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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, l'epidemia letale per il turismo: viaggi e vacanze cancellate, cosa succede

Sono tanti gli italiani che stanno toccando con mano le conseguenze dell'epidemia di Coronavirus e si trovano alle prese con la richiesta di rimborso per viaggi che non potranno aver luogo. Il Governo ha tentato di metterci una pezza con un decreto ma ha creato problemi come spiega a Today.it l'Unione nazionale dei consumatori

Quasi tre imprese su quattro accusano ricadute negative dall'emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus e secondo l'ultima stima dell'agenzia di rating Standard & Poor's l'Italia subirà un impatto negativo superiore alla media di circa 0,7 punti percentuali. 

Secondo i dati di Cna, tra i settori più esposti c'è quello turistico. Alberghi e ristoranti a Roma come in altre città turistiche sono alle prese con una vera e propria onda anomala, ma in tutto il settore si registrato perdite fino al 90%. 

Se come spiega l'Organizzazione mondiale della sanità le misure restrittive dei viaggi da sole non bastano, sono già tantissimi gli italiani che hanno toccato con mano le conseguenze dell'epidemia di Covid-19.

Coronavirus, chi vieta l'ingresso agli italiani (aggiornamento)

Il Governo italiano con il decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020 è intervenuto sul comparto turistico regolando i rimborsi legati alle cancellazioni di viaggi e pacchetti vacanza per i soggetti colpiti dalle limitazioni sul coronavirus.

Una normativa che tuttavia non piace alle associazioni dei consumatori. Come spiega l'unione nazionale consumatori a Today.it il decreto ha peggiorato i diritti dei viaggiatori prevedendo delle deroghe rispetto a quanto stabilito, ad esempio, dal Codice del turismo.

"Il testo deve essere ancora convertito in legge dal Parlamento, entro 60 giorni. Speriamo, quindi, ci siano dei miglioramenti, o, per meglio dire, dei ravvedimenti" spiegano dall'Unc. 

"I tour operator, sia chiaro, vanno aiutati. Ma il Governo ha scelto il modo peggiore per farlo danneggiando i diritti del consumatore".

Il nuovo decreto, infatti, prevede che i consumatori coinvolti in quarantena, che devono andare nelle zone rosse o intestatari di titolo di viaggio avente come destinazione Stati esteri dove sia impedito o vietato lo sbarco agli italiani, possono recedere dai contratti di pacchetto turistico, ma l'organizzatore del viaggio, "può offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore, può procedere al rimborso nei termini previsti dai commi 4 e 6 dell'articolo 41 del citato  decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 (ossia entro 14 giorni, ndr.), oppure può emettere  un  voucher, da utilizzare entro un anno dalla sua emissione, di importo  pari  al rimborso spettante".

In pratica, mentre prima nulla vietava al tour operator di proporre comunque un voucher o offrire un pacchetto alternativo, ed il consumatore aveva la facoltà di accettarlo, ma anche di pretendere il rimborso integrale dei pagamenti effettuati per il pacchetto entro quattordici giorni dal recesso, ora la scelta di cosa fare passa dal consumatore al tour operator.

"Una compressione dei diritti dei turisti inaccettabile ed assurda - afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori - specie visto che si potevano trovare altre strade. Il Governo, ad esempio, poteva prevedere un Fondo a cui i tour operator, in caso di problemi di liquidità, potevano attingere per i rimborsi, a tasso di interesse zero, semmai prevedendo, come unica deroga, il termine troppo stringente dei 14 giorni previsti dal Codice del turismo per la restituzione dei soldi al consumatore".

"La scelta del Governo danneggia i diritti sacrosanti del consumatore" conclude Dona rimarcando la possibilità che si possano sviluppare contenziosi con gli alberghi "lasciando i turisti alla mercé dei singoli imprenditori che potranno incassare denari per soggiorni ai quali i consumatori hanno rinunciato".

