rischi ulteriori".

Coronavirus, oggi Consiglio dei ministri

Dal canto suo "il ministro Speranza ha già adottato un'ordinanza che chiude il traffico da e per la Cina. Siamo il primo paese che adotta una misura cautelativa di questo genere", ha detto ancora Conte affermando che "l'Italia non è impreparata. Abbiamo già messo in campo tutte le misure di precauzione". Per questa mattina è stato convocato un Consiglio dei ministri: "Mi sembra doveroso coinvolgere tutti i ministri e adotteremo ulteriori misure". Cdm, previsto per le 10, in cui "adotteremo misure in modo da mettere in campo tutte le strutture competente, ivi compresa la protezione civile". Insomma, ha ribadito più volte insieme al ministro della Salute Speranza, "la situazione è assolutamente sotto controllo".

I turisti cinesi contagiati "sono entrati da ieri in osservazione", ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'istituto Spallanzani di Roma, presente alla conferenza stampa. Inoltre, la stanza dell'albergo dove alloggiavano i due turisti cinesi è stata sigillata. Ieri, subito dopo l'intervento la polizia ha inviato un report al ministero della Salute.

"L'autorità sanitaria regionale sta tracciando tutti i contatti, i movimenti di queste persone, per puro principio di precauzione. Al momento non sembra che ci siano rischi di popolazione. Il ministero insieme alla regione faranno un bollettino sanitario quotidiano", ha aggiunto Ippolito. "È già stata attivata la sorveglianza sanitaria alle persone venute in contatto con la coppia ricoverata presso l'istituto nazionale malattie infettive Spallanzani. Sono scattate tutte le misure previste dai protocolli sia per quanto riguarda alcune persone dell'albergo, sia riguardo gli altri componenti del gruppo di turisti. Al momento sono tutti asintomatici e non destano preoccupazione", comunica in una nota l'Assessorato alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio.

Coronavirus Roma: "La mascherina? E' una stupidaggine enorme, non serve"

I due cinesi risultati positivi al coronavirus ieri a Roma, ha spiegato a Radio Anch'io su Radio 1 il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri., "sono in buona salute, ora dovranno aspettare la guarigione. Sono atterrati il 23 a Malpensa: dal 23" per i passeggeri arrivati in aereo dalla Cina "veniva già riempita una carta allo sbarco, nella quale veniva chiesto ai cinesi dove sarebbero andati, una traccia. Ora verrà ripercorso a ritroso il percoso che hanno fatto e si capirà dove sono stati".

"La mascherina? E' una stupidaggine enorme, non serve", ha concluso Sileri.

Oms: "Coronavirus è emergenza sanitaria globale"

Sale a 213 il numero di vittime da Coronavirus in Cina. Il sito della Cnn spiega che le autorità sanitarie del Paese hanno comunicato che il numero dei casi, in totale, è arrivato a 9.692, un balzo di 1982 casi rispetto al giorno precedente. Una cifra che supera di gran lunga il numero di casi registrato per la Sars nel 2003.

L'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato l'epidemia del coronavirus cinese un'emergenza sanitaria pubblica su scala internazionale. E' quanto ha reso noto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, aggiungendo che la Cina "ha preso straordinarie misure per fare fronte all'emergenza, ha isolato il virus e ha condiviso i dati con tutti". Intanto si aggrava il bilancio: 213 morti in Cina, 43 dei quali in un solo giorno.

Secondo le autorità, però, non è possibile immaginare la portata dell'emergenza e quindi "bisogna essere preparati ad affrontarla". "Nel dichiarare l'emergenza, Ghebreyesus ha tenuto a precisare: "Benché i casi fuori dalla Cina siano ancora relativamente pochi dobbiamo agire insieme per limitare un'ulteriore diffusione. Non sappiamo quali danni questo tipo di virus potrebbe causare in Paesi con una debole sanità pubblica. Dobbiamo aiutarli. Questa dichiarazione non è nessun caso un voto di sfiducia per la Cina".

Ora come ora l'Oms "non raccomanda di limitare i viaggi, il commercio e il movimento (della popolazione) e si oppone persino a qualsiasi restrizione di viaggio". L'organizzazione raccomanda invece a tutti i Paesi di applicare misure fondate come "appoggiare Stati con sanità debole, accelerare sui vaccini, contrastare la diffusione di notizie infondate". La dichiarazione di "emergenza internazionale di salute pubblica" è usata dall'Oms per "un evento straordinario che costituisce un rischio di salute pubblica per diversi Stati attraverso la diffusione internazionale di una malattia, e che potenzialmente richiede una risposta coordinata a livello internazionale". Le procedure sono state definite nel 2005 proprio a seguito dell'epidemia di Sars.

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