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Costa Concordia, il 17 settembre 2013 la nave torna "dritta" a venti mesi dal naufragio

Oggi, dopo 19 ore di lavoro, nel 2013 venivano completate le operazioni di rotazione del relitto al largo dell'Isola del Giglio

Il 13 gennaio 2012 l'Italia si fermò per il naufragio della Costa Concordia al largo dell'Isola del Giglio. A comandare la nave Francesco Schettino che decise di lasciare la rotta usuale per effettuare una manovra di passaggio ravvicinato (nota come "inchino") nei pressi dell'Isola, ma troppo vicina agli scogli noti come le Scole.

Lo scontro portò alla creazione di una falla di 70 metri, circa, sul lato sinistra. Il naufragio, tra i più tragici della storia italiana, ha causato la morte di 32 persone e il ferimento di altre 157 tra passeggeri e equipaggio. Il responsabile principale della tragedia, dopo un lungo processo, è stato ritenuto essere il capitano della nave, Francesco Schettino che, con le sue decisioni, non solo mise la nave e i passeggeri deliberatamente in una situazione di pericolo ma gestì anche in maniera grossolana l'emergenza, abbandonando la nave con alcuni suoi ufficiali prima che questa fosse stata completamente evacuata; circostanza che gli valse in tutto il mondo il nomignolo di "capitan codardo".“

Oggi, 17 settembre, si ricorda il giorno in cui terminarono le operazioni di rotazione e raddrizzamento dello scafo.

Le operazioni di rotazione della Costa Concordia

Furono impiegate 22 ore per portare a compimento la delicata operazione di rotazione. La nave fu imbragata da 36 cavi d'acciaio, i primi risultati arrivarono dopo le prime due ore. Il recupero andò avanti fino alle 4 del mattino.

L'operazione ha avuto un costo di 600 milioni di euro, cifra che è stata coperta dalla compagnia proprietaria della nave.

La preparazione per le manovre e le manovre stesse iniziarono il 16 settembre 2013, con tre ore di ritardo a causa delle condizioni meteo avverse. Il momento storico e delicato fu ripreso in diretta da numerose testate giornalistiche.

Un anno dopo, il 30 giugno 2014, il Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana annunciò la demolizione del relitto della nave nel porto di Genova. L'inizio della rimozione iniziò nel luglio dello stesso anno. Il viaggio dal Giglio a Genova è stato lungo 200 miglia nautiche, 370 chilometri, ed è durato poco meno di quattro giorni a una velocità media di 2,5 miglia all'ora. Arrivò domenica 27 luglio nell'area portuale di Pra' per la prima parte dello smantellamento, per essere trasferita, il 12 maggio 2015, a Genova per la definitiva demolizione.

Nel 2018 si sono concluse le operazioni di pulizia dei fondali dell'Isola del Giglio che iniziarono subito dopo la rimozione del relitto.

Conoscere i fatti: la storia della Costa Concordia

Il nostro racconto in ordine cronologico della tragedia a largo dell'Isola del Giglio.

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