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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, tutti i sindaci in prima linea: megafono, email e appelli dall'ospedale

C'è chi, come il sindaco di Gorizia, chiede ai cittadini: "Scrivetemi, siete la mia forza". C'è chi scrive da un letto di ospedale, come il sindaco di Lucca: "Questo virus non è affatto come un'influenza". E c'è anche chi gira col megafono intimando di non uscire di casa

Ogni sindaco sceglie le modalità che ritiene più adeguate per convincere i propri concittadini a restare in casa, l'unico vero modo per fermare o quantomeno rallentare la diffusione del coronavirus. Tutti i sindaci nonostante le immani difficoltà continuano a fare il loro lavoro da nord a sud, cercando di mantenere un filo diretto con tutti i residenti.

Coronavirus, il sindaco di Gorizia ai cittadini: "Scrivetemi, siete la mia forza"

C'è chi chiede ai cittadini di scrivergli, come il primo cittadino di Gorizia. Mantenere aperto il dialogo, condividere emozioni e paure. "Fino alle 20 non ci era stato comunicato alcun nuovo caso per Gorizia città, ma sappiamo che non dobbiamo illuderci e che questa situazione non finirà prestissimo". dice il sindaco del capoluogo isontino, Rodolfo Ziberna, che ricorda come nelle ultime ore siano state "attivate misure ancora più rigide, con chiusura dei parchi e, la domenica, anche di tutti i punti vendita tranne le farmacie e le edicole".

"In questi giorni sono contattato da tanti cittadini e, fra un impegno e l'altro, cerco di rispondere a tutti. E voglio che continui così. Scrivetemi senza timore: dobbiamo rimanere vicini perché ci trasmettiamo forza l'un l'altro. Voi siete la mia forza" conclude Ziberna.

Coronavirus, il sindaco di Messina: "Vi ordino di non uscire di casa"

"Vi ordino di non uscire di casa!". Lo ripete per decine di volte il sindaco di Messina Cateno De Luca mentre con il megafono intima ai cittadini, mentre percorre le strade a bordo di una macchina, di non uscire "per evitare di prendere il coronavirus". "Uscite solo per situazioni serie, non dovete uscire di casa", ribadisce. Il video, girato da un cittadino, sta circolando sui social.

Non solo megafono. Su Twitter un messinese si domanda: "E' normale essere svegliati alle 8 del mattino da una telefonata con la voce registrata del Sindaco di Messina, Cateno De Luca che afferma: “Attenzione: il Sindaco vi ordina di stare a casa”?".

Coronavirus, il sindaco di Lucca dall'ospedale: "Se non state a casa l'incubo continua"

Sono in miglioramento le condizioni di salute del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, 64 anni, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Luca di Lucca in seguito al contagio da Covid-19. Il primo cittadino attraverso un intervento sul suo profilo Facebook è tornato a rivolgersi direttamente ai suoi concittadini: "Mi sento un pochino meglio".

"La strada della completa guarigione è ancora lunga, questo virus non è affatto come un'influenza e ogni giorno senza febbre e con un po' di respiro in più è un giorno conquistato, in un mare di notizie drammatiche che rimbalzano sulle chat dei sindaci, che mi arrivano dalla Lombardia, che sento rincorrere anche qui in ospedale", scrive Tambellini. "I sindaci italiani rilevano dappertutto comportamenti impropri. C'è chi è arrivato a invocare l'esercito per chiudere le città e fare stare la gente a casa. Anche qui in ospedale mi dicono che ancora troppe persone sono in giro e non vogliono intenderla - spiega Tambellini - Se continua così non se ne esce più. E il disastro si prolungherà sino a divenire davvero insostenibile. Non penso che sia la fine del mondo (più di quanto già non lo sia) interrompere le attività non fondamentali per altri dieci giorni e se serve per altri dieci ancora. Per me occorre essere il più rigorosi possibile".

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