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Sabato, 20 Aprile 2024
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Covid, la Pandemia non è finita: "Decessi in aumento"

Alcuni indicatori sono in peggioramento come non accadeva da diverse settimane e in vista della stagione autunnale diverse milioni di persone devono ancora vaccinarsi: le regioni che fanno peggio

I morti per Covid in Italia sono in aumento, come non succedeva da settimane. Ma non è il solo indicatore in peggioramento, che ci ricorda che la Pandemia non è finita. Nell'ultima settimana, 5 - 11 ottobre, il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE rileva un aumento di nuovi casi, di attualmente positivi, di persone in isolamento domiciliare e ricoveri. Rispetto alla settimana precedente, si registrano queste variazioni:

  • Decessi: 393 (+39,9 per cento), di cui 9 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: +69 (+44,5 per cento)
  • Ricoverati con sintomi: +1.445 (+30 per cento)
  • Isolamento domiciliare: +27.594 (+5,7 per cento)
  • Nuovi casi: 293.902 (+20,3 per cento)
  • Casi attualmente positivi: +29.108 (+5,9 per cento)

Decessi e casi in aumento: le regioni che fanno peggio

"Per la quarta settimana consecutiva – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione
GIMBE – sale la curva dei nuovi casi settimanali, seppur in maniera meno ripida (+20,3 per cento): da quasi 245 mila della settimana scorsa arrivano a sfiorare quota 294 mila, con una media mobile a 7 giorni di quasi 42 mila casi al giorno.

Covid, dati e numeri di oggi: morti, casi e ricoveri

Ad esclusione della Basilicata (-11,5 per cento ), l’aumento riguarda tutte le Regioni (dal +4,2 per cento dell’Abruzzo al +60,5 per cento della Valle D’Aosta) e quasi tutte le Province: dal +0,3 per cento di Teramo
al +75,4 per cento di Sassari; solo in 6 province si registra un calo di casi: dal -14,6 per cento di Potenza al -0,4 per cento di Siracusa.

dati numeri covid regioni italia casi decessi ricoveri-2

Tornano a salire, dopo 6 settimane i decessi: 393 negli ultimi 7 giorni (di cui 9 riferiti a periodi
precedenti), con una media di 56 al giorno rispetto ai 40 della settimana precedente. Riguardo le reinfezioni, secondo l’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità, nel periodo che va dal 24 agosto 2021 al 5 ottobre 2022 in Italia sono state registrate oltre 1,18 milioni di reinfezioni, pari al 6,5 per cento del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 22-28 settembre è del 15,5 per cento (37.423 reinfezioni), in calo rispetto alla settimana precedente (17,8 per cento).

I ricoveri, più affollate le terapie intensive: dove peggiorano

"Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – si conferma l’inversione di tendenza nelle terapie intensive registrata la scorsa settimana (+44,5 per cento)
oltre a un ulteriore balzo dei ricoveri in area medica (+30 per cento). In termini assoluti, i posti letto COVID in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 125 il 25 settembre, sono risaliti a quota a 244 l’11 ottobre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 3.293 il 24 settembre, sono arrivati a quota 6.259 l’11 ottobre.

Covid, i ricoveri nei reparti nelle regioni: dove crescono e aumentano

All’11 ottobre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 9,8 per cento in area medica (dal 4 per cento del Molise al 44,8 per cento della Valle D’Aosta) e del 2,4 per cento in area critica (dallo 0 per cento di Molise e Valle d’Aosta al 6,9 per cento del Friuli Venezia-Giulia) (figura 8). "In aumento gli ingressi giornalieri in terapia intensiva - puntualizza Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 29 ingressi al giorno rispetto ai 21 della settimana precedente".

Chi deve vaccinarsi

Nella settimana 5 - 11 ottobre crescono i nuovi vaccinati: 1.297 rispetto ai 1.247 della settimana precedente (+4 per cento ). Al 12 ottobre sono 6,81 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui:

  • 5,9 milioni attualmente vaccinabili, pari al 10,2 per cento della platea;
  • 0,91 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da COVID-19 da meno di 180 giorni, che corrispondono all’1,6 per cento della platea.

Riguardo le terze dosi, in base alla platea ufficiale il tasso di copertura nazionale è dell’84,2 per cento. Sono 7,52 milioni le persone che non l'hanno ancora ricevuta. Sulla quarta dose invece, il tasso di copertura è salito al 18,7 per cento rispetto al 17,7 per cento della settimana precedente.

Chi deve fare il vaccino covid ora

"La ripresa della circolazione virale – dice Cartabellotta – ha già determinato un incremento di quasi
tremila posti letto Covid in area medica: dai 3.293 del 24 settembre ai 6.259 dell’11 ottobre, con alcune
Regioni che mostrano già segni di sovraccarico. Oltre che generato un impatto, seppur modesto, nelle
terapie intensive e invertito la curva dei decessi. Sul versante vaccinazioni, l’incremento di quasi il 60 per cento delle somministrazioni giornaliere lascia ben sperare rispetto alla necessità di aumentare in tempi brevi le coperture di anziani e fragili, strategia fondamentale per ridurre l’impatto sugli ospedali nella stagione autunno-inverno, insieme all’utilizzo della mascherina nei luoghi al chiuso, specialmente se affollati e/o poco ventilati".

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