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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus in Italia, dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria: cosa significa

La decisione del governo dopo l'accertamento dei due contagi registrati a Roma. Il provvedimento avrà una durata di sei mesi. Stanziati 5 milioni di euro

Il coronavirus cinese è arrivato anche in Italia. Da ieri una coppia di cittadini cinesi in viaggio a Roma è risultata positiva al test: ora è ricoverata in isolamento all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Provenienti da Wuhan, erano atterrati a Milano il 23 gennaio scorso e avevano fatto alcune tappe intermedie (a Milano e Parma) prima di arrivare quattro giorni fa in un hotel della capitale. Ci sono, inoltre, altri diciotto cittadini cinesi sotto osservazione perché facevano parte dello stesso gruppo della coppia in vacanza a Roma.

Coronavirus, governo italiano dichiara lo stato d'emergenza: cosa significa?

Il governo, riunitosi stamattina a Palazzo Chigi in un Consiglio dei ministri per discutere sulle misure per affrontare il virus, oggi ha decretato lo stato d'emergenza sanitaria "in conseguenza del rischio sanitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili". Una misura, hanno spiegato fonti di governo, diretta conseguenza della decisione dell'Organizzazione mondiale della sanità di lanciare l'emergenza globale: "E' una semplice presa d'atto della scelta dell'Oms"

Lo stato d’emergenza nazionale per rischio sanitario da coronavirus durerà sei mesi. La misura conferisce al governo il coordinamento nazionale della gestione del virus. Il governo ha deliberato uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro.

Questo il comunicato diffuso dopo il Consiglio dei ministri: "Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato lo stanziamento dei fondi necessari all'attuazione delle misure precauzionali conseguenti alla dichiarazione di 'Emergenza internazionale di salute pubblica' da parte della Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). È stato conseguentemente deliberato lo stato d'emergenza, per la durata di sei mesi, come previsto dalla normativa vigente, al fine di consentire l'emanazione delle necessarie ordinanze di Protezione Civile".

Lo stato di emergenza - ai sensi della legge n. 225 del 1992 sulla Protezione civile - è un provvedimento del Consiglio dei ministri in virtù del quale il governo esercita dei “poteri sostitutivi” degli enti locali in situazioni di particolare rischio. Con lo stato di emergenza si garantiscono interventi immediati a favore della popolazione e del territorio con mezzi e poteri straordinari. Si tratta di interventi che vengono decisi con ordinanze emanate dal capo della protezione civile in deroga alle disposizioni di legge. La prima ordinanza nomina il commissario delegato che avrà la responsabilità di gestire gli interventi necessari per superare la situazione di emergenza.

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Lo stato di emergenza non può durare oltre i 180 giorni, salvo proroga di altri sei mesi da parte del Consiglio dei ministri. Consente lo stanziamento di un importo ad hoc per gli interventi di soccorso, di messa in sicurezza e di accoglienza. Lo stato di emergenza deve poi rispettare le disposizioni legislative e l’ordinamento giuridico. Allo scadere dello stato di emergenza viene emanata l’ordinanza di chiusura in cui si stabilisce il subentro dell’amministrazione in via ordinaria.

"Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell'infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l'Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del Cdm.

"Non cambia nulla per la vita dei cittadini, ma alziamo il livello di attenzione", ha poi aggiunto Speranza, intervistato da SkyTg24. "Ieri sera - ha ricordato - ho firmato alle 21 il provvedimento che blocca tutti i voli, chiaramente quelli in cielo devono atterrare. Vogliamo dare un messaggio di assoluta serenità, il nostro servizio sanitario è molto forte e abbiamo fin dall'inizio posto il livello di attenzione più alto in Europa. Siamo l'unico Paese che ha dichiarato lo stato di emergenza oltre alla Cina, lo facciamo per un principio di precauzione, anche se i numeri sono molto bassi, con poche unità di casi al di fuori dalla Cina". "Pensiamo però che sia il giusto segnale di rigore e serietà. Il servizio sanitario nazionale è forte e in condizioni di difendere il nostro Paese. Può accadere che ci siano altri riscontri nei prossimi giorni e faremo tutto quello che possiamo per arginarlo. Io - ribadisce in conclusione - continuo a chiedere una riunione urgente dei ministri della Salute europei".

Spallanzani: "Nessun contagio dai casi di Roma, i cittadini stiano tranquilli"

Per quanto riguarda la coppia positiva al coronavirus, "sono arrivati ieri in autobus e sono sotto osservazione - ha spiegato all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani - le loro condizioni sono buone, ma voglio rassicurare che l'ospedale è operativo e non chiuso come scritto da qualche giornale". "Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi". Lo ha affermato stamattina a Radio Capital Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale Spallanzani di Roma. "I cittadini devono stare tranquilli - ha spiegato - perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi".

Ieri sera, in conferenza stampa con il ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente del Consiglio ha annunciato anche la chiusura del traffico aereo da e per la Cina, Macao, Hong Kong e Taipei.

"Il rischio di ulteriori casi di trasmissione uomo-uomo è da basso a molto basso"

"L'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr) ha affermato che se le persone con infezione da coronavirus vengono rapidamente identificate il rischio di contagio è da basso a molto basso". A dirlo il direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, Giuseppe Ippolito, in conferenza stampa. "I pazienti asintomatici, secondo il centro europeo per il controllo delle malattie - ha ribadito Ippolito - non hanno un ruolo vero e rilevante nella trasmissione del virus e se i casi importati sono identificati in stadio precoce e vengono messe in pratica tutte le misure, il rischio di avere ulteriori casi di trasmissione uomo-uomo in Ue è da basso a molto basso".

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Il ministro della Salute Roberto Speranza, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, Giuseppe Ippolito, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, Roma, 30 gennaio 2020. ANSA/FILIPPO ATTILI UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI 

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