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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Torino

Coronavirus shop, "antidoti" contro il virus venduti a prezzi folli: le immagini

Salgono a trentatré i truffatori del web individuati dalla Guardia di Finanza. Ora rischiano fino a due anni di carcere

Ionizzatori d’ambiente, mascherine, tute, guanti protettivi, prodotti igienizzanti, occhiali, kit vari, facciali filtranti, copri-sanitari, integratori alimentari il cui utilizzo da parte dei consumatori - almeno questo è quello che è stato ingannevolmente pubblicizzato dai venditori - poteva garantire l’immunità totale dal coronavirus. Un vero e proprio "coronavirus shop", almeno questa è la denominazione riportata in uno dei tanti siti individuati dalla Guardia di Finanza di Torino che sta proseguendo le indagini dopo la maxi operazione dei giorni scorsi che ha visto migliaia di articoli, spacciati come "antidoti" contro il virus, venduti a prezzi folli.

Falsi antidoti a prezzi esorbitanti: scoperto "coronavirus shop"

Secondo quanto reso noto dalla Guardia di Finanza, salgono così a trentatré in pochi giorni i truffatori del web, tutti pronti a garantire in modo ingannevole una protezione totale dal contagio dal coronavirus grazie all’utilizzo delle più disparate apparecchiature, ovvero dispositivi di protezione individuale di facile reperibilità sul mercato. Anche in questo caso i prezzi alla vendita per ogni singolo articolo, come già hanno raccontato le cronache nei giorni scorsi, hanno raggiunto le migliaia di euro.

I Baschi verdi del Gruppo Pronto Impiego Torino, coordinati dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica di Torino, sono riusciti a identificare ulteriori 14 imprenditori, tutti italiani, responsabili di frode in commercio. Ora rischiano fino a due anni di reclusione. La frode scoperta dalla Guardia di Finanza torinese riguarda tutto il territorio nazionale. Ferramenta, commercianti di detersivi, autoricambi, coltivatori diretti e allevatori di bestiame, venditori porta a porta, profumerie: queste le attività dei "furbetti del web". Torino, Cosenza, Napoli, Foggia, Rimini, Salerno, Caserta, Modena, Cagliari, Campobasso, Mantova e Macerata, invece, le province coinvolte nell’operazione.

mascherine coronavirus guardia di finanza torino-2

I finanzieri, chiudendo il “cerchio” intorno a questa prima fase investigativa, hanno inoltre segnalato all’Autorità Giudiziaria le sedici società coinvolte per la responsabilità amministrativa derivante dalla commissione dei reati: violazioni che prevedono sanzioni e pene severissime. Si va dalle sanzioni pecuniarie, alla confisca del profitto ottenuto, alla revoca delle licenze, sino al divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

mascherine coronavirus guardia di finanza torino3-2

Sul punto si pone in evidenza il fatto che le autorità sanitarie sono state ripetutamente chiare nel lanciare i messaggi alla collettività sulle modalità di utilizzo, sulla tipologia e sull’effettiva protezione degli articoli sanitari che in ogni caso devono essere associati ad un corretto stile di vita dal punto di vista igienico-sanitario, senza sottolinearne inesistenti effetti "miracolistici".

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