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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, il viceministro Sileri: "È arrivato come tsunami, ora positivi sono senza sintomi"

L'ipotesa di una seconda ondata di Covid-19 come accadde per la Spagnola, lascia scettico il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: "Abbiamo imparato a proteggerci"

"Quando il virus è arrivato in Italia è stato come uno tsunami, oggi invece ci sono dei focolai che dobbiamo e tenere sotto controllo" spiega il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, in un'intervista a Tgcom24, che richiama l'attenzione sul tracciamento dei casi positivi dopo i dati particolarmente incoraggianti di oggi.

"I positivi oggi sono senza alcun sintomo nella maggioranza dei casi e quindi senza un impegno gravoso dei nostri medici, ma - ammonisce - trasformiamo la paura in consapevolezza. Il virus c'è ma noi difendiamo gli altri, le nostre famiglie, i nostri anziani e andiamo avanti con la nostra vita''.

L'ipotesa di una seconda ondata di Covid-19 come accadde per la Spagnola, lascia scettico il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che afferma di "non credere" che ciò si verificherà "perché siamo in un'epoca diversa". "Oggi c'è maggior consapevolezza, ci sono più mascherine, abbiamo imparato a proteggerci, l'informazione gira più velocemente, abbiamo imparato la distanza, abbiamo strumenti che ci consentono un maggior controllo del territorio, come Immuni che va scaricata".

"Non credo in una seconda ondata come accadde per la Spagnola - ribadisce Sileri - credo in focolai che potranno anche essere molteplici ma la nostra bravura sarà quella di contenerli avendo anche il coraggio di ricreare aree rosse anche più o meno vaste dove sarà necessario. Ma una seconda ondata violenta come quella avvenuta in Lombardia in cui morivano mille persone al giorno non credo assolutamente che tornerà. Certo, dobbiamo mantenere queste misure di difesa, alla quale aggiungo che quando si hanno dei sintomi bisogna chiudersi in casa e chiamare il medico di base. Siamo in una fase cronica e bisogna badare alla nostra salute", avverte il viceministro.

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Quanto alle polemiche sui test sierologici e l'app Immuni il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri 'boccia' ogni scetticismo: "Molti dicono di no perché se poi risultassero positivo non vogliono fare la quarantena ma in realtà - spiega a Tgcom24 - la quarantena la fai se sei positivo al tampone, non al test sierologico. La stessa cosa vale per l'app Immuni, c'è un grosso pregiudizio legato alla privacy, invece è veramente sicura, è un aiuto che ci permette di riprendere la nostra vita prima e meglio.

"Oggi il tampone è garantito quasi subito, nella stragrande maggioranza dei casi: 24-48 ore hai il responso del tampone"

Secondo l'ultimo bollettino coronavirus del ministero della salute sono 175 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, di cui 77 in Lombardia, pari al 44% del totale. Ben otto le regioni in cui si sono registrati zero contagiati: si tratta di Basilicata, Molise, Valle d'Aosta, Umbria, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Campania. 

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