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Giovedì, 25 Aprile 2024
Nuovo studio

Forme gravi di Covid raddoppiano il rischio di morte nei 12 mesi seguenti

I risultati di uno studio americano condotto in Florida, che mostra come le forme più gravi della malattia possano danneggiare a lungo termine la salute dei pazienti

Forme più gravi di Covid-19 possono danneggiare significativamente la salute a lungo termine dei pazienti e chi sopravvive ha più del doppio delle possibilità di morire nel corso dell'anno successivo rispetto a chi non contrae la malattia o manifesta sintomi virali più lievi. Questa la conclusione di un nuovo studio condotto negli Stati Uniti. La ricerca è stata pubblicata su Frontiers of Medicine e secondo i suoi autori questi risultati confermano l'importanza delle vaccinazione per prevenire i casi più gravi di Covid-19.

Secondo lo studio, l'aumento del rischio di morte risulta maggiore nei pazienti sotto i 65 anni e solo il 20% di decessi relativi ai malati gravi sono avvenuti a causa delle tipiche complicanze di Covid-19, come ad esempio l'insuffienza respiratoria. "Avevamo già condotto uno studio precedente che aveva dimostrato come i pazienti guariti da Covid-19 in forma grave avessero un rischio significativamente maggiore di essere ricoverati in ospedale nei successivi sei mesi", ha affermato il professor Arch Mainous dell'Università della Florida, principale autore dello ricerca. "Questo nuovo studio lo ha esteso per indagare sul rischio di mortalità nei successivi 12 mesi".

I ricercatori hanno monitorato le cartelle cliniche elettroniche di 13.638 pazienti sottoposti a tampone molecolare all'interno del sistema sanitario dell'Università della Floria. Di questi 178 avevano manifestato sintomi gravi, 246 sintomi lievi o moderati e il resto erano negativi. Tutti i pazienti si erano ripresi dalla malattia e i ricercatori hanno monitorato i loro risultati. Lo studio ha rilevato che i pazienti più gravi avevano un probabilità di morte significativamente maggiore nel corso dell'anno successivo, con una tendenza risultata particolarmente evidente nei pazienti con meno di 65 anni. Essendo i decessi avvenuti molto tempo dopo la malattia, dicono i ricercatori, queste morti potrebbero non essere mai state collegate a Covid-19 dalla famiglie o dai medici stessi dei pazienti. La maggior parte dei decessi che si è verificata in pazienti sopravvissuti a forme gravi di Covid-19 non è collegata alle complicanze comuni della malattia e questo, secondo lo studio, suggerisce che i pazienti avevano già sperimentato un generale declino della propria salute che li aveva lasciati più vulnerabili.

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