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Giovedì, 18 Aprile 2024
Contagi in aumento

Covid, in Europa è cominciata una nuova ondata

L'allarme è stato lanciato da Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, negli Stati Uniti

Mentre molti dei paesi europei stanno allentando le misure restrittive anti Covid nella convinzione che il peggio sia alle spalle, c'è qualcuno che parla dell'inizio di quella che potrebbe essere la sesta ondata di Coronavirus. La nuova ondata è già cominciata? Quali sono i paesi interessati?

La sesta ondata Covid potrebbe essere già iniziata

L'allerta sul Covid deve restare alta perchè alcuni dati indicano un progressivo aumento dei contagi in Europa. Si potrebbe addirittura trattare dell'inizio della sesta ondata. A dichiararlo Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, negli Stati Uniti. "Ci sono segnali definitivi di una nuova ondata che sta iniziando in molti paesi europei, alcuni dei quali stanno anche mostrando un aumento dei ricoveri Covid". Quale potrebbero essere le cause alla base di questa nuova ondata Covid? Sono molteplici e concomitanti, ha risposto il dottore. 

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Una serie di fattori concomitanti alla base della nuova ondata

"È difficile, a questo punto, determinare la causa: l’eliminazione o la riduzione delle restrizioni, la maggiore trasmissibilità di BA.2 o il calo della protezione immunitaria dei vaccini". Queste potrebbero essere le motivazioni che stanno alla base dell'inizio della sesta ondata Covid in Europa, secondo Eric Topol. I contagi sono in risalita ormai da due settimane, in lieve aumento anche i ricoveri ospedalieri, tutto per colpa di Omicron 2 e 3 molto più contagiose della prima versione della variante, come dichiarato anche dal virologo Pregliasco.

"Omicron 2 e 3 contagiosissime, no all'abolizione del green pass"

Quali sono i paesi interessati dalla nuova ondata Covid

Omicron 2 è più contagiosa della prima e si sta diffondendo in molte nazioni europee. Molti paesi, però, hanno allentato le misure restrittive proprio in queste ultime settimane e questo potrebbe diventare un problema. Nel Regno Unito i contagi sono tornati ad aumentare a fine febbraio mentre in Danimarca, Francia e Germania dai primi di marzo. In Germania siamo arrivati ad addirittura 300mila nuovi positivi al giorno. Secondo alcuni studi la contagiosità di Omicron 2 sarebbe maggiore del 30% rispetto al primo Omicron, con livelli mai registrati prima da nessun altro virus, morbillo compreso. Si stima che una persona infettata da Omicron 2 possa contagiarne altre 15 - 18, in assenza di misure precauzionali. Sulla base di queste evidenze scientifiche sono in molti ad invitare alla cautela e a chiedere la riduzione progressiva delle misure anti contagio per monitorare settimanalmente l'andamento della pandemia ed evitare che la situazione sfugga di mano. C'è però una buona notizia: sembra che il vaccino riesca a proteggere le persone infettate dalla variante Omicron 2 evitandone il ricovero e la malattia grave. Per chi ha tre dosi di vaccino, fornirebbe una protezione contro il ricovero dell'86%. 

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