Coronavirus e rimborsi per i viaggi: che cosa dice il decreto

Il citato decreto legge n. 9 del 2 marzo 2020 specifica che per il rimborso dei titoli di viaggio e di pacchetti turistici. Pertanto occorre comunicare entro 30 giorni alla compagnia di trasporto di rientrare in una delle situazioni sotto indicate, allegando il titolo di viaggio o la documentazione attestante la programmata partecipazione alla manifestazione, quindi, ad esempio, il biglietto d'ingresso.  Il riborso - tramite l'emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno - dovrà essere emesso entro 15 giorni. 

  • dai soggetti nei confronti dei quali è stata disposta la quarantena ovvero la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva da parte dell'autorità sanitaria competente, con riguardo ai contratti di trasporto da eseguirsi in questo periodo;
  • dai soggetti residenti, domiciliati o destinatari di un provvedimento di divieto di allontanamento nelle aree interessate dal contagio, ossia nelle zone rosse, con riguardo ai contratti di trasporto da eseguirsi durante questo periodo di divieto;
  • dai soggetti risultati positivi al virus COVID-19 per i quali è disposta la quarantena con sorveglianza attiva ovvero la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, con riguardo ai contratti di trasporto da eseguirsi in questo periodo di permanenza, quarantena o ricovero;
  • dai soggetti che hanno programmato soggiorni o viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio, ossia nelle zone rosse, con riguardo ai contratti di trasporto da eseguirsi in questo periodo;
  • dai soggetti che hanno programmato la partecipazione a concorsi pubblici o procedure di selezione pubblica, a manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, a eventi e a ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di  carattere  culturale,  ludico, sportivo e religioso, anche se svolti  in  luoghi  chiusi  aperti  al pubblico, annullati, sospesi o rinviati dalle autorità competenti, con riguardo  ai  contratti  di trasporto  da  eseguirsi  nel  periodo  di  efficacia  dei   predetti provvedimenti;
  • dai soggetti intestatari di titolo di viaggio, acquistati in Italia, avente come destinazione Stati esteri, dove sia impedito o vietato lo sbarco, l'approdo o l'arrivo in ragione della situazione emergenziale epidemiologica da COVID-19.

Se si è acquistato un pacchetto turistico è possibile esercitare il diritto di recesso nei periodi di ricovero, di quarantena con sorveglianza attiva, di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva ovvero di durata dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle aree interessate dal contagio nelle cosiddette zone rosse. In caso di recesso, l'organizzatore può:

  1. offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore;
  2. procedere al rimborso entro 14 giorni dal recesso;
  3. emettere un voucher, da utilizzare entro un anno dalla sua emissione, di importo pari al rimborso spettante.

Nel caso della sospensione dei viaggi ed iniziative d'istruzione organizzati dalle scuole, sia sul territorio nazionale sia all'estero, nel riconoscere il diritto di recesso dei viaggiatori, il rimborso può essere effettuato anche mediante l'emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno dall'emissione.

Coronavirus, la situazione 

Intanto arrivano nuovi dettagli relativi alla pericolosità del nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Come spiega il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra: "Ora con più dati alla mano stiamo capendo di più di questo virus. Non è Sars, non è Mers e non è influenza. È un virus unico con caratteristiche uniche".

"L'influenza uccide meno dell'1% degli infetti, la Covid-19 il 3,4%"

"Covid-19 causa una malattia più grave dell'influenza stagionale - spiega l'oms - anche perché molti hanno immunità per l'influenza, mentre contro Covid-19 nessuno ha anticorpi e tutti sono suscettibili all'infezione. Come l'influenza stagionale causa una malattia respiratoria e si diffonde allo stesso modo con goccioline di salive da chi è malato".

Coronavirus, in Italia 2263 contagiati, 79 morti, 160 guariti

In Italia i contagiati da coronavirus sono al momento 2263, di cui 1034 ricoverati con sintomi e 229 in terapia intensiva. Come spiega il capo della Protezione Civile sono 160 i guariti, 79 i deceduti, 27 in rispetto a ieri. Nel Mondo i casi di Covid-19 sono arrivati a 90.893 e toccano 48 paesi con 3.110 morti. Tuttavia come mette in evidenza l'Oms, l'epidemia partita dalla Cina si concentra all'80% in soli altri tre Paesi: Corea del sud, Iran e Italia. Liberi dal coronavirus resterebbero solo 122 Paesi in cui non è stato registrato alcun caso. 

