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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Coronavirus: le 90 persone che si fanno contagiare volontariamente per uno studio

Non si tratta di una voce, né di un'indiscrezione né tantomeno di una boutade. E' il governo inglese stesso ad annunciare tutto sul sito istituzionale e definendo il progetto come "First Covid-19 human challenge study": uomini e donne tra 18 e 30 anni saranno esposti al virus in un ambiente sicuro e controllato. Obiettivo? Migliorare vaccini e cure

Il primo studio del genere inizierà entro un mese, solo e soltanto dopo aver ricevuto l'ok di una commissione etica: nel Regno Unito fino a 90 persone si faranno contagiare volontariamente per uno studio che si pone l'obiettivo di conoscere sempre più a fondo il virus Sars-CoV-2 che da un anno a questa parte ha messo in ginocchio il pianeta. Non si tratta di una voce, né di un'indiscrezione né tantomeno di una boutade. E' il governo stesso ad annunciare tutto sul sito istituzionale e definendo il progetto come "First Covid-19 human challenge study".

In 90 si fanno contagiare volontariamente per uno studio sul Covid

I ricercatori invitano giovani in buone condizioni di salute a candidarsi per lo studio, che svolgerà un ruolo chiave nello sviluppo di vaccini e trattamenti efficaci contro il Covid-19. Fino a 90 volontari di età compresa tra 18 e 30 anni saranno esposti a Covid-19 in un ambiente sicuro e controllato per aumentare la comprensione di come il virus colpisce e infetta le persone.

Sostenuto da un investimento del governo britannico di 33,6 milioni di sterline, il primo studio nel suo genere su questo virus aiuterà in primis a capire la quantità minima di Sars-CoV-2 necessaria per causare l'infezione, che fornirà ai medici una maggiore comprensione del Covid-19 e aiuterà a sostenere la risposta all'emergenza sanitaria favorendo lo sviluppo del vaccino e delle cure.

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A partire dalle prossime settimane, si coinvolgeranno fino a 90 volontari adulti sani e accuratamente selezionati che saranno esposti al virus in un ambiente sicuro e controllato.

Come è organizzato lo studio del Regno Unito su 90 volontari

La sicurezza dei volontari è fondamentale, il che significa che questo studio di caratterizzazione del virus utilizzerà inizialmente la versione del virus che circola nel Regno Unito da marzo 2020 e ha dimostrato di essere a basso rischio nei giovani adulti sani. Medici e scienziati monitoreranno da vicino l'effetto del virus sui volontari e saranno a disposizione per prendersi cura di loro 24 ore al giorno, per qualsiasi evenienza.

I ricercatori stanno anche lavorando a stretto contatto con il Royal Free Hospital e il North Central London (NCL) Adult Critical Care Network per garantire che lo studio non avrà un impatto sulla capacità del NHS di prendersi cura dei pazienti durante la pandemia.

In seguito uno dei vaccini che si siano dimostrati sicuri negli studi clinici potrebbe essere somministrato a un piccolo numero di volontari che vengono poi esposti al virus Covid-19, aiutando a identificare i vaccini più efficaci e accelerare così il loro sviluppo.

I ricercatori stanno incoraggiando le persone di età compresa tra i 18 ei 30 anni, che sono a minor rischio di complicazioni derivanti dal coronavirus, a candidarsi per questo studio che viene definito "fondamentale". I volontari saranno ricompensati per il loro tempo, non è specificato in che termini nel comunicato. Kwasi Kwarteng, Secretary of state for business, energy and industrial strategy, commenta: "Ricercatori e scienziati di tutto il mondo hanno fatto incredibili progressi nella comprensione del Covid-19 e nello sviluppo di vaccini. Sebbene ci siano stati progressi molto positivi, vogliamo trovare i vaccini migliori e più efficaci da utilizzare a lungo termine. Questi studi si svolgeranno qui nel Regno Unito e aiuteranno ad accelerare la conoscenza degli scienziati su come il coronavirus colpisce le persone".

Gli studi di questo genere con volontari non sono una novità

Per molti decenni studi di questo tipo sono stati eseguiti in modo sicuro e hanno svolto un ruolo importante nell'accelerare lo sviluppo di trattamenti per malattie tra cui malaria, tifo, colera, norovirus e influenza. Gli studi hanno anche aiutato i ricercatori a stabilire quale possibile vaccino abbia maggiori probabilità di avere successo negli studi clinici di fase 3 che seguiranno, che di solito coinvolgono migliaia di volontari, si legge su www.gov.uk,

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Questo studio iniziale aiuterà anche i medici a capire come il sistema immunitario reagisce al coronavirus e a identificare i fattori che influenzano il modo in cui il virus viene trasmesso, incluso il modo in cui una persona che è stata infettata dal virus trasmette particelle di virus infettive nell'ambiente. Lo studio Human Challenge viene realizzato da una partnership tra la Vaccines Taskforce del governo, l'Imperial College di Londra, il Royal Free London NHS Foundation Trust e la società clinica leader del settore hVIVO.

Come candidarsi per farsi infettare dal coronavirus

Le strutture di ricerca clinica specialistica e sicura del Royal Free Hospital di Londra sono progettate specificamente per contenere il virus. Medici e scienziati altamente qualificati saranno a disposizione per esaminare attentamente come si comporta il virus nel corpo e per garantire la sicurezza dei volontari. Il virus utilizzato nello studio di caratterizzazione è stato prodotto da un team del Great Ormond Street Hospital for Children NHS Foundation Trust di Londra, in collaborazione con hVIVO con il supporto dei virologi dell'Imperial College di Londra.

Il presidente ad interim della task force sui vaccini Clive Dix ha dichiarato: "Abbiamo assicurato una serie di vaccini sicuri ed efficaci per il Regno Unito, ma è essenziale continuare a sviluppare nuovi vaccini e trattamenti per Covid-19. Ci aspettiamo che questi studi offrano intuizioni uniche". Fiducioso anche il dottor Chris Chiu, capo ricercatore dell'Imperial College di Londra: "Chiediamo a volontari di età compresa tra i 18 e i 30 anni di unirsi a questo sforzo di ricerca. Il nostro obiettivo finale è stabilire quali vaccini e trattamenti funzionano meglio per sconfiggere questa malattia, ma abbiamo bisogno di volontari che ci supportino in questo lavoro". Le persone possono esprimere interesse a prendere parte alla ricerca a questo indirizzo, su un sito appositamente dedicato.

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