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Giovedì, 25 Aprile 2024
nuovo scontro tra superpotenze / Cina

Il Covid è nato da un errore di un laboratorio in Cina? Arrivano nuove rivelazioni

Dopo le accuse incrociate sulla nascita del virus, un nuovo rapporto può alimentare lo scontro politico e ideologico tra Pechino e Washington (come è stato evidente durante l'ultimo G20 in India)

L'origine della pandemia di Covid-19 è ancora un terreno di scontro tra Cina e Stati Uniti. Dopo le accuse incrociate sulla nascita del virus da un incidente in un laboratorio nella città cinese di Wuhan - tesi sostenuta anche dall'Fbi - una nuova rivelazione può alimentare lo scontro politico e ideologico tra Pechino e Washington (come reso evidente dall'ultimo fallimentare G20 in India). 

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Le nuove rivelazioni sulla nascita del Covid-19

Un nuovo rapporto del dipartimento dell'Energia statunitense ha concluso che la pandemia di Covid-19 molto probabilmente è nata da una fuga in un laboratorio cinese, secondo un rapporto di intelligence classificato recentemente fornito alla Casa Bianca e ai membri chiave del Congresso. A riferirlo è il quotidiano Wall Street Journal, in un'esclusiva pubblicata oggi 26 febbraio dopo aver preso visione della ricerca. Si tratta di un ulteriore sviluppo - su cui è necessario mantenere la giusta cautela - sugli studi di ricerca inerenti alla nascita del virus. In precedenza, il dipartimento statunitense aveva dichiarato di non avere certezze su come si fosse sviluppato il Covid-19. 

L'inchiesta del Wall Street Journal riporta la nuova conclusione del dipartimento dell'Energia Usa che era contenuta in un aggiornamento di un rapporto del 2021 dell''ufficio della direttrice della National Intelligence Avril Haines. Il Wsj scrive che altri quattro dipartimenti statunitensi continuano a sostenere che l'epidemia di coronavirus sia stata probabilmente il risultato di una trasmissione naturale del virus, mentre due altri sono "indecisi". Secondo fonti dei servizi americani interpellate dalla testata statunitense, la posizione del dipartimento è cambiata dopo che sono emerse "nuove informazioni di intelligence, studi di ricercatori e consultazioni con esperti non governativi".

I livelli di fiducia dell'intelligence americana

Il quotidiano americano osserva, inoltre, che la conclusione del dipartimento dell'Energia è il risultato della lettura di nuovi dati di intelligence e si tratta di una conclusione significativa, perché questa agenzia sovrintende a una rete di 17 laboratori nazionali, alcuni dei quali svolgono ricerche biologiche avanzate. Tuttavia, la testata statunitense osserva che il dipartimento dell'Energia sostiene la nuova posizione con "scarsa fiducia". Il dipartimento si pone quindi in netta distanza dall'Fbi, che aveva raggiunto la stessa conclusione nel 2021, valutando però il suo livello di fiducia come "moderato".

A seconda della qualità delle informazioni e della loro provenienza, i servizi di intelligence statunitensi di solito assegnano tre livelli di fiducia alle loro conclusioni: alto, moderato e basso. Il National Intelligence Council, che conduce analisi strategiche a lungo termine, e quattro agenzie, che i funzionari si sono rifiutati di identificare, invece valutano ancora con un livello di "scarsa fiducia" la diffusione del virus avvenuto attraverso la trasmissione naturale da un animale infetto.

La Casa Bianca si muove comunque con cautela. "Non abbiamo una risposta definitiva sulla possibilità che l'epidemia di Covid sia stata provocata da una fuga di laboratorio", ha detto il consigliere per la Sicurezza Nazionale, Jake Sullivan, intervistato dalla Cnn sullo scoop del Wall Street Journal. "Quello che posso dirvi è che il presidente Biden ha ordinato, ripetutamente, a ogni elemento della intelligence community di riservare ogni sforzo e risorsa per andare a fondo alla questione", ha detto ancora Sullivan.

Al di là delle dichiarazioni, il documento aggiornato del dipartimento statunitense sottolinea come i funzionari dell'intelligence stiano ancora mettendo insieme i pezzi su come sia nato il Covid-19. Un impegno che certamente non fa piacere a Pechino. 

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