"Annullate il 41 bis" e Cospito riprende gli integratori
La richiesta arriva dalla Procura generale della Cassazione. Cospito "non vuole suicidarsi" ha detto l'avvocata dell'anarchico
Alfredo Cospito ha ripreso ad assumere integratori, in particolare il potassio. L'anarchico, in sciopero della fame da oltre tre mesi, si trova dall'11 febbraio all'ospedale San Paolo in una delle camere riservate ai detenuti in regime di
41bis. Ieri si è appreso che la Procura generale della Cassazione, in vista dell'udienza del 24 febbraio sul ricorso presentato dalla difesa dell'anarchico, con la requisitoria scritta di Piero Gaeta, ha chiesto di annullare con rinvio per un nuovo esame l'ordinanza del tribunale di Sorveglianza di Roma del 1 dicembre 2022, che aveva confermato il regime di carcere duro per Cospito.
A confermare la scelta di riprendere ad assumere alcuni integratori è l’avvocata Caterina Calia dopo aver lasciato l'ospedale San Paolo, dove per circa tre ore è stata in visita all'anarchico ricoverato. Una scelta, spiega, legata alla “possibilità” che lascia intravvedere il parere del pg che chiede di annullare con rinvio la decisione della Sorveglianza di Roma sul 41 bis a cui è sottoposto. "Mi ha detto che non vuole suicidarsi - ha aggiunto la legale - ma lottare contro il 41 che è una cosa terribile da quello che ha visto. Inoltre, il medico gli ha spiegato i rischi che corre non prendendo il potassio".
Gaeta, nella sua requisitoria ha sottolineato che alcune delle ragioni del ricorso presentato dalla difesa di Cospito sono fondate perché, dalle motivazioni dell'ordinanza del tribunale di sorveglianza di Roma sul 41 bis a Cospito, emerge una "carenza di fattualità in ordine ai momenti di collegamento" con gli anarchici. Lo stesso motivo spiegato dal giornalista Pietro Casamassima in una intervista a Today, dove metteva in discussione i legami di Cospito con la galassia anarchica.
Ma se Cospito non è legato agli anarchici allora che senso ha il 41bis? E’ questa la domanda intorno alla quale si sta ragionando. Una verifica, sempre secondo la Procura generale della Cassazione, è "essenziale" e "necessaria" ma "non traspare nelle motivazioni del provvedimento" e non può essere "desumibile interamente e unicamente né dal ruolo apicale" né "dall'essere egli divenuto punto di riferimento dell'anarchismo in ragione dei suoi scritti e delle condanne riportate".