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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, servono 300 medici volontari per la task force: in poche ore 7mila candidati

Avviata da poche ore la costituzione della task force di 300 medici: in poche ore migliaia di domande. Il ministro Boccia: "Non ci sono parole per ringraziarli". Presteranno la loro attività nelle zone più colpite, Lombardia e provincia di Piacenza in primis

"In 12 ore sono arrivate oltre 1.500 domande di medici volontari che aderiscono alla task force della Protezione Civile. Un risultato straordinario!". Lo scrive su Facebook il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. "Non ci sono parole per ringraziarli così come non ci sono parole per esprimere gratitudine a tutti gli operatori sanitari e al ministro Speranza che sta facendo un lavoro enorme - prosegue -. Di questa straordinaria partecipazione ho informato anche il presidente Fontana e l'assessore regionale Gallera".

Numero che sale qualche ora dopo, secondo quanto scrive il premier Giuseppe Conte su Facebook: "Dalla risposta, oltre 3.500 adesioni sino ad ora, al bando online per la task force di 300 medici da inviare nelle regioni più colpite dal coronavirus arriva "un forte segnale di solidarietà e di spirito di servizio che testimonia ancora una volta il coraggio straordinario della comunità nazionale. In un momento così difficile, questa è l'ennesima risposta generosa di cui tutti noi italiani possiamo andare fieri".

Il numero salirà poi oltre quota 7.000.

Coronavirus, task force di 300 medici nelle zone più colpite

E’ stata avviata da poche ore la costituzione della task force di 300 medici che opereranno a supporto delle strutture sanitarie regionali per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza COVID -19. Presteranno la loro attività presso le Regioni maggiormente colpite, Lombardia e provincia di Piacenza in primis.

Se il profilo viene ritenuto idoneo il medico sarà contattato dal Dipartimentodella Protezione Civile per definire nel dettaglio le modalità di impiego. La partecipazione alla task force prevede il rimborso delle spese di viaggio ed una indennità forfettaria per ciascuna giornata prestata: le Regioni provvederanno alla sistemazione alloggiativa.

Una vera "chiamata alle armi" nella sanità, servivano risposte subito: le risposte sono arrivate nel giro di una manciata di ore. Più di 3500 medici pronti a partire senza indugio per andare a lavorare nei reparti in cui si rischia la vita.

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