L'88% dell'intero numero di contagiati si trova tra Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Dati di riepilogo nazionale (pdf) | Dettaglio per provincia (pdf)

In Lombardia si registrano 1520 casi, di questi 698 sono ricoverati in ospedale e 167 in terapia intensiva. 55 i decessi registrati con tampone positivo. L'assessore Gallera ha invitato le persone con più di 65 anni a restare a casa per le prossime due o tre settimane. Inoltre si sta valutando la creazione di una terza zona rossa per la provincia di Bergamo: i positivi in questa area sono 372, con una crescita nelle ultime 24 ore di 129 contro i 98 del focolaio di Lodi. In Emilia Romagna 85 nuovi casi positivi al coronavirus. In totale sono 420 i casi di covid-19, 24 ricoverati in terapia intensiva, 18 morti tutte con patologie pregresse. Nel dettaglio sono 256 a Piacenza, 84 a Parma, 14 a Reggio Emilia, 33 a Modena, 6 a Bologna e 24 a Rimini, 1 a Forlì-Cesena, 2 a Ravenna. Nel Lazio 5 nuovi casi positivi al coronavirus, 2 sono riconducibili al nucleo famigliare di Pomezia, 1 di rientro dall'Iran, 1 di rientro da Zanzibar con link epidemiologico di Bergamo e 1 uomo di Castel Madama con link epidemiologico con il Nord Italia.

L'unica Regione che al momento non ha registrato casi di coronavirus resta la Valle d'Aosta.

Ecco i casi accertati di Coronavirus nelle Regioni:

  • 1520 in Lombardia
    Bergamo 372; Lodi 482; Cremona 287 in fase di verifica e aggiornamento 36; Pavia 122; Brescia 86; Milano 93; Monza Brianza 9; Mantova 15; Varese 7; Sondrio 3; Como 4; Lecco 4.
  • 420 in Emilia-Romagna
    Piacenza 256; Parma 84; Modena 33; Rimini 24; Reggio Emilia 14; Bologna 6; Ravenna 2; Forlì Cesena 1; Ferrara 0
  • 307 in Veneto
    Padova 144; Treviso 82; Venezia 48; Verona 17 in fase di verifica e aggiornamento 5; Vicenza 5; Belluno 5; Rovigo 1
  • 56 in Piemonte
    Torino 7; Novara 3; Asti 40; Vercelli 1; Alessandria 1; Verbano-Cusio-Ossola 4
  • 61 nelle Marche
    Pesaro 55; Ancona 5; Macerata 1
  • 30 in Campania
    Napoli 30
  • 24 in Liguria
    Savona 20; Imperia 2; Genova 1; La Spezia 1
  • 19 in Toscana
    Firenze 7; Siena 3; Massa Carrara 3; Pistoia 1; Lucca 3; Arezzo 2
  • 14 nel Lazio
    Roma 14
  • 13 in Friuli Venezia Giulia
    Trieste 2; Gorizia 3; Udine 8
  • 8 in Umbria
    Perugia 1; Terni 1; Umbria da verificare 6
  • 7 in Sicilia
    Palermo 3; Sicilia da aggiornare 3; Catania 1
  • 6 in Abruzzo
    Teramo 3; Pescara 1; L'aquila 1; Abruzzo da verificare 1
  • 6 in Puglia
    Taranto 3; Bari 2; Foggia 1
  • 4 nella Provincia autonoma di Trento
  • 3 Molise
    Campobasso
  • 1 Basilicata
    Potenza
  • 1 Calabria
    Cosenza
  • 1 nella Provincia autonoma di Bolzano
  • 1 Sardegna 
    Cagliari

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