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Giovedì, 18 Aprile 2024
I dati

Casi Covid in rapido aumento, non decolla la quarta dose di vaccino

Il monitoraggio Gimbe: +34% di infezioni in sette giorni. Aumentano anche i ricoveri ordinari, ma calano quelli in terapia intensiva. L'appello al nuovo Governo: "Servono indicazioni chiare"

Nuovo rialzo dei casi Covid in Italia: con un +34% nella settimana dal 21 al 27 settembre,  con un contestuale aumento dei ricoveri ordinari (+4,5%) ma un calo delle terapie intensive (-14,7%) e dei decessi (-8,1%).  Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. "Dopo il modesto incremento registrato la scorsa settimana - spiega Nino Cartabellotta, presidente Gimbe - assistiamo a un balzo di nuovi casi settimanali che da poco meno di 108mila sfiorano quota 161mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 23mila al giorno".

Queste le variazioni in sette giorni:

  • Decessi: 307 (-8,1%), di cui 21 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: -22 (-14,7%)
  • Ricoverati con sintomi: +158 (+4,5%)
  • Isolamento domiciliare: +30.186 (+7,4%)
  • Nuovi casi: 160.829 (+34%)
  • Casi attualmente positivi: +30.322 (+7,3%)

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L'incremento dei nuovi casi Covid riguarda tutte le regioni, dal +5,9% della Sicilia al +50,9% del Veneto.  In 101 province c'è un incremento (dal +3,3% di Reggio di Calabria al +82,6% di Pescara) e solo 6 registrano una diminuzione (dal -0,6% di Agrigento al -21,3% di Enna). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 4 Province: Vicenza (589), Pescara (574), Trento (531) e Belluno (522).

Quanti cittadini si sono contagiati più volte

Secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo 24 agosto 2021-21 settembre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,09 milioni di reinfezioni, pari al 6,2% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 15-21 settembre è del 15,8% (n. 23.934 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (14,9%).

Tamponi in aumento

Si registra un aumento del numero dei tamponi totali (+10,1%): da 969.140 della settimana 14-20 settembre a 1.066.571 della settimana 21-27 settembre. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 13,3% (+101.021), mentre quelli molecolari sono diminuiti dell’1,7% (-3.590) . 

I pazienti Covid in ospedale

Negli ultimi sette giorni sono cresciuti i ricoveri Covid in area ordinaria, mentre i reparti di area critica sono più vuoti. "Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione
Gimbe – prosegue la discesa in terapia intensiva (-14,7%), ma si registra una inversione di tendenza dei ricoveri in area medica (+4,5%)". In due mesi i ricoveri sono scesi da 434 a 128 in area critica, mentre in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, in tre giorni sono risaliti a quota 3.653. Al 27 settembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 5,7% in area medica (dal 3,5% della Sardegna al 17,8% dell’Umbria) e dell’1,4% in area critica (dallo 0% di Basilicata, Molise e Valle d’Aosta al 4% della Provincia Autonoma di Bolzano) .

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"Calano ancora gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – la cui media mobile a 7 giorni rispetto alla settimana precedente scende da 14 a 11 ingressi/die, il valore più basso da luglio 2021".

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Continuano a diminuire i decessi: 307 negli ultimi 7 giorni (di cui 21 riferiti a periodi precedenti),
con una media di 44 al giorno rispetto ai 48 della settimana precedente.

A che punto siamo con i vaccini

Al 28 settembre (aggiornamento alle ore 06.16) sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Di questi: 5,77 milioni sono attualmente vaccinabili, pari al 10% della platea (dal 7,4% del Lazio al 13,7% della Valle D’Aosta); 1,05 milioni sono temporaneamente protette in quanto guarite da Covid da meno di 180 giorni, pari all’1,8% della platea (dall’1,2% della Valle D’Aosta al 2,7% delle Marche).

Nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.601.475 dosi: 1.406.106 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.285.895 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38,5% con nette differenze regionali (dal 21,1% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,9% della Puglia)

Nella settimana 21-27 settembre calano i nuovi vaccinati: 1.288 rispetto ai 1.512 della settimana precedente (-14,8%). Di questi il 36,6% è rappresentato dalla fascia 5-11: 472, con una riduzione del 14,8% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 317 (-1,9% rispetto alla settimana precedente).

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Non deollano le quarte dosi. La platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo è di oltre 19,1 milioni di persone: di queste, 14 milioni possono riceverlo subito. Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi però si attesa  al 17% rispetto al 16,6% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,3% dell’Emilia Romagna.

"Al Governo chiediamo indicazioni chiare"

"La ripresa della circolazione virale – secondo Cartabellotta – è ben documentata sia dall’incremento del tasso di positività dei tamponi, sia dalla netta risalita dei nuovi casi che fa già sentire i primi effetti sui ricoveri in area medica. Peraltro, accanto alla ripresa delle lezioni scolastiche, alla maggiore frequentazione dei luoghi chiusi e all’elevata percentuale di reinfezioni, l’imminente decadenza dell’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici contribuirà a un ulteriore aumento della circolazione virale".

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La Fondazione Gimbe "da un lato condivide i princìpi per contrastare la pandemia di Covid espressi dalla coalizione di centro-destra uscita vincitrice dalle urne 'attraverso la promozione di comportamenti virtuosi e adeguamenti strutturali – come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti – senza compressione delle libertà individuali'". Dall’altro, con l’aumento della circolazione virale, Gimbe "ritiene indispensabile che il nuovo Esecutivo ribadisca in maniera netta le raccomandazioni fondamentali, già fornite da Oms Europa. Innanzitutto, effettuare con priorità massima il secondo richiamo ad anziani e fragili, visto che l’efficacia vaccinale nei confronti della malattia grave inizia a declinare dopo 120 giorni; in secondo luogo, completare il ciclo vaccinale con la terza dose alla popolazione generale; infine, utilizzare responsabilmente la mascherina nei luoghi al chiuso affollati e/o poco aerati. Gli adeguamenti strutturali, oltre a cospicui investimenti, richiedono tempi non compatibili con una eventuale nuova ondata".

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