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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus: ci sono due buone notizie

Calano terapie intensive e ricoveri, tasso di positività al 9% (mai così basso dallo scorso 23 dicembre) : l’analisi del bollettino

La terza ondata è finita ancora prima di iniziare? I numeri del bollettino di oggi inducono ad un cauto ottimismo anche se è ancora troppo presto per parlare di un trend consolidato. Veniamo ai dati. I contagi sono 15774 contro i 14.242 di ieri. Un lieve aumento che però è probabilmente dovuto al maggior numero di tamponi: 175.429 oggi, “solo” 141.641.

La conseguenza è che il tasso di posività torna a scendere e si attesta al 9%. Non era mai stato così basso dal 23 dicembre scorso.

Se prendiamo in esame i casi tra lunedì e mercoledì notiamo come rispetto alla scorsa settimana la curva scende,  e anche se non si tratta di una picchiata bisogna accontentarsi. 

Casi tra lunedì e mercoledì 

  • questa settimana: 42.548 
  • scorsa settimana: 46.509 
  • due settimane fa: 36.011 
  • tre settimane fa: 38.712 
  • quattro settimane fa: 44.446

La variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è pari al +3% (fonte Lorenzo Ruffino, Twitter). 


Il numero dei decessi è invece ancora una volta molto alto: 507 nelle ultime 24 ore, mentre il totale delle vittime ha ormai superato quota 80mila.  La variazione rispetto alla media delle ultime quattro settimane è del -8 % (fonte Davide Torlo, Twitter), un lieve calo dunque c’è comunque stato. 

Decessi tra lunedì e mercoledì 

  • questa settimana: 1.571 
  • scorsa settimana: 1.545 
  • due settimane fa: 1.679 
  • tre settimane fa: 1.596 
  • quattro settimane fa: 2.017 
  • cinque settimane fa: 1.661

Oltre alla decrescita del tasso di positività, l'altra buona notizia della giornata arriva dagli ospedali: il numero dei pazienti in terapia intensiva è sceso di 57 unità (saldo tra ingressi e uscite), mentre i ricoverati con sintomi sono 187 meno di ieri. Se il dato delle Ti può essere dovuto anche all’alto numero di decessi, il numero degli ingressi netti  nei reparti di area critica (165) è comunque il più basso degli ultimi giorni. Insomma, arrivano segnali positivi anche se - meglio ribadirlo - non possiamo ancora dire di aver scampato una ulteriore recrudescenza dell’epidemia. 

Su “Predire è meglio che curare”, autorevole pagina di analisi dei Big Data sulla pandemia da SARS-CoV2, spiegano che sono i dati sui contagi giornalieri normalizzati (grafico in basso) sono in “lieve rallentamento”, una frenata confermata anche “dal calo del rapporto % nuovi_positivi / casi_testati”. 

contagi normalizzati-2

(Grafico: @Predire è meglio che curare)

“Questi - si legge nel post - sono gli effetti compensativi ‘benefici’ (di chiusura delle scuole, attività lavorative, e misure restrittive severe del periodo natalizio) che avevamo previsto nel nostro. modello predittivo dell'8 dicembre (…). Effetti che fortunatamente hanno fatto rallentare la corsa del #covid19”. E tuttavia, “la corsa del virus è destinata a ripartire fra qualche giorno, quando inizieremo a risentire gli effetti negativi della riapertura delle scuole e delle attività lavorative”. 

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