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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Covid: perché in Italia ci sono ancora così tanti morti ogni giorno?

L'ultimo bollettino riporta 627 morti nelle ultime 24 ore. 400 al giorno in media negli ultimi giorni. Un'enormità. Un numero così alto non si aveva da gennaio. Proviamo a ipotizzare le ragioni per cui il numero dei decessi di positivi al coronavirus nel nostro Paese è più alto che nel resto d'Europa: problemi con i dati, popolazione anziana, vaccini e altro ancora

L'ultimo bollettino del Ministero della Salute con i dati sull'epidemia di Covid riporta 627 morti in Italia. Un'enormità. Un numero così alto non si aveva  da gennaio. Oltre 600 per la quinta volta da inizio anno, per un totale di 112.374 persone che hanno perso la vita. Abbiamo una media di 400 decessi al giorno nell’ultimo mese.

Dopo un anno di emergenza sanitaria, con le diagnosi più tempestive rispetto a mesi fa, con una migliore conoscenza del virus e con la campagna vaccinale che ha immunizzato una parte (ancora piccola) della popolazione, come si spiega un dato così alto? Certezze non ce ne sono, ma possiamo provare ad abbozzare alcune ipotesi. 

Covid: perché di martedì il numero dei morti è spesso più alto

Nelle scorse settimane e mesi è parso evidente che il martedì il dato ufficiale delle vittime registra quasi sempre un incremento notevole. Questa settimana, con il lunedì di Pasquetta, l'aumento si è spostato al mercoledì. Partendo dal presupposto che è impossibile che si muoia di più in un dato giorno della settimana, è ipotizzabile un problema mai risolto nella raccolta e nella comunicazione dei dati tra i vari enti preposti. Il numero dei decessi - come ha notato l'Aie - corrisponde circa  al 2% dei casi di Sars-CoV-2 diagnosticati nei 13 giorni precedenti. Ci sono variazioni mai ben comprese in particolare il martedì (il mercoledì questa settimana). Può essere - ma è un'ipotesi - che nel weekend, il sabato e la domenica, alcuni dati sui decessi restino "fermi", e vengano poi recuperati il lunedì - entrando quindi nel bollettino regionale e nazionale del martedì.

Questo non spiega tutto evidentemente. Il numero dei decessi Covid in Italia è molto più alto rispetto ai nostri vicini di casa europei. La Spagna ha avuto 3,33 milioni di casi e 76mila morti. La Francia 4,84 milioni e 97mila morti. La Germania 2,91 milioni di casi e 77mila morti. In Italia con 3,69 milioni di contagi siamo ben oltre i 110mila morti. Come è possibile? Non esistono differenze sostanziali nelle cure per il Covid tra i quattro Paesi, i protocolli sono simili, ma in Italia la medicina territoriale è parsa spesso impreparata e senza mezzi adeguati (colpa anche di tagli decennali) per fronteggiare l'emergenza durante i picchi epidemici, mentre i medici di base in Germania e Francia (non in Inghilterra) hanno più risorse perché organizzati su base assicurativa.

L'alto numero di morti in Italia potrebbe essere dovuto al fatto che la nostra popolazione è molto anziana. Ma le informazioni puntuali sui singoli casi (età e provenienza geografica di ogni morto Covid) non sono facilmente accessibili nel sistema di sorveglianza nazionale. E poi la Germania ha un’età mediana di un anno superiore all’Italia, per dirne una. Ci deve essere altro.

Le ipotesi sulla letalità del Covid in Italia 

Altra ipotesi è che i contagi reali siano maggiori - e di molto - rispetto a quelli ufficialmente rilevati. Così si potrebbe certamente in parte spiegare la letalità più alta. Era già accaduto d'altra parte durante la prima ondata. Secondo l'indagine di sieroprevalenza sull'emergenza coronavirus. le persone che erano entrate in contatto con il virus erano circa 6 volte di più rispetto al totale dei casi intercettati ufficialmente durante i primi mesi.

E l'impatto della campagna vaccinale? La riduzione dei casi tra gli over 80 inizia evidentemente a vedersi, ma sui decessi l'Iss rende nota l’età media delle vittime da quando è iniziato l'emergenza (81 anni), non c'è un dato riferito solo alle ultime 3-4 settimane. Insomma, abbiamo pochi dati.

Secondo altri esperti, il sistema di chiusure-aperture in Italia è stato meno coerente e meno tempestivo di altri Paesi. In modi diversi, Francia, Germania e Inghilterra hanno seguito una linea più chiara e più uniforme a livello nazionale per periodi più lunghi. Forse il nostro sistema a colori non è stato così efficace. 

Certo è che il numero così alto, 627 morti in un giorno, desta impressione ed entra a spron battuto nel cuore del dibattito politico, come se si trattasse di 627 morti in 24 ore. E' "irresponsabile" chiedere le riaperture quando ancora oggi si contano 627 morti per Covid, dice ad esempio Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd. "Con un bollettino che conta in un giorno altre 627 vittime da Covid-19, un Paese con leader politici uniti e responsabili dovrebbe pensare solo a fare le vaccinazioni giorno e notte, garantendo ristori e sostegni immediati. E, invece, ci ritroviamo con le solite dichiarazioni irresponsabili di chi parla di chiusure ideologiche, riaperture affrettate, incondizionate e senza che i dati scientifici ci dicano che il peggio è alle spalle. Ormai parlare di morti per alcuni è come parlare di numeri, invece, sono vite spezzate e drammi di storie familiari". Conclude Boccia: "Se a Salvini non fosse ancora chiaro, oggi in Italia è come se fossero caduti tre aerei pieni di passeggeri".

Anche se non fossero davvero 627 le vittime in 24 ore, ma il dato fosse spalmato su più giorni, ciò evidentemente nulla toglie alla tragedia del Covid; non si può né vogliamo dimenticare che dietro ogni numero c'è un vita spezzata e una famiglia che piange un suo caro che non c'è più, e che spesso è morto in solitudine. Non è questione di mera "contabilità", quindi. Ma è certo che per uscire una volta per tutte dall'emergenza è necessaria una comprensione maggiore di cosa è successo in questi 12 mesi: a partire da un flusso più ampio, aperto e chiaro dei dati raccolti.

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