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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'aumento esponenziale dei ricoveri al Sacco: "La situazione potrebbe diventare esplosiva, Milano è a rischio"

"Possiamo interrompere l’andamento esponenziale della curva se tutti quanti siamo molto scrupolosi nell’osservare le regole che ci sono state date", dice Emanuele Catena, direttore del reparto di terapia dell'ospedale milanese

"Ci sono elementi di forte preoccupazione". Non usa troppi giri di parole Emanuele Catena, direttore del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano, intervenuto stamattina a "Buongiorno" su SkyTg24. Questa preoccupazione, argomenta Catena, non è legata tanto al numero dei ricoveri in terapia intensiva: "Ieri in Lombardia avevamo 63 ricoveri nelle nostre rianimazioni, ma a preoccuparci è l’andamento dei ricoveri. Da qualche giorno assistiamo a un aumento esponenziale delle richieste, tre giorni fa avevamo quattro ricoveri in più, poi ne abbiamo avuti otto e ieri ne abbiamo avuti undici. In queste ore la pressione è molto forte. Se immaginiamo di proiettare questo trend nei prossimi giorni e nelle prossime settimane potremo trovarci dalle attuali poche decine di pazienti ricoverati alle centinaia".

L'aumento esponenziale dei ricoveri al Sacco di Milano

"Questa situazione potrebbe potenzialmente diventare molto esplosiva e allarmante - ha aggiunto l'esperto -. Possiamo interrompere l’andamento esponenziale della curva se tutti quanti siamo molto scrupolosi nell’osservare le regole che ci sono state date".

I numeri in Lombardia, purtroppo, sono sempre peggiori. Sono 1.080 i nuovi positivi al coronavirus in regione nelle ultime 24 ore, secondo l'ultimo bollettino diffuso ieri. Aumentano le presenze nelle terapie intensive - più 12 i nuovi pazienti - e sono 83 le persone ricoverate nelle ultime 24 ore nei reparti Covid. I decessi registrati sono 6: il totale dei decessi arriva così a 16.994. Da tempo non si registrava un numero di morti così alto in Lombardia. A Milano i nuovi positivi in provincia sono +440 (+236 solo in città).

bollettino coronavirus lombardia-2

I ricoveri in terapia intensiva al Sacco di Milano

Il dottor Catena ha spiegato che "i ricoveri che abbiamo avuto in terapia intensiva in questi giorni si caratterizzano per una riduzione della fascia di età, qui al Sacco abbiamo ricoverato pazienti che vanno dai cinquanta ai sessanta anni. Sono pazienti meno gravi rispetto alla prima ondata. Le manifestazioni cliniche sono identiche ma ad oggi la mortalità è molto più contenuta".

"Perché Milano è a rischio"

"Secondo la mia opinione personale Milano rischia - continua Emanuele Catena -. A differenza della prima ondata, dove Milano in qualche modo era stata più o meno risparmiata, in questo momento Milano sicuramente è a rischio, come altre zone ad esempio Monza o Varese. Milano è da tenere sotto stretta osservazione. Ci rendiamo conto - ha spiegato - che le zone da cui vengono i pazienti sono zone della città, è importante monitorare anche il numero dei ricoveri nei reparti di degenza di malattia infettiva e nei reparti di terapia sub intensiva. Secondo me, se si dovessero verificare dei numeri molto allarmanti, gli ospedali non dovrebbero essere trasformati totalmente in ospedali Covid. Avere a disposizione i letti in Fiera è una fondamentale scialuppa di salvataggio e questi all’occorrenza vanno utilizzati", ha concluso. 

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